Recensione: Samsung NX3000, la mirrorless con il miglior rapporto qualità/prezzo

Con il mondo delle compatte ormai alla deriva, schiacciato dal successo degli smartphone, chi acquista una fotocamera cerca un vero salto di qualità. Gli ultimi due anni hanno visto l’esplosione di un nuovo mercato di compatte prosumer a largo sensore, ma i costi di acquisto sono ancora relativamente alti. Le mirrorless rappresentano il passo successivo nella ricerca della qualità e versatilità, ma anche in questo caso i prezzi di vendita sono mediamente superiori ai 400€. Di solito recensiamo i modelli più interessanti, frequentemente posizionati nella fascia alta del mercato, ma questo mese ho voluto testare qualcosa di diverso. Sono andato alla ricerca della mirrorless più economica del mercato e la mia scelta è ricaduta sulla Samsung NX3000. Forse andando a pescare nei residui di magazzino modelli molto vecchi potreste trovare un’offerta di pari prezzo, ma nessuna altra fotocamera senza specchio o DSLR di ultima generazione costa poco quanto lei, specie tra quelle con ampio sensore APS-C.

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Caratteristiche principali

La NX3000 è il quarto modello di questa gamma, arrivato dopo NX1000, NX1100 ed NX2000. La struttura rimane molto simile nella sua compattezza e leggerezza, ma ci sono numerosi miglioramenti a tutto tondo. Potreste pensare che Samsung sia andata al risparmio con questo modello, ma le specifiche tecniche sono sufficientemente complete e comprendono anche la connessione Wi-Fi con NFC. Il sensore CMOS ha 20MP, offre sensibilità da 100 a 25600 ISO, ha 35 punti di messa a fuoco, uno scatto a raffica da 5fps, discrete possibilità nel video ed uno schermo da 3″ inclinabile, nonché una copia di Adobe Lightroom 5 inclusa nel prezzo.

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Corpo ed ergonomia

La costruzione è piuttosto leggera e seppure l’aspetto lo suggerisca, non ci sono parti in metallo. Il corpo è quindi un po’ cheap, ma la costruzione è molto ben realizzata ed è piacevole da tenere in mano. Certo l’ergonomia non è il suo forte, perché l’impugnatura è poco profonda, ma essendo larga offre un buon supporto per la mano destra e sul retro c’è un appoggio comodo per il pollice. L’aspetto è semplice ed elegante, in definitiva direi molto riuscito, con un pizzico di classicità che fa sempre piacere. È disponibile in bianco/argento o nero/argento, io ho recensito la prima delle due (ma probabilmente è più bella quella nera).

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Display

Lo schermo posteriore è da 3″ con 460.000 punti. È meno risoluto rispetto l’attuale standard del mercato, tuttavia risulta più che sufficiente. Si riescono a leggere anche i testi più piccoli dell’interfaccia, figurarsi i dettagli delle immagini. Possiede un sensore per la luminosità automatica, che adatta lo schermo in base alla luce presente nell’ambiente, ma quando c’è sole diretto molto forte può risultare un po’ difficile da vedere con chiarezza. In questi casi si può impostare manualmente la luminosità sul valore di +2, che la aumenta ulteriormente, anche se continua a non essere visibilissimo con sole diretto. Per i più smaliziati c’è perfino la possibilità di calibrare la colorazione del display. L’articolazione è resa possibile da una cerniera superiore, la quale consente di ruotare lo schermo verso l’alto di 180° per i selfie. Appena si mette lo schermo in questa posizione la fotocamera si accende ed attiva l’autoscatto con riconoscimento dei volti.

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Controlli, Menu, Impostazioni

In quanto a controlli non siamo di fronte ad una macchina ricchissima di tasti fisici, tuttavia c’è tutto quel che serve per un uso abbastanza avanzato. In cima troviamo la ghiera dei modi di scatto, il pulsante di accensione e quello di scatto, mentre leggermente più a lato si trova un tasto dedicato all’attivazione del Wi-Fi.

