Recensione: HTC One M9, potenza equilibrata in un design riuscito

Il primo HTC One (recensione) è stato uno smartphone importante, che ha portato nel mondo Android quella cura per il design ed i materiali che nel 2013 si trovavano solo in casa Apple. Nelle sue successive iterazioni è cambiato pochissimo esternamente, mantendo ben saldi i principali elementi distintivi. Ad agosto ho avuto modo di utilizzare intensamente l’ultima versione M9, la quale migliora le precedenti sia sotto il profilo hardware che software.

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Caratteristiche principali

Al cuore del One M9 troviamo una CPU Snapdragon 810, quella che è stata un po’ la croce di Qualcomm nel 2014 per via dei problemi di surriscaldamento. Fortunatamente HTC è riuscita ad ottimizzarla perfettamente e lo smartphone non diventa mai bollente. L’utilizzo di metallo nella scocca fa sì che la temperatura salga facilmente, ma rimane sempre tiepido anche nelle fasi di stress, non creando mai problemi o fastidi nell’utilizzo. L’810 in questione è un octa-core composto da un quad-core Cortex-A57 a 1,96GHz ed un quad-core Cortex-A53 a 1,56GHz, utilizzati intelligentemente per mantenere bassi i consumi ed avere sempre un notevole boost di potenza a disposizione quando necessario. La grafica è affidata alla Adreno 430, la quale gestisce agevolmente il display Full HD e consente di giocare ai titoli più impegnativi senza alcun problema di drop frame, anche con gli effetti 3D spinti al massimo. Ci sono 3GB di RAM e 32GB di memoria a disposizione (espandibili tramite lo slot microSD), sono supportate le reti 4G/3G/2G e non mancano Wi-Fi 802.11ac, Bluetooth 4.1, GPS + GLONASS e i vari sensori di luminosità, prossimità, ecc.. In aggiunta troviamo anche la radio FM e il sensore infrarossi.

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Design ed ergonomia

Dal punto di vista estetico gli elementi chiave sono gli stessi delle precedenti generazioni, ma il livello costruttivo, i dettagli e le finiture sono persino migliorati. Esiste la versione grigio/nera, che è molto sobria ed elegante, e poi quella oro/argento che io ho provato e che ritengo molto originale e riuscita. Il frame laterale è dorato mentre il fronte e il retro sono argentati e si abbinano perfettamente sia in termini estetici che costruittivi. In particolare stupisce lo spigolo tra la cornice e il dorso, che è rifinito con una precisione assoluta.

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Sul lato sinistro troviamo il carrellino per la SIM in formato nano, mentre nella zona superiore c’è un’area in plastica nera sfruttata dalle antenne e dal sensore ad infrarossi. A destra si parte con lo slot per la microSD in alto, poi ci sono i due tasti volume separati e, infine, quello di accensione e spegnimento. Trovo che quest’ultimo sia posizionato un po’ troppo in basso, infatti mi è capitato spesso di premere al suo posto il pulsante volume, ma la superficie è zigrinata per riconoscerlo più facilmente. In tutti i casi ci si fa l’abitudine e la possibilità di utilizzare il doppio tap per attivare o disattivare lo schermo lo rende spesso superfluo.

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Microfoni ed altoparlanti sono nascosti dietro le griglie frontali, dove è anche presente un piccolo LED di stato. In alto si trovano anche i sensori di luminosità e prossimità, nonché la fotocamera frontale. L’ormai iconica cornice nera circonda il display, mentre i tasti di controllo sono a schermo. In basso la porta microUSB e l’uscita per le cuffie.

