Recensione e guida all’installazione dell’SSD JetDrive nel MacBook Pro Retina 2012/2013

Sono lontani i tempi in cui i computer erano degli scatoloni enormi pieni di schede, ma dalla miniaturizzazione abbiamo ottenuto sia vantaggi che svantaggi. Portatili come il MacBook Air o il Pro Retina si potevano solo sognare 10 anni fa, tuttavia oggi la maggior parte di componenti sono integrati o saldati sulla scheda logica, rendendo impossibili operazioni un tempo facili come il cambio di CPU, RAM e GPU. Ciò risulta essere un problema sia in fase d’acquisto, perché bisogna carrozzare bene il proprio computer fin da principio spendendo di più, sia per la manutenzione, in quanto quando si danneggia un componente, spesso anche uno secondario, è frequente dover cambiare tutta la scheda logica. Inoltre il fai da te sugli ultimi Mac è stato reso sempre più difficoltoso con l’uso di viti speciali, che non sempre si trovano dal ferramenta sotto casa, o parti incollate che richiedono molta attenzione per essere disassemblate. Un componente che negli Air e nei Pro Retina è rimasto teoricamente sostituibile, in quanto non saldato, è il disco flash. Questo non è però di tipo standard, in quanto, per risparmiare spazio, Apple ha adoperato le schede “blade”: senza case, con i chip a vista e tagliate su misura. A complicare la situazione ci si è messo anche il cambio di connessione, in quanto si adoperava lo standard mSATA sugli Air 2010-2012 e i Pro Retina 2012-2013, ma più di recente si è passati alla connessione PCIe proprietaria, per cui non si trovano dischi sostitutivi in commercio per i modelli dalla fine del 2013 al 2015. Se però si possiede uno dei computer elencati con SSD mSATA, la sostituzione è possibile ed è anche più facile di quanto non fosse sui vecchi MacBook. Si può decidere di acquistare un disco nuovo per aumentare la capienza, se magari si possiede un computer con soli 64 o 128GB di storage, oppure può essere necessario se si danneggia l’SSD originale. Quest’ultima circostanza si verifica raramente, ma se si fanno moltissime scritture ogni giorno e si è un po’ sfortunati nel trovare un’unità non perfetta, può capitare. In effetti è successo pochi giorni fa sul MacBook Pro Retina 13″ Mid 2012 di mia sorella, che purtroppo è ormai fuori garanzia. Il computer ha iniziato a bloccarsi durante l’importazione di file da SD e facendo un test dell’unità sono emersi problemi. Avviando con ⌘R ed eseguendo la riparazione disco qualcosa è migliorato, ma per sicurezza abbiamo deciso di sostituire l’unità. In questo caso specifico, dunque, non c’è stato un problema di capienza del disco, infatti montava un SSD Samsung da 256GB e ne abbiamo comprato uno nuovo della stessa capienza. Tra i modelli compatibili ci sono gli ottimi OWC che trovate su BuyDifferent, ma volendo risparmiare ho preferito un SSD di Transcend. Per gli Air bisogna scegliere uno dei JetDrive 500/520, mentre per i Pro Retina 13″ ci sono i JetDrive 720 e per i Retina 15″ i JetDrive 725.

jetdrive720-confezione

Come già anticipato, io avevo tra le mani un MacBook Pro Retina 13″ Mid 2012 che supporta il JetDrive 720. I tagli disponibili sono 240, 480 e 960GB, con prezzi da 160 a 570€, che non sono neanche troppo cari considerando che si tratta di unità specificatamente realizzate per questi computer e, di conseguenza, con un bacino di utenza molto ristretto rispetto i dischi standard da 2,5″. La confezione, inoltre, è molto curata e completa. Comprende il disco, i due cacciavite necessari alla sostituzione e un case esterno per riutilizzare il vecchio SSD con cavo USB 3.0 e custodia da trasporto.

jetdrive720-confezione-contenuto

Utilizzando il cacciavite Pentalobe si rimuovo facilmente le 10 viti che fissano il coperchio inferiore. Ovviamente fate attenzione a non perderle, perché sono molto piccole, e se possibile segnate la posizione in modo da rimettete poi ogni vite al suo posto.

jetdrive720-inizio

Una volta che avete aperto il computer vi consiglio di approfittarne per togliere un po’ di polvere che sicuramente si sarà depositata sui circuiti e nelle ventole. Il disco è posizionato nella zona centrale in basso, proprio dietro il trackpad, all’interno di una struttura in plastica nera con una specie di maniglia.

jetdrive720-interno-mbp

Con delicatezza rimuovere il connettore che, con il cavo piatto, collega il disco alla scheda logica. Basta tirare leggermente verso l’alto e potete farlo facilmente con le mani, ma l’ideale è possedere uno strumento antistatico.

