Primo unboxing e impressioni su Apple Watch: “il miglior smartwatch al momento”

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Alcuni media selezionati hanno ricevuto, nei giorni scorsi, i primi Apple Watch in anteprima per dei test antecedenti al lancio pubblico. Possiamo avere, quindi, una panoramica sulle prime opinioni ed impressioni di alcuni giornalisti specializzati. Prima però vogliamo riportarvi l’unboxing del dispositivo. L’Apple Watch arriverà sugli scaffali dei negozi di tutto il mondo in una confezione quadrata, bianca e minimalista, in pieno stile Apple. Nella parte superiore troviamo il logo lucido in rilievo. In uno dei lati vi è la sagoma del device con le indicazioni su modello e caratteristiche. Alzando il coperchio superiore ci troviamo difronte ad un altro involucro in plastica che racchiude lo smartwatch. Sul fondo della confezione, prima della classica manualistica, è poggiato il cavo per la ricarica (che sembrerebbe raggiungere almeno i 2 metri) e il relativo alimentatore. Di seguito il video dell’unboxing realizzato dal sito francese Metronews.

Per quanto riguarda le prime recensioni, raccolte da MacRumors, tutti sono concordi nel definirlo il miglior smartwatch al momento. Joshua Topolsky di Bloomberg lo descrive come un eccellente device che si inserisce perfettamente nell’ecosistema Apple. Non è il dispositivo che cambia la vita ma “è senza dubbio, il miglior smartwatch al mondo“. Per Farhad Manjoo del New York Times, l’Apple Watch, in soli 4 giorni di utilizzo, è diventato una “naturale estensione” del suo corpo, “una linea diretta tra il mondo digitale il mio cervello“. Aggiunge, però, che a differenza degli altri prodotti Apple necessita di un periodo di apprendimento per usare al meglio il software. “Non è pensato per i novizi in tecnologia.” Nilay Patel di The Verge pensa che l’Apple Watch sia uno dei prodotti più ambiziosi che abbia visto, in quanto vuole cambiare il modo in cui interagiamo con la tecnologia. Tuttavia crede non abbia ancora un focus preciso perché “può fare molte cose parzialmente, invece di concentrarsi su di un paio straordinarie“. Lauren Goode di Re/code, punta l’attenzione sulla durata della batteria affermando che un giorno si è svegliata alle 5:15, si è esercitata con l’Apple Watch per un’ora, ha utilizzato le mappe durante il tragitto, ha ricevuto notifiche ed effettuato chiamate per tutto il giorno e alle 23:00 l’orologio ha raggiunto il punto in cui viene attivata la modalità di riserva di batteria.

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Nel frattempo Wired (via 9to5mac) ha intervistato il responsabile della “human-interface” di Apple. Alan Dye, ha spiegato che l’insegnamento di Steve Jobs per la cura dei dettagli è ancora molto attuale e presente nel modo di realizzare i prodotti Apple. Utilizzando come esempio proprio l’Apple Watch, Dye spiega che le animazioni di alcune faces non sono artificiali. Quando guardiamo il battito d’ali di una farfalla o lo sbocciare di un fiore stiamo ammirando un’animazione reale. Tutto ciò è stato realizzato attraverso la registrazione di 285 ore e 24.000 scatti in time-lapse, opportunamente assemblati e sincronizzati per creare un movimento fluido e dettagliato. Le immagini sono ad una definizione di 4096 x 2304, quasi dieci volte superiore alle dimensioni dello schermo di Apple Watch. Dye spiega che anche se nessuna persona potrà mai notare un tale livello di dettaglio, per loro è importante continuare a realizzare dei prodotti con questa filosofia.

Salvatore Tirino

Junior Editor - Praticante avvocato, appassionato di tecnologia a 360 gradi, in particolare di tutto ciò che riguarda il mondo Apple.

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