L’arrivo di Apple Music su iPhone è stato puntuale ieri, concretizzandosi con il rilascio di iOS 8.4. Contemporaneamente è stato reso disponibile anche OS X 10.10.4, nonché degli aggiornamenti per iBooks Author e GarageBand, ma non c’è stata traccia di Apple Music sui Mac fino a notte inoltrata. La maggior parte di noi installeranno questa mattina iTunes 12.2 e potranno iniziare a provare il servizio di streaming di Apple anche su desktop.
Le caratteristiche sembrano essere completamente sovrapponibili a quelle della versione iOS, con la differenza che l’interfaccia su Mac risulta più ricca e diretta da usare. Lati positivi e negativi sono più o meno quelli che abbiamo già visto su iPhone, con ancora pochissime radio all’attivo e mancanza assoluta di playlist condivise come su Spotify. Ieri sera avevo notato anche un fastidioso ritardo prima dell’inizio dello streaming del brano selezionato, ma oggi sembra andare leggermente meglio, per cui speriamo che sia stato un problema temporaneo causato dell’assalto mondiale ai 3 mesi gratuiti.
Il servizio è sicuramente ancora giovane ed ha bisogno di tempo per maturare (Connect, ad esempio, non mi si sta aggiornando con gli artisti che ho scelto di seguire), ma Apple non può prendersela troppo comoda visto l’estremo ritardo con cui è arrivata nel mercato dello streaming musicale. Inoltre su Mac c’è a mio avviso un enorme problema nell’usabilità che deriva dalla volontà di mettere tutto in una sola applicazione, mentre su iOS iTunes Store e App Store sono separate da Musica. Su iTunes, invece, abbiamo la nostra musica locale (che poi è anche nel cloud se si è sottoscritto iTunes Match), poi Apple Music che occupa le tab “Per te”, “Novità”, “Radio” e “Connect”, mentre all’estrema destra campeggia il tradizionale iTunes Store, dove si acquistano i brani pur essendo iscritti ad iTunes Match ed Apple Music. Ovviamente avere queste differenti aree è giustificato dalla necessità di mantenere il catalogo iTunes completo e la “vecchia” formula d’acquisto, che piace ancora a molti, tuttavia il risultato finale è sicuramente poco lineare. Non essendoci un tab unico con il nome “Apple Music”, l’utente meno esperto potrebbe facilmente pensare di dover andare su iTunes Store per cercare la musica, ma lì troverà i brani da acquistare. Onestamente credo che Apple avrebbe fatto bene a creare un’app a parte per il nuovo servizio Music, rendendone la fruizione molto più semplice ed intuitiva e senza continuare ad appesantire iTunes.