Le mappe Apple si preparano all’indipendenza totale da servizi terzi

Dell’applicazione Mappe abbiamo già avuto modo di parlare recentemente, grazie alle indiscrezioni di Mark Gurman pubblicate su 9to5Mac. La possibilità di calcolare percorsi basati solo sui trasporti pubblici è prevista per iOS 9, salvo imprevisti, mentre lo sviluppo di visuali simil-Street View, indoor mapping e punti di interesse con realtà aumentata è ancora lontano dal completamento. Il rumor odierno guarda addirittura oltre, illustrando un importante piano a lungo termine per lo sviluppo della soluzione cartografica Apple.

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Nella sua attuale forma le mappe stesse non sono a cura dell’azienda di Cupertino, bensì di fornitori terzi come TomTom, su cui poi vengono effettuate le opportune integrazioni per grafica, punti di interesse e altri aspetti. Proprio questa necessità è stata il prezzo iniziale da pagare dopo aver dato il benservito a Google: tanti, troppi dati, che andavano a sovrapporsi tra loro e aumentavano in generale gli errori. Senza contare che una tale dipendenza costringe Apple a dover attendere aggiornamenti esterni quasi come la comune utenza coi navigatori satellitari. Tutto potrebbe cambiare però nel giro di qualche anno, grazie al paziente lavoro di monovolume come quello visibile sopra.

Ricorda qualcosa? A febbraio iniziarono a comparire insistenti report di auto noleggiate da Apple in giro per gli USA. Oltre all’opzione dei test sulla guida autonoma, che poi ha aperto alle numerose voci su ambiziosi progetti a 4 ruote, sin da subito il pensiero era stato rivolto a Mappe. Per le fonti di Gurman è proprio questo l’obiettivo, esplorando il territorio e raccogliendo quante più informazioni possibili per la creazione delle cartografie. Sono inoltre dotate di numerose fotocamere sia per preparare la versione proprietaria di Street View sia per scattare immagini dei luoghi di interesse presenti nell’area di transito, con l’obiettivo di ridurre l’utilizzo di piattaforme come Yelp; le foto che compaiono quando si cerca un esercizio commerciale o un altro luogo rilevante provengono da lì, caricate da utenti qualunque con risultati talvolta buoni talvolta non troppo.

Quanto occorrerà attendere affinché il piano, quantomeno per quel che concerne il suolo americano, possa avere riscontri pubblici? Nelle intenzioni di Apple sarebbe il 2017 l’anno target per il lancio delle mappe “fatte in casa”, ma più realisticamente si parla del 2018 e benché Gurman non ne faccia riferimento esplicito i tempi per la copertura europea e globale senza TomTom rischiano di essere ancor più lunghi. Anche la modalità Street View non sarebbe così vicina alla realizzazione, dato che per caratterizzarla maggiormente sarebbe allo studio un’esperienza d’uso diversa da quella proposta da Google, ritenuta non intuitiva. Solo “Project Gardar”, la sostituzione delle immagini da Yelp, arriverebbe in termini più brevi: se non entro il rilascio di iOS 9, al massimo per l’anno prossimo. Dando per buono che Cook non si sbottonerà a riguardo alla WWDC 2015, vedremo in futuro in quale conferenza annuale sentiremo riparlare di tutto ciò.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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