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La scocca è interamente in metallo e non è apribile per sostituire la batteria, così come da tradizione per questo modello. Il retro è leggermente bombato per una migliore impugnatura ed è più sottile di circa 2mm del precedente M8, sebbene non ancora a livello di alcuni concorrenti (9,6mm al centro). Ci sono smartphone dove il display occupa una porzione più grande rispetto la scocca, ma le proporzioni di questo terminale lo rendono un buon compromesso e lasciano spazio agli elementi di design che lo caratterizzano. L’ergonomia è davvero molto buona ed è particolarmente piacevole da usare, anche se il peso di 157 grammi si fa sentire un po’ troppo. La curvatura del retro è bella e comoda nelle mani, ma ha il classico difetto di dondolare un po’ se lo utilizziamo poggiato su una superficie piana. Complessivamente è un terminale bello, pregiato e solido, però ha quell’effetto gioiello che ce lo fa usare e riporre con estrema cautela.

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Display

Lo schermo è un Super LCD da 5″ con risoluzione 1920 x 1080 pixel e densità di 441 ppi. In barba all’attuale corsa alle super risoluzioni, il Full HD si dimostra assolutamente sufficiente per una visione perfetta anche dei dettagli più piccoli. I colori sono molto ben riprodotti, il nero è abbastanza fedele per un LCD e l’angolo di visuale più che sufficiente. Il sensore di luminosità fa discretamente bene il suo dovere nell’adattarsi alle varie sistuazioni ambientali, ma durante l’uso ho riscontrato un paio di problematiche. La prima è che in alcuni casi l’adattamento è un po’ pigro, infatti è capitato che mi chiamassero mentre ero all’aperto e non si leggesse nulla sullo schermo per alcuni secondi visto che prima ero al chiuso. La seconda è che la luminosità del display in automatico non raggiunge il massimo, per cui non è facile leggere lo schermo quando c’è forte luce ambientale. La copertura frontale è in Gorilla Glass 4 e pur non essendo troppo incline ai riflessi il problema si può presentare con luce diretta.

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Multimedia

La fotocamera è un aspetto su cui HTC ha sempre puntato molto, ma i risultati hanno spesso deluso le aspettative. La tecnologia Ultrapixel a bassa risoluzione non ha fornito i risultati sperati e questa volta è stata utilizzata per la fotocamera frontale, che cattura foto da 4MP con HDR e video in FullHD. Per quella principale, invece, si è optato per un sensore più tradizionale da 20MP, coadiuvato da un flash LED dual-tone.

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L’interfaccia è buona, semplice nel punta e scatta e piuttosto ricca di impostazioni se necessario. Abbiamo infatti anche la modalità RAW (DNG), che consente di modificare esposizione, tempi, fuoco, ISO e bilanciamento del bianco. Inoltre è comoda la possibilità di attivarla rapidamente premendo il pulsante del volume a schermo spento.

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Purtroppo la resa è solo poco più che sufficiente, in quanto le immagini appaiono patinate e in alcuni casi prive di dettaglio e contrasto. Probabilmente il sensore retroilluminato di manifattura Toshiba non è neanche male, ma temo che l’obiettivo (27,5mm f/2,2) e l’elaborazione non siano all’altezza. In alcune circostanze di luce favorevole (potenza e direzione) e con foto macro ho ottenuto risultati buoni, ma la maggior parte delle foto mi ha onestamente deluso. Stessa cosa dicasi per il comparto video, dove abbiamo l’opzione 4K ma la resa è generalmente poco incisiva e non ben esposta.

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A 400 ISO le immagini sono già piuttosto deteriorate e l’assenza di stabilizzazione ottica non aiuta ad aumentare i tempi per tenere la sensibilità sotto questa soglia. In tutti i casi scattando in DNG ed elaborando i RAW si riesce ad ottenere la stessa pulizia del JPG ma con un livello di esposizione e colori molto più indovinati. Tuttavia chi ha voglia di dover fare post-produzione anche per le foto dello smartphone? La possibilità di avere il file grezzo mi piace molto, ma è più importante che la fotocamera dello smartphone abbia di base un buon profilo di sviluppo del JPG, in modo da passare al RAW solo quando si ha la necessità/voglia di fare uno scatto più serio e controllato. Uno da conservare insomma.