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Sul retro troviamo un pulsante di registrazione video e quattro tasti fisici intorno alla ghiera principale. Dall’alto in senso orario abbiamo Menu, Fn (che attiva un Quick Menu), Cestino (che ha funzioni personalizzabili in modalità di scatto) e Play per accedere alla riproduzione dei contenuti. La ghiera si usa per modificare il parametro principale, ad esempio apertura nel modo A, ma ha anche rapide scorciatoie in corrispondenza delle quattro direzioni: in alto DISP (alterna le informazioni sullo schermo), a destra AF (per scegliere AF singolo, continuo o manuale), in basso compensazione di esposizione (o passaggio agli altri parametri scattando in manuale), a sinistra metodo di avanzamento. L’unico tasto personalizzabile è quello custom in basso a destra, a cui si possono associare comunque poche funzioni, ma il livello di controllo è comunque piuttosto completo anche in manuale. Inoltre, come da tradizione per i corpi Samsung, c’è il tasto i-Fn sull’obiettivo, che consente di accedere alla modifica veloce di uno dei seguenti parametri: ISO, bilanciamento del bianco, apertura, tempo.

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Sempre sul barilotto si notano altri due pulsanti +/- che servono per azionare lo zoom motorizzato dell’obiettivo 16-50 in dotazione. Questo si controlla anche con la ghiera intorno al barilotto, sempre con un feeling piuttosto digitale e non meccanico, ma se abilitiamo la messa a fuoco manuale la stessa ghiera servirà per focheggiare e solo i tasti +/- controlleranno lo zoom. A tratti può sembrare un approccio confuso, in particolare il fatto che si possa abilitare la modifica di alcuni parametri, come tempo ed apertura, sia con i tasti sul retro che con quello i-Fn, ma in realtà la fotocamera offre all’utente la possibilità di scegliere il suo approccio preferito. Ad esempio scattando in manuale la rotella posteriore modifica il tempo, premendo il tasto in basso si passa alla modifica dell’apertura e con una successiva pressione sugli ISO. In questo caso i-Fn si può posizionare sul controllo del bilanciamento del bianco avendo davvero tutto a portata di mano. Se invece si lavora con metodi a priorità, allora la rotella modificherà il primo parametro ed una pressione in basso attiverà la compensazione di esposizione, una successiva la modifica della sensibilità. Certo avere due o tre rotelle fisiche consentirebbe un controllo più diretto, ma per una entry-level c’è davvero tutto quel che serve e può soddisfare anche un utente avanzato.

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Vorrei spendere ancora due parole per spiegare il funzionamento di i-Fn. Con una pressione di questo pulsante si attiva un menu laterale con due colonne: la prima per scegliere il parametro su cui intervenire e la seconda per modificarne il valore. La prima volta che premiamo i-Fn verremo posizionati sull’ultimo parametro che si è scelto di modificare, così se intendiamo usarlo solo per una funzionalità basterà cliccarci e usare la rotella posteriore per scegliere l’impostazione (ad esempio bilanciamento del bianco). Con il menu i-Fn già attivo una seconda pressione passerà alla modifica del parametro successivo, ma si possono anche usare i tasti freccia sopra e sotto per ottenere lo stesso risultato. Il valore si modifica invece ruotando la ghiera posteriore.

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Il Quick Menu, che ricordo si attiva con il pulsante Fn, mostra invece visivamente una serie di parametri ed impostazioni modificabili. I primi quattro sono tempo, apertura, compensazione di esposizione ed ISO, mentre in basso ne abbiamo altri 8: bilanciamento del bianco, foto wizard (che applica effetti al JPG), misurazione della luce, modo AF, area AF, rilevamento volti, metodo di avanzamento e flash.

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Il menu principale, accessibile con l’omonimo tasto sul retro, è strutturato per essere piuttosto semplice. Ci sono solo quattro sezioni: foto, video, personalizzazioni e impostazioni. Le voci di menu non sono molte e sono tutte piuttosto comprensibili, solo per alcune personalizzazioni può essere necessario l’uso del manuale. Complessivamente potremmo dire che ha poche impostazioni avanzate, ma c’è tutto quel che serve per un uso ponderato e, con un po’ di applicazione, risulta comprensibile anche per un neofita.

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Davvero apprezzabile la quantità di informazioni visibili in fase di cattura delle immagini. Grazie al tasto DISP possiamo decidere quanti e quali visualizzare, potendo avere sempre sott’occhio il modo di scatto, data e ora, lunghezza focale selezionata, numero di foto ancora memorizzabili, carica della batteria, tempo, apertura, compensazione, ISO, livella elettronica a due assi, istogramma della luminosità, formato, qualità di scatto, metering, ecc..