jetdrive720-scollegamento-cavo

A questo punto premete il pollice nell’incavo sulla struttura del box dell’unità e sollevate, verrà facilmente via tutto il blocco senza necessità di svitare nulla.

jetdrive720-apertura-ssd

Per scollegare il vecchio SSD serve un cacciavite Torx, anche questo in dotazione. Svitate la vite alla base e poi potete sfilare il disco dal connettore mSATA. Sul retro troverete un adesivo che serve a limitare i movimenti e dissipare il calore, toglietelo dal vecchio SSD e mettetelo sul nuovo nella stessa posizione. A questo punto è possibile installare il JetDrive all’interno della struttura, inserendo prima la parte del connettore mSATA e rimettendo la vite Torx con lo stesso cacciavite.

jetdrive720-cambio-ssd

Sulla vecchia unità potete applicare l’adesivo termico in dotazione con il JetDrive ed inserirla nel relativo case in metallo. Questo va poi fissato con tre viti Torx che troverete nella confezione. A questo punto il precedente SSD potrà essere usato come disco esterno via USB 3.0.

jetdrive720-riuso-vecchio-disco

Per concludere l’operazione installate nuovamente il box con il nuovo disco all’interno del MacBook, collegate il cavo piatto alla scheda logica e richiudere il computer.

jetdrive720-installato

Una volta completata tutta la procedura ci sono diverse strade da seguire per reinstallare il sistema operativo, a seconda del risultato che si vuole ottenere. Si può, ad esempio, partire da un backup di Time Machine, creare una pendrive con l’installazione pulita di OS X oppure clonare quella precedente. Io ho scelto quest’ultima strada, in modo da non dover reinstallare programmi e configurare da zero il computer; così ho collegato il vecchio disco via USB, ho avviato il Mac premendo alt e ho scelto di partire dall’SSD esterno. A questo punto ho usato Carbon Copy Cloner per avere una copia carbone della vecchia installazione di OS X sul nuovo disco interno, con tutti i dati memorizzati sul disco. L’app è a pagamento ma è molto valida e ricrea anche la partizione di recovery del sistema operativo. Completata l’operazione, che ha richiesto circa 30 minuti, ho selezionato il nuovo disco di avvio dalle Preferenze di Sistema e riavviato il computer. Dopo il suono di partenza ho eseguito anche un reset della PRAM con la combinazione ⌘⌥PR, così da far riconoscere adeguatamente il nuovo hardware. Il JetDrive 720 ha registrato velocità di 290MB/s in scrittura e oltre 500MB/s in lettura, che sono esattamente quelle dichiarate dalla casa per il taglio da 240GB, mentre sono quasi doppie in scrittura per i tagli superiori.

diskspeedtest

Da sottolineare che da OS X 10.10.4 è possibile attivare nativamente il TRIM sui dischi di terze parti con un semplice comando da terminale:

[code]sudo trimforce enable[/code]

trimforce enable

Conclusione

Vi auguro ovviamente di non dover cambiare disco perché quello originale si è danneggiato, per cui i JetDrive di Transcend li considero prevalentemente come upgrade rispetto le unità di piccolo taglio. Se all’atto dell’acquisto avete scelto un Air o un Pro con disco base, che può essere di 64 o 128GB, vi farà sicuramente comodo avere la possibilità di passare a 240, 480 o 960GB. Queste unità hanno un’ottima velocità in lettura – il massimo per il SATA3 – e vanno benone anche in scrittura dal 480GB in su. Il taglio da 240GB è più lento in scrittura, ma si è comportato assolutamente bene in termini di risposta del sistema e delle applicazioni. Inoltre l’installazione è davvero molto semplice e la dotazione di base comprende tutto il necessario per smontare il computer e riutilizzare, eventualmente, il disco precedente. Per i JetDrive 720, specifici per i MacBook Pro Retina 13″ 2012-2013, i prezzi sono di 165€ per il modello da 240GB, 280€ per quello da 480GB e 575€ per quello da 960GB. Se avete un Pro Retina da 15″ guardate i JetDrive 725, mentre per gli Air 2010-2012 c’è il JetDrive 520/525.

PRO
+ Specificatamente progettati per i MacBook Air e Pro Retina
+ Dotazione molto completa, con cacciaviti e case esterno con sacca
+ Ottima velocità in lettura su tutti i modelli
+ Ottima velocità in scrittura dal 480GB in su
+ Prezzo conveniente rispetto altre soluzioni compatibili

CONTRO
Nulla di rilevante

DA CONSIDERARE
| Il taglio da 240GB è un più lento in scrittura

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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