Recensione: Bose Soundlink Mini II, re degli speaker Bluetooth portatili

Nel 2013 Bose ha messo a segno un colpo importante nel mercato delle casse portatili con il SoundLink Mini (recensione). Il successo è stato strepitoso perché il design ha conquistato tutti e la potenza del suono, incredibile per le sue dimensioni, ha fatto il resto. Il primo modello non aveva veri e propri difetti, tuttavia l’azienda ha presentato qualche settimana fa una seconda generazione, che segna un ulteriore passo avanti in termini di funzioni e qualità. Iniziamo col dire che il progetto di base non ha subito stravolgimenti, infatti un occhio poco attento potrebbe non riconoscere il SoundLink Mini II dal precedente. Una prima differenza nel design è data dalla colorazione, ora disponibile nelle versioni Carbon e Pearl.

bose-soundlink-mini-ii

Dimensioni e peso sono rimasti inalterati, con 18 x 5,8 x 5,1 cm e ben 670 grammi. In sostanza è molto piccolo ma pesa tanto e ciò non fa che aumentare la percezione di qualità dovuta all’uso di metallo e di particolari costruttivi pregiati ed eccezionalmente rifiniti. Le curve slanciate sono le stesse che abbiamo imparato ad apprezzare, ma ci sono piccoli dettagli diversi nella nuova generazione, come la più elegante smussatura del frame di alluminio (che prima era piatto frontalmente) e la dimensione del logo Bose, ora leggermente più piccolo e discreto. Altre differenze le vedremo nel corso della recensione ma è importante il fatto che alcune di queste vadano a risolvere i pochi aspetti migliorabili che avevo segnalato nella recensione del primo modello.

soundlink-mini-i-vs-ii

Sull’estetica trovo ci sia davvero poco da aggiungere, se non che le nuove colorazioni risultano ancora più belle e riuscite. Prima i grigi erano usati a contrasto, mentre ora esiste un modello tutto scuro ed uno tutto chiaro, sicuramente più eleganti, meglio abbinabili al nostro ambiente e ai gusti personali. La dotazione di serie non ha subito cambiamenti, ma ci sono novità nell’alimentazione e nella posizione dei connettori. La prima cosa importante è che ora la ricarica avviene via microUSB, la cui porta è situata sul lato destro, vicino all’ingresso AUX.

soundlink-mini-ii-connessioni

La seconda novità arriva in risposta ad una delle mie lamentele e riguarda la basetta di ricarica. Nella precedente generazione l’ingresso dell’alimentazione era di lato, rimanendo visibile sul mobile, sulla scrivania o dovunque si decidesse di far stazionare la cassa, mentre ora è stata spostata sul retro, rendendo molto facile nascondere i cavi.

soundlink-mini-ii-basetta

Al primo avvio si noterà un’altra novità di questa generazione: l’assistente vocale. Con i tasti volume potremo selezionare la lingua preferita tra quelle in elenco, dove è presente anche l’italiano, ma personalmente consiglio di usare l’inglese perché ha una pronuncia più naturale. Sostanzialmente la voce ci avviserà della connessione/disconnessione dei dispositivi (chiamandoli per nome) e della percentuale di carica residua. Ho già avuto modo di familiarizzare con questa gestione del Bluetooth con le cuffie SoundLink On-Ear (recensione) e qui ho ritrovato le stesse utili funzioni, come la possibilità di collegare due dispositivi per volta: la cassa selezionerà automaticamente la sorgente da usare in base a quella che per prima inizierà a riprodurre la musica, in modo assolutamente semplice e chiaro da gestire. Inoltre se arriva una chiamata su uno smartphone collegato, questo prende temporaneamente il sopravvento, anche se non è il dispositivo che stiamo sentendo suonare, e la voce ci avvisa della telefonata in entrata leggendo anche il nome del chiamante.

soundlink-mini-ii-vista-3

Il primo modello non possedeva il microfono e la funzione vivavoce, ma personalmente non l’ho mai visto come un limite. Nella vecchia recensione l’ho comunque segnalato come un aspetto “da considerare”, in quanto molti speaker concorrenti hanno questa funzione e ci sono tante persone la apprezzano, ma personalmente non mi piace che le telefonate siano riprodotte da una cassa che uso di frequente in compagnia, specie con il volume di cui è capace la SoundLink Mini II. In tutti i casi è bene precisare che questa è solo una possibilità in più, perché quando squilla il telefono abbiamo sempre la possibilità di rispondere direttamente da questo, mentre per attivare il vivavoce si deve premere il tasto centrale sullo speaker.

soundlink-mini-ii-top

Alcune variazioni ci sono anche nella pulsantiera posta in cima, che ora dispone di un tasto in meno. In sostanza è stato eliminato quello per attivare l’ingresso AUX, che ora si seleziona automaticamente alla connessione di un cavetto nella porta da 3,5mm. Il vecchio mute è stato sostituito da un più utile play/pausa, mentre il tasto Bluetooth si deve sempre tenere premuto per attivare l’abbinamento. Il LED di segnalazione dell’attività wireless ha ora la forma dell’icona Bluetooth, invece che un semplice pallino, e sopra il tasto d’accensione c’è un indicatore luminoso a forma di batteria che è di colore verde quando questa è carica.