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Nel comparto audio, al contrario, la qualità è molto buona. Il classico sistema BoomSound con altoparlanti frontali fa bene il suo dovere, con un volume abbastanza elevato ed una resa sopra la media. Sia vivavoce che microfono sono buoni, anche se forse un po’ troppo freddi, mentre la capsula auricolare ha un volume leggermente basso in chiamata: quando ci si trova in un ambiente rumoroso si fatica un po’ a capire il nostro interlocutore. Eccellente invece la ricezione, con un segnale sempre forte e stabille e poca latenza nel cambio di celle. In dotazione ci sono anche un paio di auricolari in-ear di qualità più che sufficiente, con cavo piatto anti grovigli e diversi gommini. Questi sono utili anche come antenna per ascoltare la Radio FM (con RDS).

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Software

Il sistema operativo attualmente disponibile su One M9 è Android 5.1, su cui gira la Sense 7.0. L’interfaccia personalizzata di HTC è molto elegante e incredibilmente fluida in ogni circostanza. Da questo punto di vista è certamente uno dei migliori smartphone Android sulla piazza e si avvicina molto all’esperienza utente di iOS visto che mancano completamente quei drop-frame dell’interfaccia e i saltuari ricaricamenti che troviamo nella maggior parte degli altri modelli. Non è dunque solo questione di hardware – seppure qui sia molto potente – ma anche di ottimizzazione. Nella nuova Sense troviamo tante piccole chicche, come la possibilità di avviare i comandi vocali con uno swipe dall’alto verso il basso a schermo spento, il widget che mostra diverse app consigliate a seconda di dove ci troviamo (per la verità non molto utile), la possibilità di personalizzare i pulsanti nella barra di controllo (fino a 4), i temi (che cambiano tutto, persino le icone) e tanto altro. A sinistra della home c’è anche il tradizionale BlinkFeed per le notizie, che finché non si potrà collegare alle proprie sottoscrizioni RSS (ad es. su Feedly) trovo onestamente poco utile.

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Per quanto riguarda le app di default è abbastanza buono il calendario, che mostra il mese e almeno un evento del giorno nella stessa schermata, veloce la galleria con timeline, luoghi, album e le funzionalità Zoe tipiche di HTC e perfetto il telefono (con una rapidissima ricerca dei contatti). Meno bene la posta, dove mancano cose semplici ed utili come lo swipe per cancellare o lo swipe out per vedere al completo un messaggio HTML largo; l’interfaccia è inoltre un po’ pesante. Per il browser, invece, è preinstallato Chrome. L’app Peel Smart Remote, già conosciuta ed apprezzata, consente di sfruttare il sensore IrDA per gestire interi apparati di home video e mostra anche la programmazione TV.

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La tastiera di HTC ha un discreto livello di personalizzazione, supporta la scrittura a scorrimento ed ha un buon feed di vibrazione. Nell’uso ho però notato che il correttore ortografico è molto carente e troppo spesso modifica le parole in modo imprevedibile, mentre alcune volte ignora errori evidenti che sarebbero facili da “capire”.

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Batteria

La batteria di HTC One M9 è da 2840 mAh e non è ovviamente sostituibile dall’utente vista la struttura a blocco unico. Col mio uso tradizionale, che ho descritto più volte nelle recensioni, mi ha sempre portato a sera, seppure con poca autonomia residua. Con le sessioni di gioco 3D consuma tanto, come è normale che sia, ma se telefonate, messaggiate, navigate, controllate i vari social, fate foto e video, ricevete tante notifiche e, più in generale, sfruttate lo smartphone a dovere, l’autonomia è certamente sufficiente per una giornata, anche sotto rete dati. Quelle volte in cui la mole di telefonate o l’utilizzo di GPS, riproduzione video o altro prosciughino più rapidamente la batteria, potete usare il risparmio energetico, disponibile in due diverse modalità. La prima ottimizza la durata in misura minore ma mantiene attive quasi tutte le funzioni del terminale, mentre la seconda, definita “estrema”, passa ad una interfaccia semplificata con le sole app di sistema per mail, chiamate, sms, calendario, calcolatrice e disattiva completamente l’utilizzo dei dati col telefono bloccato. Inoltre è interessante la possibilità di programmare l’attivazione di questi sistemi al raggiungimento di una data soglia minima di carica residua.

