Usare l’Apple Watch significa far durare meno la batteria dell’iPhone?

Di solito alla presentazione di un nuovo prodotto Apple cerco di accaparrarmi un esemplare prima possibile e l’ho fatto anche questa volta con l’Apple Watch. Purtroppo la decisione di non vendere negli Store ha reso vano il viaggio di Elio in Germania e ormai era troppo tardi per tentare un acquisto con spedizione all’hotel. Ci sono altre soluzioni possibili, ad esempio usare uno dei tanti servizi che ricevono il prodotto in altre nazioni e te lo rispediscono a casa, ma alla fine ho deciso di aspettare la regolare disponibilità in Italia. Il motivo è che, in fondo, non ho tanta fretta di usare l’Apple Watch. Ripenso al primo articolo che scrissi a caldo dopo la presentazione del 9 settembre (la One More Thing che non convince) e sento che il mio punto di vista non è cambiato così tanto dopo mesi di letture e video anteprime dell’Apple Watch. Ora so abbastanza bene come funziona, ma rimango sostanzialmente scettico sulla necessità di uno smartwatch. Non c’è dubbio che lo proverò, sono un amante dei gadget tecnologici e il fatto che questo sia di Apple me lo rende un po’ più affascinante. Inoltre ho già provato altri smartwatch e sono curioso di vedere se l’interfaccia utente studiata a Cupertino si dimostrerà superiore come di consueto. Però ammetto di essere più incuriosito dalle novità del nuovo MacBook che da questo orologio. Dopotutto sono e rimango più legato al mondo Mac che a quello iOS, anche se il futuro e le casse di Apple dipendono più da quest’ultimo.

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Dopo le review degli esperti di settore, quelli selezionati da Apple per ricevere in anteprima l’orologio, ora iniziano a diffondersi anche i pareri dei primi acquirenti. MacRumors ha notato un trend abbastanza comunque ed uno che invece sembra causa di discordia. Tutti concordano che la durata della batteria dell’Apple Watch sia “sufficiente”: una volta accettato che va caricato tutte le sere, il fatto che ci si arrivi senza problemi viene recepito come un aspetto positivo. Dove invece ci sono pareri opposti è sull’impatto all’autonomia dell’iPhone collegato. A quanto pare alcuni hanno trovato un miglioramento, magari perché utilizzano di più l’Apple Watch per le notifiche e le risposte veloci, mantenendo per più tempo lo smartphone in stand-by. Altri, invece, come Ryan Block, hanno riscontrato che l’app companion su iPhone consuma moltissima batteria anche con il telefono in stand-by.

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Probabilmente ciò dipende dal fatto che la maggior parte delle app su Apple Watch, specie quelle di terze parti, sfruttano in tutto e per tutto l’iPhone, utilizzando l’orologio come una semplice schermata di visualizzazione con funzioni limitate. Speriamo che la verità sia nel mezzo è che la parte di energia consumata in più sullo smartphone per la comunicazione bluetooth sia controbilanciata dal minore utilizzo a schermo acceso dovuto dalle notifiche sul polso.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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