soundlink-mini-ii-iphone

Per quanto riguarda la connessione Bluetooth ci sono altre due novità rilevanti e particolarmente utili nella gestione quotidiana. La prima è che i dispositivi collegati possono ora leggere la carica della batteria, che l’iPhone mostrerà vicino all’icona del Bluetooth, la seconda è che il volume è unico e si controlla indistintamente dallo smartphone o dalla cassa, mentre nel primo modello erano separati e risultava molto meno pratico impostare quello desiderato. Anche l’autonomia l’ho trovata leggermente migliore, passando dalle circa 7 ore che ho riscontrato nella precedente generazione alle attuali 9.

soundlink-mini-ii-mano

La prima volta che ho sentito suonare il SoundLink Mini II mi era sembrato quasi identico al suo precedessore, ma andando ad eseguire un confronto diretto le differenze sono diventate particolarmente evidenti. Gli ingegneri di Bose avrebbe potuto evitare ulteriori sforzi in questo ambito, visto il successo del primo modello, invece hanno pensato bene di affinare l’equalizzazione e la resa generale. Una cosa che non è cambiata affatto è il senso di stupore per la potenza e la spazialità del suono che si sente provenire da una cassa così piccola, ma la qualità dell’audio l’ho trovata nettamente migliorata. I bassi continuano ad essere preponderanti, ma l’audio è più preciso e composto. Confrontandoli direttamente, il primo modello sembra un po’ più aperto nel suono, ma si nota anche una certa dispersione nelle frequenze medio-alte. La riproduzione audio di questa seconda generazione è decisamente più puntuale e fedele al brano, anche se la timbrica calda e i bassi vibranti rimangono la firma distintiva. Un’altra cosa migliorata è la dinamica, in quanto nel primo modello gli incrementi di intensità erano un po’ attenuati dall’equalizzazione, la quale tendeva ad essere piuttosto conservativa per evitare le distorsioni, mentre nel SoundLink Mini II il crescendo ha un’enfasi maggiore. Il suono tipico della cassa è ancora quello, ma in generale la resa audio del nuovo modello è migliorata su tutti i fronti in termini qualitativi ed è ancora più piacevole da ascoltare. La massiccia presenza di bassi può non piacere a tutti, ma è una caratteristica ormai tipica di questa cassa ed è stata giustamente mantenuta, anche se in questa generazione sono più controllati e precisi.

soundlink-mini-ii-vista-1

Conclusione

Quando è stato presentato il Bose SoundLink Mini II temevo potesse essere figlio del marketing, nato per rinvigorire le vendite mettendo semplicemente il numero “II” dopo il nome. Per fortuna (o purtroppo per chi come me ha comprato il primo modello), la nuova generazione porta con sé una buona quantità di piccole e grandi innovazioni, che si avvertono sia nell’audio, più moderato e preciso, che nelle funzionalità e nell’estetica. Ogni cambiamento apportato segue un percorso evolutivo che punta nella giusta direzione, rendendo la seconda generazione ancora più piacevole da usare ed ascoltare. Le finiture estetiche sono più belle, il Bluetooth infinitamente più pratico, l’autonomia maggiore, le connessioni meglio disposte, i pulsanti più comodi e l’audio migliorato. Insomma, è sempre lo stesso prodotto, ma l’aggiornamento lo ha reso più evoluto e di nuovo attuale. Si merita senza dubbio un voto pieno e l’unico ambito in cui l’enfasi sui bassi mi sia risultata poco gradevole è con la riproduzione dei podcast, dove la voce compressa è un po’ troppo chiassosa. Il prezzo di listino è sempre di 199€ su Amazon ed è stata mantenuta la piena compatibilità con gli accessori del primo modello, sia le cover colorate (24,95€) che la pratica borsa (44,95€).

PRO
+ Design bello ed elegante
+ Qualità costruttiva e materiali premium
+ Molto compatto
+ Comandi semplici ed efficienti
+ Pratica basetta d’appoggio con ricarica a contatto
+ Migliore disposizione dei connettori e ricarica via microUSB
+ Connessione di due dispositivi Bluetooth contemporaneamente
+ Pratico assistente vocale
+ Funzione vivavoce
+ Ottima autonomia, ulteriormente migliorata
+ Audio molto potente e godibile, migliorato in definizione e dinamica
+ Compatibilità con le cover della prima generazione

CONTRO
Nulla di rilevante

DA CONSIDERARE
| Sound tipico con bassi enfatizzati

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

Commenti controllati Oltre a richiedere rispetto ed educazione, vi ricordiamo che tutti i commenti con un link entrano in coda di moderazione e possono passare diverse ore prima che un admin li attivi. Anche i punti senza uno spazio dopo possono essere considerati link causando lo stesso problema.