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AF – messa a fuoco

La messa a fuoco avviene per ricerca di contrasto su un totale di 35 aree. La velocità è molto buona, quasi istantanea al massimo grandangolo di 16mm (equiv. 24mm), mentre zoommando perde un po’ di rapidità e precisione. Al massimo tele di 50mm (equiv. 75mm) occasionalmente non registra correttamente il fuoco e bisogna cercare un’area di maggior contrasto. Ovviamente con obiettivi diversi da quello del kit potrebbe comportarsi meglio, specie con quelli più luminosi, ma anche così le prestazioni sono sicuramente sufficienti. L’area AF si seleziona dal menu Fn, da cui si può scegliere spot singolo, multiplo o tracciatura. Lavorando con lo spot singolo il tasto centrale del pad direzionale permette di modificare rapidamente il punto di messa a fuoco e la sua accuratezza.

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Con la scorciatoia del tasto destro, invece, si sceglie il modo AF, ovvero: AF singolo, AF continuo o manuale. L’inseguimento non è molto preciso, ma dopotutto non è una fotocamera nata per lo sport, mentre riesce a mettere a fuoco anche con poca luce grazie alla presenza di un illuminatore ausiliario. Per l’AF manuale è previsto un ingrandimento dell’area centrale che aiuta a focheggiare in modo assolutamente valido.

Metodo drive – scatto continuo

Con la freccia a sinistra del pad direzionale si sceglie il metodo di avanzamento: singolo, continuo, timer e BKT esposizione (le cui impostazioni si modificano dal menu principale). Se si scatta in JPG si trovano anche il multiscatto e i braketing su bilanciamento del bianco ed effetti. Ci sono tutte le modalità che servono ed alcune cose sono molto flessibili, come l’autoscatto che consente di scegliere un tempo a piacere da 2 a 30 secondi.

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Impostando lo scatto continuo si raggiungono i 5fps con tutte le qualità disponibili, anche in RAW+JPG. Si tratta di un buon risultato per una fotocamera entry-level, ma ovviamente da qualche parte doveva mostrare dei limiti. In particolare è il buffer a non essere molto capiente, perché in JPG consente di catturare 14 foto prima di scendere ad un ritmo di 3fps, mentre in RAW e RAW+JPG bastano solo 5 scatti (quindi 1 secondo) per saturarlo e scendere ad un ritmo di circa 0,5fps. Bisogna però considerare anche che la NX3000 non utilizza le normali SD ma le microSD, spesso più lente. Per questa prova io ho adoperato una Samsung microSD PRO USH–1.

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Metering – Esposizione

Dal menu Fn si può cambiare rapidamente il metering, scegliendo: multi, centrale o spot. Come sempre per le prove generali della fotocamera adopero solo il multi, così da verificare la sua inclinazione naturale. Devo ammettere che sono rimasto colpito positivamente dal suo comportamento, perché solitamente nelle scene ad alto contrasto le fotocamere tendono o a prediligere la lettura delle aree buie o a non bruciare le alte luci, mentre la NX3000 sta nel mezzo. Voglio dire che nella maggior parte dei casi mantiene un’esposizione molto bilanciata anche nelle scene più difficili: dove se si presenta la necessità di una gamma dinamica più estesa di quella offerta dal sensore, la perdita viene suddivisa abbastanza equamente tra luci ed ombre, facilitando il lavoro di post-produzione. In linea generale c’è comunque una maggiore attenzione a preservare le alte luci, che è poi il comportamento più giusto per una fotocamera.

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WB – Bilanciamento del bianco

Il bilanciamento del bianco automatico si comporta molto bene, sia di giorno che di sera. Ho fatto diversi scatti notturni in città e sono risultati molto attinenti alla realtà. In alcune occasioni erano presenti lampade particolarmente tendendi al giallo/arancio e queste dominanti sono state giustamente mantenute anche nello scatto. Per modificare il bilanciamento del bianco si può usare una delle opzioni in i-Fn oppure il Quick Menu Fn. Qui abbiamo la possibilità di scegliere: auto, luce diurna, nuvoloso, bianco fluorescente, neon bianco fluorescente, giorno fluorescente, tungsteno, flash, personalizzato (freccia sopra per impostarlo con uno scatto), temperatura colore (da 2500 a 10000K con avanzamento di 100K).

