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Non si è certo risparmiata Microsoft nell’evento odierno, presentando parecchie novità e superando anche le più ottimistiche aspettative. Queste erano rivolte soprattutto alla gamma Lumia, fortemente bisognosa di un nuovo top di gamma: per far capire quanto è passato, il 930 è stato presentato ad aprile 2014 ancora col marchio Nokia e a passaggio di proprietà della divisione dispositivi appena compiuto. Il Lumia 950 dispone di solide credenziali per fronteggiare la più quotata concorrenza californiana. Andiamo a vederle nel dettaglio.

lumia950

Due le declinazioni del prodotto: normale e XL. Al contrario di quanto ha fatto Google coi due nuovi Nexus, le differenze sono ben più ridotte. Il design per entrambi è molto pulito e prevede una scocca posteriore in policarbonato, intercambiabile dall’utente; a distinguerli sul piano estetico è l’area sporgente della fotocamera, con maggiori cromature nel modello piccolo contro la finitura lucida dell’XL. Nella progettazione si è badato molto a tutti i principali dettagli dell’esperienza d’uso, incluso quello relativo alla ricezione: il sistema di antenne “adaptive” è definito da Microsoft il migliore del mercato, in grado di non avere mai perdite di segnale a prescindere da come si impugna il dispositivo. Gli schermi in tecnologia OLED sono rispettivamente da 5,2″ e 5,7″, a risoluzione 2560×1440. Sono dotati della tecnologia Glance che prevede a telefono bloccato la visualizzazione delle nuove notifiche in una modalità a basso consumo. La protezione è affidata al Gorilla Glass di Corning.

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Andando all’interno, sono due le soluzioni a cura Qualcomm adottate dall’azienda di Redmond. Per il 950 è stato utilizzato il System-on-Chip Snapdragon 808, a 64-bit e dotato di 6 core operanti in configurazione big.LITTLE (2 nuclei a 1,8 GHz con la più performante Cortex-A57 e altri 4 a 1,4 GHz con la più parca Cortex-A53; in caso di necessità possono operare anche tutti insieme). Il 950 XL invece adotta l’octa-core Snapdragon 810 (4 core Cortex-A57 a 2 GHz, 4 Cortex-A53 a 1,5 GHz). Adreno 418 e 430 sono invece i chip grafici previsti. Al fine di sfruttare al meglio questi SoC che non sono proprio noti per risparmiarsi nella produzione di calore si è fatto ricorso a un sistema miniaturizzato di raffreddamento a liquido, una novità curiosa e destinata anche a scatenare parecchie discussioni essendo stata sinora prerogativa dei PC più carrozzati. Identico per entrambi è anche il quantitativo di RAM, che ammonta a 3 GB, così come quello di archiviazione, 32 GB espandibili tramite microSD fino ad ulteriori 200 GB. Da qui in poi la strada delle due varianti è sempre quasi tutta in comune.

lumia-obiettivo

Si passa ora al comparto fotografico, altra area dove Microsoft ha posto grande cura. Torna il marchio PureView, insieme alla storica collaborazione con Carl Zeiss per le ottiche ereditata dall’era Nokia. Ci troviamo davanti a un sensore posteriore retroilluminato da 20 Megapixel, con apertura f/1,9 e dimensione dei singoli pixel di 1,12 µm. Il compito di risolvere eventuali problemi di scarsa luminosità ambientale è demandato al triplo flash LED RGB, in grado di generare qualsiasi tonalità naturale contrariamente a soluzioni come il TrueTone di Apple che ne hanno solo due principali. Non manca un evoluto sistema di stabilizzazione ottica così come l’autofocus rapido, uno zoom digitale ad alta risoluzione e la modalità HDR. Un tasto fisico dedicato permette inoltre il passaggio immediato alla modalità di scatto. La registrazione video avviene in 4K a 30 fps, mantenendo pure qui stabilizzazione e autofocus, cui si aggiunge l’audio stereo grazie ai 4 microfoni di cui i terminali sono dotati. La fotocamera frontale è adeguata per i selfie, da 5 Megapixel con possibilità di registrare filmati 1080p.

Il resto delle specifiche hardware è comune a quello di altre proposte di fascia alta, con GPS/GLONASS per la navigazione satellitare, il solito gruppo di sensori che comprende accelerometro, giroscopio, prossimità, luce ambientale e barometro nonché la connettività LTE/Wi-Fi 802.11ac insieme a Bluetooth 4.1 e NFC per quella a corto raggio. Differenze leggere per le batterie, da 3.340 mAh per il 950 XL mentre il fratello minore si ferma a 3.000; in entrambi i casi è prevista la ricarica senza fili integrata insieme a una modalità rapida tramite la nuova porta USB-C.

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Più interessante passare al software, con Windows 10 Mobile e la suite Office preinstallati. Oltre alle numerose migliorie apportate rispetto alla 8.1 spiccano le nuove Universal Apps, che consentono con un singolo binario di eseguire la stessa applicazione su smartphone, tablet e PC tradizionali. Alcune aziende hanno già abbracciato questo nuovo corso, come Dropbox e Twitter, mentre altre seguiranno a stretto giro di posta. Tra i nomi annunciati spicca Facebook, che convertirà presto alla nuova piattaforma la sua app principale, il Messenger e Instagram. Due funzionalità attualmente esclusive dei Lumia 950 e 950 XL sono però degne di approfondimento: la prima è Windows Hello. Si tratta di un sistema di riconoscimento biometrico, che si può sfruttare in sostituzione delle classiche password. I metodi supportati tra cui il produttore del dispositivo può scegliere sono vari, inclusa l’autenticazione delle impronte digitali. Nel caso di Microsoft, però, si è preferito sfruttare la fotocamera frontale dotandola di riconoscimento dell’iride. Basterà dunque fissare verso il sensore con l’occhio autorizzato per sbloccare il dispositivo.

