Tempi strani questi, soprattutto per Apple, Microsoft, Yahoo e Google che hanno visto mutare i propri equilibri soprattutto dopo il lancio del primo iPhone, di Android e del lancio di Bing.
Quando fu presentato il primo iPhone OS (sarebbe diventato iOS qualche tempo dopo), i principali servizi quali le mappe, YouTube e, soprattutto, la ricerca web, erano offerti da Apple in strettissima collaborazione con Google. Anche Yahoo a suo modo era presente, con i servizi Meteo e Borsa e la possibilità di configurare la casella email in automatico.
Con il lancio di Bing e di Android le cose sono cambiate: Microsoft e Google hanno iniziato a darsi battaglia sul fronte della ricerca web, mentre Google ed Apple su quello degli smartphone. Qualche altro tempo dopo, la nuova direzione di Yahoo decise di abbandonar il business della ricerca, integrando Bing nel proprio portale.
Non stupisce, dunque, che all’alba della scadenza degli accordi fra i quattro big della tecnologia, si vociferi con insistenza che Apple stia per abbracciare Bing in toto: il motore di ricerca di Redmond, infatti, dopo aver fatto capolino in Siri, potrebbe presto diventare quello di default per tutto il sistema operativo mobile di Cupertino che, quindi, potrebbe sferrare un duro colpo alla popolarità del motore di ricerca della diretta concorrente nel settore mobile.
Del resto, Microsoft non rappresenta (ancora?) una minaccia per Apple, visto che le vendite di Lumia di fascia alta non eguagliano minimamente quelle di iPhone e la ritrovata serenità fra le due aziende, siglata con lo sviluppo di Office per iOS e di una nuova versione riprogettata da zero per OS X, potrebbe giovare nel medio periodo ad entrambe.