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Flash

Il flash non è incluso nel corpo della NX3000, ma in dotazione è disponibile un piccolo modulo esterno che si collega sulla slitta superiore. Per attivarlo basta sollevarlo ed ha una portata di 8m alla sensibilità base di 100 ISO. Sempre dal menu Fn si possono controllare le impostazioni, ovvero: flash spento, riempimento, riempimento occhi rossi, prima tendina e seconda tendina. Su ognuna di queste opzioni si può premere la freccia sopra per impostare una compensazione da –2 a +2 con scatti di 0,5EV. Uno svantaggio del flash è che una volta installato non si riuscirà a ribaltare completamente lo schermo verso l’alto.

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Qualità d’immagine e resa ad alti ISO

Di solito iniziamo a parlare di qualità d’immagine analizzando i risultati dei test di DxOMark. La NX3000 non è ancora stata valutata, ma il suo sensore dovrebbe essere molto simile a quello della NX300, se non addirittura lo stesso. Prendiamo quindi questo come metro di confronto rispetto ad altre mirrorless molto apprezzate, anche se con un prezzo nettamente superiore. Come si può facilmente vedere il sensore di Samsung si difende molto bene anche nei confronti della Sony A5100, andando a perdere esclusivamente nella resa ad alti ISO. In passato i sensori di Samsung non erano molto convincenti in quanto a gamma dinamica, ma questo se la cava molto bene e ciò è evidente anche dalle immagini di prova catturate.

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I file JPG ottenuti direttamente dalla fotocamera non possiedono colori molto vibranti con le impostazioni base, ma sono lavorati per risultare molto incisivi. Ad un primo sguardo appaiono più nitidi dei RAW perché c’è molto microcontrasto aggiunto in fase di sviluppo. Ciò può piacere in alcuni casi, ma il RAW ha un aspetto decisamente più naturale e mantiene più informazioni.

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Salendo con la sensibilità la riduzione del rumore sui JPG risulta abbastanza convincente e non troppo invasiva, e devo dire che a 1600 ISO le immagini sono abbastanza pulite anche nel RAW, seppure leggermente penalizzate nel dettaglio. Per via della chiarezza aggiunta in fase di sviluppo on camera si può notare qualche artefatto come dei leggeri aloni lungo i contorni degli oggetti.

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Per analizzare più nel dettaglio la resa ad alti ISO vi prongo il nostro classico test in studio, dove sono confrontate le immagini in RAW e JPG catturate con tutte le sensibilità disponibili. I JPG sono quelli S.Fine (massima qualità della fotocamera), mentre i RAW sono stati sviluppati con Lightroom azzerando completamente sia la riduzione del rumore di luminanza che di crominanza. I risultati mettono in luce una prova positiva per la NX3000 che, pur non essendo la migliore tra le fotocamere APS-C in commercio, porta a casa un risultato degno di nota (specie considerando il prezzo d’acquisto).

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Samsung NX3000 Test ISO

Fino a 1600 ISO si può salire senza rimpianti, sia scattando in JPG che in RAW. I 3200 ISO sono più puliti rispetto la media delle fotocamere simili e anche nel formato grezzo il rumore è piuttosto contenuto. A 6400 ISO i dettagli cominciano ad essere troppo impastati, sia nel JPG che nel RAW e considererei questo il limite da non superare. Gli scatti a 12800 ISO sono da evitare, ma in casi estremi possono essere utili se le immagini vanno solo viste al computer con dimensioni contenute. C’è anche la possibilità di scattare a 25600 ISO, ma i risultati sono pessimi come ci si può immaginare.

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Connessioni, memoria, batteria

Le connessioni della NX3000 sono disposte dietro un piccolo sportellino sulla destra e sono essenzialmente due: micro HDMI e micro USB. La USB viene utilizzata per connettere la fotocamera al computer, grazie al cavo in dotazione, ma è anche adoperata per ricaricare la batteria interna. Quest’ultima è disposta in basso insieme alla memoria, in formato micro SD, ed offre una autonomia più che buona che supera i 350 scatti. Non avere una basetta di ricarica lo trovo un po’ scomodo, ma visto il mercato entry-level a cui la NX3000 si propone sembra una soluzione adeguata.