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Continuum permette invece di sfruttare il Lumia quasi come se fosse un PC vero e proprio. L’aspetto è molto simile alla modalità tablet di Windows 10, con lo sfondo e sotto la barra delle applicazioni, dotata dei pulsanti principali Start/Indietro/Cortana. Troviamo il menu Start compatto da desktop così come il task switcher, visibile nell’immagine soprastante. Nella sua forma iniziale ogni app sarà utilizzabile solo con tutto lo spazio occupato, ma è molto probabile che in futuri aggiornamenti vedremo pure la modalità Snap per affiancarle. Si potranno invece tenere contemporaneamente aperte un’app sul display grande e una su quello del telefono.

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Per sfruttare Continuum sarà necessario l’accessorio opzionale Display Dock, un piccolo scatolotto comprendente uscite HDMI e DisplayPort per il video insieme a tre porte USB di dimensioni regolari (più una USB-C per il collegamento del device). Quanto basta per collegarci monitor, tastiera e mouse nell’eventualità insieme a un supporto esterno di archiviazione.

Parlando di disponibilità e prezzi, i nuovi Lumia arriveranno a inizio novembre. In Italia il 95o sarà commercializzato a 599€, mentre il 950 XL ne costerà 699. Per le notevoli caratteristiche proposte si tratta di un buon posizionamento, che potrebbe convincere a considerarli anche più di qualcuno finora incline agli iPhone o Nexus di ultima generazione. Previste anche varianti dual-SIM, la cui disponibilità dalle nostre parti dovrà però essere verificata. Per Display Dock non vi sono invece notizie sul prezzo né su un eventuale bundle promozionale coi terminali.

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A dicembre seguirà l’economico Lumia 550, che a livello estetico non ha comunque molto da invidiare ai top di gamma, dando così un buon family feeling. Anch’esso dotato di Windows 10 Mobile (senza Hello e Continuum, però), presenta un display da 4,7″ con risoluzione 1280×720. Il processore adottato è il Qualcomm Snapdragon 210, quad-core operante a 1 GHz. La memoria RAM è di 1 GB, mentre quella di archiviazione flash si ferma a soli 8, fortunatamente espandibili con microSD fino a 200 GB. La fotocamera posteriore è da 5 MP con flash LED e autofocus, in grado di catturare video 720p; l’unità frontale presenta invece un sensore da 2 MP. Sono inclusi GPS/GLONASS, connettività LTE e Wi-Fi 802.11n, Bluetooth 4.1. Il prezzo americano, per ora l’unico noto, sarà di $139. Probabilmente quello italiano non si discosterà molto per effetto delle solite politiche di cambio prossime a 1:1.

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Cambiando tipologia, si parla di indossabili. Arriva il Microsoft Band 2, guadagnando un design dalla maggiore flessibilità e una pletora di componenti aggiuntivi rispetto al predecessore. Il display AMOLED è ora curvo, per facilitare l’interazione a tocco, nonché protetto da Gorilla Glass 3. Il cinturino in elastomeri mantiene come prevedibile la certificazione di resistenza all’acqua.

msband2-mshealth

Per la salute e il fitness troviamo il rilevamento del battito cardiaco, il tracciamento dei percorsi di cammino e/o corsa anche tramite l’accoppiata integrata GPS+barometro, analisi della qualità del sonno, quantità di calorie bruciate durante la giornata, controllo del livello di raggi UV, misurazione della temperatura e infine del livello di sudorazione attraverso la cosiddetta risposta galvanica della pelle. Si può affidare in buona parte anche al solo Band la composizione del programma di allenamento, grazie a set di esercizi guidati in collaborazione con partner del settore e i consigli sui corretti periodi di riposo da osservare. I progressi vengono monitorati attraverso la nuova versione universale dell’app Health; per chi lo preferisse è comunque garantita la compatibilità con altre famose piattaforme del settore come Runkeeper e Strava. Grazie al Bluetooth si può utilizzare il Band 2 anche per funzioni smart, inclusa la visualizzazione rapida di notifiche provenienti da tutte le principali app e la possibilità di effettuare risposte rapide attraverso il microfono integrato. Confermata dal primo Band l’integrazione con Cortana. Oltre a Windows, è supportato pienamente l’abbinamento con smartphone iOS e Android.

Microsoft Band 2 sarà disponibile a partire dal 30 ottobre negli USA al prezzo di $249,99 e in Inghilterra a £199.99. Non è correntemente noto il suo arrivo in Italia, anche se alcuni rumor antecedenti all’evento indicavano l’estensione geografica del prodotto a qualunque nazione in cui vi fossero in vendita i Surface. Vedremo se sarà in effetti così oppure ancora una volta gli interessati dovranno ricorrere all’import dal Regno Unito.

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Concludiamo accennando agli ultimi aggiornamenti riguardanti il set di visori HoloLens per la realtà virtuale. Per la verità, le notizie riguardanti l’utente finale non sono molte, al di là di nuove demo che mostrano il prodotto in specifici contesti come i videogiochi. Più interessante il discorso per gli sviluppatori, che hanno a disposizione un Software Development Kit per la creazione di app dedicate e potranno acquistare un paio di prova al costo di $3.000 a partire dal primo trimestre del 2016.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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