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Conclusione

Alla fine di questa prova vi vorrei lasciare prima di tutto alcune considerazioni di carattere personale. Usare l’HTC One M9 per un mese intero è stato un vero piacere da tutti i punti di vista, ma in particolare ne ho apprezzato la costante fluidità e reattività in ogni circostanza. Ti fa dimenticare di essere un Android, se capite cosa intendo. E ripeto, non è solo questione di CPU o RAM, ma di come il tutto viene armonizzato ed ottimizzato anche lato software. Non ho trovato bug o malfunzionamenti di nessun tipo, anche se questo non significa che sia perfetto. Dal punto di vista del design e della qualità dei materiali è spettacolare, con due aspetti potenzialmente negativi: è pesante e ti induce a trattarlo con i guanti bianchi. L’hardware è da vero top di gamma ed è in grado di gestire senza problemi applicazioni impegnative e multitasking frenetico. La batteria si comporta bene e lo schermo è della giusta dimensione e risoluzione. Il comparto multimediale, invece, è particolarmente positivo per l’audio (con l’unica eccezione di un volume non troppo alto in chiamata), ma veleggia sulla sufficienza per il settore foto/video. Peccato perché questa volta i numeri c’erano tutti, dai 20MP al 4K, ma purtroppo la resa non è delle migliori. Il suo dovere lo fa, se però per voi la fotocamera è un elemento prioritario nello smartphone probabilmente fareste bene a guardare altrove. Il prezzo attuale di mercato è di circa 500€ per la versione europea e 550€ per quella italiana, che non sono pochi ma di fatto neanche tantissimi per quello che è a tutti gli effetti un vero top di gamma. Probabilmente non ha numeri da copertina, ma alla fine si fa usare con più piacere rispetto a tanti altri che puntano a farsi conoscere con schermi dalle risoluzioni improbabili, dimensioni esagerate, tanti GHz da poterci cuocere sopra e una batteria che non arriva al pomeriggio. Insomma, il suo perché ce l’ha ed è anche sostenuto da un design vincente che non sacrifica alcune cose importanti come l’espandibilità della memoria via microSD. Seppur con qualche riserva, direi che è sostanzialmente promosso con un 8–.

PRO
+ Design ormai tradizionale ma sempre riuscito ed elegante
+ Costruzione eccellente in ogni dettaglio e con materiali di qualità
+ Display ben dimensionato per diagonale, risoluzione, qualità
+ Ottimo hardware ma sopratutto ottima ottimizzazione di HTC
+ Fluido, veloce e reattivo in ogni circostanza e senza i drop frame tipici di Android
+ Bella e ricca di funzionalità utili la Sense 7.0
+ Buon comporto audio
+ Buona dotazione di memoria di base (32GB) con espandibilità via microSD
+ Foto a 20MP (con RAW manuale) e video in 4K (vedi contro)
+ Sensore infrarossi con ottima app a corredo
+ Radio FM integrata (per chi la sfrutta ancora è molto utile)
+ Ottima ricezione e velocità via 4G/3G
+ Batteria di giusta durata e con tante funzioni di risparmio energetico

CONTRO
- Un po’ pesante per un 5″
- Foto e video solo poco sopra la sufficienza
- L’audio in chiamata non è molto alto

DA CONSIDERARE
| Non ha numeri stellari, ma si comporta bene in tutti gli ambiti (foto escluse)

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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