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La fotocamera dispone di connessione Wi-Fi b/g/n e di NFC, così il collegamento con uno smartphone che ne è dotato risulta semplice ed immediato: basta avvicinarsi al tag NFC posto sulla sinistra. L’applicazione di controllo remoto si chiama Samsung Smart Camera App e si è dimostrata più efficace di quanto mi aspettassi. La visualizzazione in streaming dello schermo sullo smartphone non è fluidissima e presenta un po’ di lag, ma le funzionalità sono completissime. Si può controllare la fotocamere nei modi Auto, P, A, S, M andando a modificare ogni parametro dello scatto. Nell’interfaccia di base abbiamo un selettore con +/- per muovere lo zoom, il tap to focus e la possibilità di registrare sia una foto che un video, ma cliccando sul pulsante delle impostazioni in alto a destra si visualizza un menu simile a quello Fn sulla fotocamera, da cui si può intervenire davvero su tutti i parametri. Fotocamere molto più costose non si avvicinano nemmeno ad un controllo remoto così completo, per cui anche se il video non è fluidissimo bisogna essere soddisfatti del lavoro di Samsung nel comparto wireless.

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Oltre al Remote Viewfinder, fin qui descritto, ci sono anche le modalità MobileLink, per copiare foto e video dalla fotocamera allo smartphone, e quella AutoShare, che permette alla NX3000 di inviare automaticamente ogni foto scattata allo smartphone. Inoltre c’è un modo Wi-Fi da cui si può accedere a funzioni aggiuntive come Home Monitor+ che trasforma la fotocamera in uno strumento di videosorveglianza controllabile in remoto. Insomma un supporto wireless molto completo ed efficace dove ho trovato mancante solo una funzione per geotaggare le foto con le coordinate GPS dello smartphone.

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Video

La NX3000 può registrare filmati fino alla qualità di 1920 x 1080 @ 25fps. La resa è sufficiente ma non eccezionale, e questo aspetto non è stato sviluppato bene come quello wireless in termini di controllo. Non c’è un modo specifico per i video ma si può iniziare a registrarne uno in qualsiasi modalità semplicemente premendo il pulsante rosso sul retro. Il problema è che durante la cattura non possiamo più modificare i parametri di scatto, quindi se stiamo lavorando in manuale e l’ambiente diventa più scuro o più chiaro non possiamo compensare. In pratica per i video è conveniente usare la modalità automatica e lasciare fare tutto alla fotocamera, che ha una messa a fuoco continua anche abbastanza efficiente. Diciamo che non sceglierei la NX3000 se avessi mire nel campo del video making evoluto, ma chiunque acquisterà questa mirrorless entry level si troverà con la possibilità di catturare in modo del tutto automatico e semplice dei filmati di buona qualità. Insomma anche in questo settore Samsung ha centrato l’obiettivo di una entry-level: semplice e funzionale.

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Conclusione

Quando ho scelto di recensire la Samsung NX3000 avevo delle aspettative molto basse, perché il prezzo d’acquisto non fa pensare altrimenti. Dopo averci avuto a che fare per quasi un mese non posso che considerarmi colpito dalle sue qualità. Certamente il corpo è leggero e non si può confrontare con quello di altri prodotti più pregiati in cui abbonda il metallo, però non c’è un singolo aspetto in questa fotocamera che non valga l’acquisto. Possiede una qualità d’immagine buona, uno schermo comodo, un AF più che decente, un software chiaro e semplice, moltissime funzioni, controlli completi ed un parco ottiche più che sufficiente per un neofita. Inoltre nella confezione si trova una licenza di Adobe Lightroom 5 che da sola vale quasi 100€. È vero che pensando a Samsung non viene in mente la fotografia, ma non esiste nessuna altra DSLR o mirrorless che offra la stessa qualità a questo prezzo. Anzi, è proprio difficile trovare una fotocamera a questo prezzo che non sia una compatta con sensore piccolo o un vecchissimo residuo di magazzino. Insomma, se volete fare un primo passo verso una fotografia di maggiore qualità rispetto allo smartphone, vi consiglio fortemente di considerare la Samsung NX3000 che in questo momento si può comprare a soli 220€ su Amazon. Il voto può sembrare troppo elevato per una entry-level, ma dovete considerarlo non in termini assoluti bensì in relazione al prezzo di vendita.

PRO
Controllo abbastanza efficiente anche in manuale
Menu chiari e semplici
AF molto efficiente per la sua categoria (vedi contro)
Metering affidabile
Sensore abbastanza performante per la sua categoria
Ottimo controllo remoto via Wi-Fi
Prezzo molto basso
Adobe Lightroom 5 in dotazione

CONTRO
Corpo interamente in plastica
Lo schermo può risultare poco visibile con forte sole diretto
AF Tracking poco preciso
Flash esterno
Ricarica della batteria tramite la fotocamera

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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