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Tre anni or sono ho recensito gli auricolari Bluetooth Plantronics BackBeat Go, che utilizzo ormai da diverso tempo. Non gli ho assegnato un voto elevato (3,5 stelle) perché hanno un volume piuttosto basso, una comodità non eccezionale ed una durata della batteria relativamente ridotta. Nelle ultime settimane ho voluto provare le Powerbeats2, che Apple ha di recente aggiornato con delle nuove colorazioni in tinta con i cinturini Sport dell’Apple Watch. Tuttavia non ho scelto uno dei nuovi colori, perché al momento si trovano solo sull’Apple Store con un costo di 199,95€, ho invece optato per quelle blu su Amazon a 169€ (dove si trovano anche bianche, rosse e grigie).

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Gli auricolari sono uniti da un filo piatto anti attorcigliamento, che si può tenere davanti o dietro il collo, su cui è posizionato un pratico controller con microfono integrato per le conversazioni telefoniche. Si agganciano bene sulle orecchie grazie ad un archetto morbido e flessibile, ma il gommino in dotazione è risultato essere un po’ troppo piccolo. In dotazione ce ne sono altri tre set di diversa grandezza, per cui è opportuno per prima cosa trovare quelli che più si adattano al nostro orecchio.

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Nella confezione troviamo anche un piccolo cavetto microUSB/USB da utilizzare per la ricarica della batteria interna ed una custodia da trasporto semi-rigida di colore nero con il logo Beats in rosso (ma l’avrei preferita in tinta con gli auricolari). La costruzione è interamente in plastica e risultano molto leggeri con i loro 24 grammi. Questo è un bene per degli auricolari, ma di certo non sembrano valere 200€ in termini di rifiniture e qualità complessiva.

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Con il gommino giusto, ovvero uno voluminoso che si fissa bene all’interno del condotto uditivo, la stabilità è sufficiente, ma non la definirei eccezionale. Pur non essendo waterproof i Powerbeats2 sono progettati per resistere al sudore (IPX4), quindi non ci sono problemi ad indossarli durante l’attività sportiva, ma tendono un po’ a muoversi. In generale direi che l’ergonomia non è il massimo e tenendo il cavo dietro le orecchie girare la testa diventa un po’ scomodo, sia con il filo morbido che testo (si stringe con il fermo di plastica grigia che vedete di seguito).

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Il tastino per l’accensione è posto sull’auricolare sinistro, vicino al quale troviamo un piccolissimo LED bianco che segnala l’attività. Non c’è l’NFC, ma l’abbinamento via Bluetooth è piuttosto semplice e il segnale si mantiene sufficientemente stabile all’interno di un raggio di 8/9m in assenza di ostacoli. Per quanto riguarda il controller è leggermente gommato, ma i tasti sono piuttosto precisi e comodi da azionare. Sul retro c’è il microfono per effettuare telefonate, il quale si è dimostrato all’altezza delle aspettative, ma nulla di più.

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Non sono un amante dei prodotti audio di Beats, perché tutti quelli finora provati hanno evidenziato una scarsa fedeltà audio, con poca definizione ed una equalizzazione eccessivamente forzata con l’obiettivo di enfatizzare bassi ed alti a dispetto della pulizia e della ricchezza delle frequenze intermedie. Tuttavia ho scelto consapevolmente questo brand in quanto gli auricolari Bluetooth che ho provato in passato si sono dimostrati carenti di volume e speravo che l’approccio aggressivo di Beats potesse mitigare questo problema. In effetti la pressione sonora è leggermente superiore a quella delle mie Plantronics BackBeat Go e la qualità è più che sufficiente per l’ascolto di podcast o musica in streaming. Manca sempre un po’ di definizione, ma considerando la trasmissione via Bluetooth la qualità è buona e l’equalizzazione di Beats consente di vivacizzare i brani pur non possedendo una sensibilità elevata. Insomma, viste le mie aspettative, che ovviamente non erano la ricerca l’alta fedeltà parlando di auricolari e per giunta senza fili, devo dire che la resa audio mi ha soddisfatto.

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La connessione Bluetooth 4.0 consente di ridurre al minimo il consumo energetico ma, viste le dimensioni, la batteria è piuttosto risicata. In tutti i casi riescono a garantire circa 6 ore di riproduzione a volume sostenuto e con 15 minuti di ricarica regalano un’altra ora di autonomia. Complessivamente anche questo aspetto non ha deluso le aspettative. Non molto riuscito lo sportellino in gomma che nasconde la porta micro USB al di sotto dell’auricolare sinistro, perché l’apertura e la chiusura non sono molto precisi.

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Conclusione

Ho provato le Powerbeats2 con un’aspettativa piuttosto bassa a dispetto del costo elevato, perché già altri prodotti Beats mi hanno deluso in passato. Alla fine, però, si sono dimostrati validi nell’aspetto più importante: il suono. È inutile ripetere che non sono destinati ad un’orecchio fine che ricerca equilibrio e linearità, ma per lo scopo per cui sono progettati svolgono bene il loro dovere. Un pizzico di volume in più non avrebbe guastato in ambienti particolarmente rumorosi, ma vista la dimensione e la trasmissione via Bluetooth la resa è soddisfacente. Mi spingo a dire che tra gli auricolari Bluetooth che ho avuto modo di provare in questi ultimi anni sono probabilmente i migliori, ma vista la qualità costruttiva e la stabilità non ottimale il prezzo è sicuramente elevato. Non mi interessa conoscere il costo di produzione, dico solo che in relazione alla qualità e alle funzioni offerte i 199€ del listino sono esagerati, così come anche i 169€ dell’attuale offerta di Amazon. Un prezzo più adeguato alla resa potrebbe essere di 100/120€, sempre tenendo in considerazione il valore del brand (che sicuramente incide sul costo finale). Al netto del prezzo elevato devo dire che non è facile trovare auricolari Bluetooth con un’audio altrettanto convincente, ma non si può non considerare questo aspetto nella valutazione finale e per questo non vado oltre le 3,5 stelle.

PRO
+ Volume superiore rispetto la media degli auricolari Bluetooth
+ Sound non certamente equilibrato ma che vivacizza voce e streaming musicale
+ Dotazione completa di tanti gommini e custodia da trasporto
+ Abbastanza leggeri e comodi
+ Controller ben realizzato
+ Ricca varietà di colori

CONTRO
- Non troppo stabili, anche con il gommino giusto
- Costruzione povera
- Prezzo elevato

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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