A quanto pare Xiaomi, società che ha sempre abituato il suo pubblico di aficionados a ottimi prodotti venduti a prezzi molto, ma molto bassi (basti pensare alla Mi Band o alla Yi Action Camera), starebbe pianificando da qualche tempo di espandere la propria produzione anche nel settore dei pc portatili. Dunque, con un’operazione opposta a quella di Apple (che da produrre computer è passata a produrre anche telefoni e tablet) l’ultrabook di Xiaomi potrebbe vedere presto la luce, almeno secondo quanto riporta Digitimes. Già durante lo scorso mese di dicembre, era circolata la notizia (accompagnata dalle immagini a corredo del post) di una progettazione in fase avanzata del computer cinese, rivelatasi poi una bufala.
Oggi, invece, secondo fonti interne a Foxconn, la produzione starebbe davvero per incominciare. Il punto focale, però, non sarà tanto la dotazione hardware (che, secondo la tradizione Xiaomi, sarà di livello medio alto), ma il sistema operativo che sarà preinstallato sulla macchina: secondo le voci in rete, la società non sarebbe orientata nell’uso di una distribuzione Linux già esistente come Ubuntu, ma starebbe compilando un nuovo fork per rendere l’esperienza utente il più omogenea possibile con MIUI, l’apprezzatissima derivazione di Android alla base di tutti i propri telefoni e tablet. Anche in questo caso, l’approccio sarebbe simile a quello di Apple che per produrre il miglior hardware possibile, ne produce anche il software. Il prezzo dell’ultrabook di Xiaomi dovrebbe aggirarsi sui $470.00 e c’è da scommettere che, attesi i prezzi dei prodotti della concorrenza, potrebbe far rabbrividire la concorrenza, soprattutto se, senza troppa difficoltà, si potrà installare, anche in dual boot, Windows 10.