OnePlus 2: benvenuti USB-C e sensore d’impronte, addio NFC, pericolo Snapdragon 810

Il OnePlus One è stato uno smartphone molto chiacchierato, che è riuscito a superare i confini cinesi grazie ad un prezzo molto competitivo e l’attenzione delle testate di settore. Non è mai arrivato nel mercato mainstream, ma ha raggiunto una vasta popolarità tra i geek. Ieri la società di Carl Pei ha annunciato la seconda versione del suo flagship, che sarà in vendita dall’11 agosto anche in Italia.

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Il OnePlus 2 mantiene uno schermo da 5,5″ FullHD, con tecnologia IPS In-Cell e densità di 401ppi. La prima novità evidente riguarda il frontale, dove è presente un sensore di impronte digitali che promette di sbloccare il dispositivo in mezzo secondo. Di lato due tasti soft touch senza icone, in quanto le funzionalità posso essere scelte lato software. A bordo troviamo OxygenOS, basato su Android 5.1, il quale fornirà un’esperienza molto simile a quella stock con poche interessanti aggiunte. L’utente avrà infatti maggiore possibilità di personalizzare il dispositivo, con pacchetti di icone, mappatura dei tasti, schemi colore, ecc..

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Su lato sinistro troviamo un nuovo selettore fisico per la modalità di notifica, il quale ricorda un po’ quello degli iPhone, ma ha tre posizioni invece che due. Si possono infatti avere tutti i suoni, solo le notifiche prioritarie o disattivare tutto. Sul lato destro, invece, abbiamo il pulsante di accensione e il bilanciare del volume. In basso, oltre a microfono e speaker, si trova la connessione USB-C reversibile, la stessa che troviamo nel MacBook.

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La connessione per gli auricolari sta in cima, mentre tutto il resto del frame è completamente liscio, in quanto il retro è apribile per l’inserimento delle due nano SIM supportate. Molto interessante la costruzione, con un solido frame di alluminio e magnesio, inserti in acciaio e diverse back cover: si va dal classico policarbonato al legno, bamboo e perfino kevlar. La nuova fotocamera ha 13MP con obiettivo f/2 stabilizzato e messa a fuoco laser da 0,3 secondi, mentre la registrazione video raggiunge i 4K. Da notare che la casa prevede un aggiornamento software che consentirà di memorizzare anche i file RAW degli scatti. Disponibili anche funzioni evolute come l’HDR, il TimeLapse e lo slow motion fino a 120fps in 720p. La fotocamera frontale è da 5MP e dovrebbe essere più che sufficiente per ottenere degli ottimi selfie.

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Dal punto di vista hardware, abbiamo il tanto chiacchierato SoC Snapdragon 810, con clock ridotto a 1,8GHz e Andreno 430 sul fronte GPU. La riduzione di frequenza di 200MHz dovrebbe contenere i noti problemi di surriscaldamento, sempre se ben coadiuvata dall’ottimizzazione software. In pratica si spera che i risultati siano simili a quelli dell’HTC M9, che è attualmente il migliore tra quelli che implementano l’810. La RAM ammonta a ben 4GB ed è la veloce LPDDR4, mentre la memoria interna è da 64GB ma non è prevista espandibilità con microSD. Completo il fronte connettività, con Bluetooth 4.1, Wi-Fi ac, GPS + GLONASS, 4G/LTE. Manca però l’NFC, che l’azienda ha deciso di non inserire in quanto non utilizzato dagli utenti della prima versione. Forse è vero che non tutti lo sfruttino, ma un top di gamma del 2015 senza NFC fa un po’ storcere il naso.

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Altro ambito in cui OnePlus 2 appare leggermente sotto tono è quello della batteria. In realtà l’unità inclusa è molto valida, con ben 3300mAh, ma non sono presenti funzionalità evolute per la ricarica, quali Quick Charge e Wireless Qi. OnePlus 2 sarà disponibile dal prossimo 11 agosto solo nella versione 4GB/64GB al prezzo molto competitivo di 399€. Si potrà acquistare direttamente dal sito del produttore ma purtroppo, servirà sempre un invito, ottenibile tramite canali sociali seguendo queste indicazioni. Più avanti ci sarà anche una versione economica da 339€ con 3GB/16GB, che però è sconsigliabile vista la poca differenza rispetto al taglio più capiente.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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