Da quando sono presenti i vari store digitali di Apple per la musica e le app, è sempre stato possibile richiedere un rimborso per i contenuti acquistati per errore o non graditi. La procedura non è immediatamente visibile, ma dallo scorso dicembre è stata resa più semplice. Nelle mail di riepilogo d’acquisto è infatti presente il link “segnala un problema” che porta ad una pagina in cui, dopo aver effettuato il login, si può annullare l’ordine entro 14 giorni dell’acquisto. In alternativa si può usare sempre il vecchio metodo, ovvero accedere al proprio account su iTunes, poi alla cronologia acquisiti e infine sul singolo ordine dove si trova “segnala un problema” in corrispondenza di ogni articolo.

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Il problema di questo sistema risiede nel fatto che i contenuti per i quali si chiede e si ottiene il rimborso non vengono cancellati, così l’utente può continuare ad usufruirne. Questo vale per le app, ma anche per la musica o i film. Sfruttando questo buco nel sistema chiunque può scaricare contenuti gratuitamente, basta eseguire la richiesta di rimborso entro 14gg. Secondo quanto riporta iDownloadBlog per arginare il fenomeno Apple ha aggiornato le policy di iTunes ed ora può “riconoscere” chi abusa del reso ed avvisarlo che sui prossimi acquisti non potrà più usufruirne.

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Certo è una soluzione, ma non mi sembra quella più sensata. Dopotutto il reso deve essere garantito per legge negli acquisti a distanza, per cui mi chiedo come Apple possa limitare questo diritto in base ad una propria valutazione soggettiva. Sicuramente c’è bisogno di regolamentare meglio la cosa, ma sarebbe bastato un approccio più diretto. Se si provano ad installare app non acquistate con il proprio account, iOS se ne accorge e non dà l’autorizzazione ad avviarle. Questo mi fa pensare che Apple potrebbe modificare in remoto il pacchetto affinché questo non sia più eseguibile dopo il rimborso o perfino cancellarlo. Per i film invece, se si esegue l’acquisto e si chiede il reso prima di vederlo non se ne consente più la riproduzione, se invece lo si è già visto si potrebbero restituire i soldi dell’acquisto tenendo solo quelli del noleggio (dopotutto si è già usufruito una volta del bene). Insomma, metodi per rendere più efficiente il rimborso se ne potrebbero trovare diversi e la strada scelta da Apple non sembra avere le carte in regola per essere quella definitiva.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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