Sulla questione della giusta dimensione di uno smartphone si è discusso a lungo ed è chiaro che non ci sia una risposta valida per tutti. Una cosa innegabile è che lo schermo da 4″ dell’iPhone 5/5s consentiva di accedere a tutta la superficie con una sola mano, ma i vantaggi di un display più ampio sono altrettanto evidenti. Prima ancora che Apple presentasse iPhone 6 e 6 Plus il mercato aveva già decretato il successo degli smartphone grandi e i produttori, Samsung in primis, erano arrivati a creare la fiorente categoria dei phablet.

Su BicycleMind ho trovato il link ad un interessante approfondimento di Dmitry Kovalenko (Lead Designer di Readdle) sui problemi dell’interfaccia di iOS 8 sui nuovi iPhone. L’autore ha iniziato il suo ragionamento sottolineando che la maggior parte degli utenti preferisce usare lo smartphone con una mano (con o senza appoggio sulla seconda) e solo il 15% ne adopera due.

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Questi dati, però, sono tratti da una ricerca di Steve Hoober risalente a febbraio 2013, per cui vanno presi con la dovuta cautela. Negli ultimi due anni gli schermi grandi si sono diffusi maggiormente ed è probabile che la stessa ricerca oggi fornirebbe un risultato diverso. Ad ogni modo è facile concordare che, fintanto che lo smartphone lo consente, l’uso ad una mano è infinitamente più pratico e intuitivo. Il problema nasce nel momento in cui l’interfaccia non è disegnata per questo scopo ed è quello che è successo con iOS 8 secondo Dmitry Kovalenko. Su iPhone 6 e 6 Plus le app di sistema e le linee guida del design sono rimaste inalterate rispetto ad iOS 7, con la maggior parte dei controlli di navigazione posizionati dove non si può arrivare con una sola mano, ovvero in cima allo schermo.

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Le facilitazioni che Apple ha previsto per ovviare al problema sono state due: lo swipe laterale per tornare indietro (ad esempio in Mail) e il doppio tap per abbassare l’interfaccia. La prima soluzione è effettivamente utile e pratica, anche con schermi piccoli, mentre la seconda sembra più una pezza adottata per continuare a seguire le vecchie linee guida del design. Alcuni sviluppatori di terze parti, invece, hanno modificato il layout spostando la toolbar principale in basso, nell’area facilmente raggiungibile con una sola mano. Kovalenko cita come esempio le app Tweetbot, Pocket e Path, ma ce ne sono anche tante altre. Il problema, sempre secondo l’autore, si estende anche alla springboard, dove la difficoltà di arrivare facilmente in alto porta alla naturale conseguenza di disporre in basso le icone delle app usate più frequentemente (immagine di Sebastian de With).

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Oltre alla maggiore implementazione delle gesture ed al posizionamento dei principali controlli in basso, una possibile soluzione ai problemi di iOS 8 con gli schermi grandi potrebbe arrivare con il Force Touch. I rumor suggeriscono che questa tecnologia sarà presente nei futuri iPhone e potrebbe offrire nuovi livelli di interazione con lo smartphone e la sua interfaccia. Abbiamo già avuto dimostrazione dei possibili vantaggi recensendo il nuovo MacBook Pro Retina 13″ e guardando i video sull’Apple Watch. Ormai è assodato che gli utenti preferiscono gli schermi grandi (in media sui 5″), se si riuscisse anche a renderli usabili con una mano si sarebbe raggiunto il perfetto equilibrio.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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