Come sapete mi interesso di fotografia di paesaggio e di viaggio da diversi anni ed ho parlato di post-produzione sia tecnicamente sia riguardo al suo ruolo nella fotografia moderna. Ultimamente, però, c’è qualcosa di molto fastidioso nella fotografia di paesaggio: molte persone hanno deciso che immortalare la natura e interpretarla tramite la tecnica e un certo tipo di post-produzione non era sufficiente, per cui hanno iniziato a cercare scorciatoie per “creare” le foto dei lori sogni. Chiarisco subito un concetto: se scattate una foto, la post producete, ma ne modificate sostanzialmente un aspetto (tipo il cielo preso ad un altra parte o luci inventate, giusto per fare esempio) evitate di fare disinformazione spacciandola come una vera “foto”. Chiamatela fotomontaggio, chiamatela photo-art, grafica digitale, photo digital art o come vi pare, ma, vi prego, non chiamatela “fotografia”.

Guida alla foto fasulla

Qui di seguito troverete alcune “foto taroccate”, in modo più o meno eclatante, ma comunque sempre evidente. Quelli che andrete a vedere sono solo un paio di esempi a scopo informativo, spero che imparerete a valutare questi trucchi da soli, a distinguere chi fa una buona foto con post-produzione equilibrata da chi, invece, preferisce crearsi la luce, aggiungere cieli, aurore boreali, via lattea e chissà cos’altro, senza curarsi minimamente che sta spacciando quella composizione per una foto. La luce, nonostante sia una componente fondamentale, a volte è totalmente inventata. Vediamo flare che creano una bagliore diffuso, ma non è il sole, spesso si tratta di un’illuminazione artificiale che non sarebbe potuta esistere davvero.

Photograph Dreamy Vestrahorn by Renè Colella on 500px

Sono appena tornato da un viaggio in Islanda, stavo guardando delle foto dei luoghi in cui sono stato e mi ha colpito questo bello scatto, molto d’atmosfera. Però, avendo visitato il luogo, ho notato che l’illuminazione era alquanto strana. In inverno è impossibile che il sole crei quel gioco di luce, tantomeno provenendo dalla montagna (potete tutti controllare su Google Earth, cercate Stokksnes o Vestrahorn per trovare il punto esatto). Io non ho nulla contro il fotografo, che ovviamente ha scattato una foto d’atmosfera, ma perché aggiungere quel bagliore? Perché trasformare una foto in un lavoro grafico e poi spacciarla ancora per “landscape photography”? Non è una condanna o la pubblica gogna, ma solo una domanda che estendo a tutti, per capire se è veramente qui che la fotografia sta andando o se magari si sta creando un nuovo filone, che però andrebbe ben specificato e contraddistinto.

Ci tengo ad aggiungere il più classico dei “ritocchi fotografici”, incollare il cielo. Per comprendere di cosa sto parlando vi consiglio questa “interessantissima” lettura su Digital Photographer. Se non avete dimestichezza con l’inglese o semplicemente non avete voglia di leggere vi riassumo velocemente l’articolo: se avete fatto un’uscita fotografica (paesaggio) e non avete trovato un buon cielo, non disperate! Ritagliatene uno buono e l’immagine è bella e pronta.

sky-final1

Oltretutto, un cielo con le nuvole palesemente illuminate dal sole molto basso all’orizzonte, ma sulla scogliera abbiamo la luce laterale (da sinistra). Un sito (e giornale), che dovrebbe fare divulgazione fotografica, pubblica oscenità del genere. Possiamo comunque trarne insegnamento. Volete una foto facile? Con pigrizia? Bene, è legittimo, essere pigri è la conquista della società moderna, potete scattare una foto ad una aurora boreale solo una volta nella vostra vita e poi incollarla in tutte le foto che volete. Potete creare luci, andare contro le leggi della fisica, dell’astronomia e del buon senso. Però dovete avere l’onestà di dichiarare le vostre realizzazioni come grafica digitale e distinguervi da chi fotografa e post produce non alterando sostanzialmente i propri scatti.

Alessio Andreani

Special Editor - Sono nato a Loreto, nelle Marche. La fotografia occupa gran parte del mio tempo, sia per lavoro che per passione, due aspetti che a volte coincidono. Vivo a Milano. Pagina Facebook

Commenti controllati Oltre a richiedere rispetto ed educazione, vi ricordiamo che tutti i commenti con un link entrano in coda di moderazione e possono passare diverse ore prima che un admin li attivi. Anche i punti senza uno spazio dopo possono essere considerati link causando lo stesso problema.