Benchmark contro esperienze reali: gli A9 di iPhone 6s non sono poi così diversi

Non è una novità che i chip A9 inseriti nei nuovi iPhone vengano prodotti da due aziende diverse: TSMC e Samsung. Agli utenti, tuttavia, interessa che i due processori abbiano prestazioni identiche e durata della batteria paragonabile. Nessuno vorrebbe comprare un iPhone 6s di categoria inferiore, per capirci. Recentemente vi abbiamo raccontato che il SoC A9 di TSMC dovrebbe avere un’autonomia superiore rispetto a quello di Samsung di ben 2 ore, nonostante sfrutti un processo produttivo a 16nm e non a 14nm. C’è da stupirsi? Teoricamente un processo produttivo con dimensioni minori dovrebbe richiedere meno energia, giusto? In linea di principio sì, tuttavia ci sono dei “ma”. Innanzitutto le aziende produttrici sono diverse, quindi non è che l’A9 di Samsung sia semplicemente quello di TSMC rimpiccolito. Va completamente riprogettato per evitare sgradevoli effetti parassiti. Anche un solo nanometro in meno implica spese di milioni di dollari: i macchinari che producono questi avanzati processori sono costosissimi e vanno garantiti ambienti talmente sterili (cleanroom) da far sembrare una sala operatoria “sporca”. Per spiegarmi meglio, pensate che mediamente in un ambiente urbano ci sono 35 milioni di particelle per metro cubo con un raggio di 0,5 micrometri. In una cleanroom non ci sono particelle con un diametro di 0,5 micrometri e ce ne sono solo 12 (esatto, dodici!) con un raggio inferiore ai 0,3 micrometri. In pratica, non ci sono granelli di polvere sospesi in aria. È una misura obbligatoria in quanto un granello di polvere è molto più grande di un transistor che compone i nostri processori. Se un acaro urtasse un componente di dimensione 14 o 16nm, lo danneggerebbe permanentemente.

Samsung TSMC

Tornando alla questione dei chip TSMC e Samsung, in un intervento su TechCrunch, Apple dichiara che la differenza in termini di batteria nei due processori sarebbe solo del 2-3%. A suo dire, i test circolati in rete finora non possono essere considerati attendibili perché sostenuti quasi sempre al massimo clock del processore, situazione in cui – quasi – nessun utente si troverà mai. In questo caso quelli di Cupertino hanno perfettamente ragione: i chip non sono progettati per lavorare sempre alla massima potenza, ma per reggere il massimo carico nel modo migliore. Sono due concetti diversi. Quindi affermare che la discrepanza rilevabile nell’uso reale sia del 2-3% non è detto che sia sbagliato, anche se i benchmark sotto sforzo ci dicono il contrario. Sembra però dimostrato che l’A9 di TSMC resista meglio a carichi pesanti prolungati.

a9

In sostanza se si mette l’iPhone 6s sotto stress, ad esempio con un montaggio video in iMovie e relativa esportazione, avendo il SoC di Samsung si consuma effettivamente più batteria secondo questi test. Per un uso quotidiano, invece, è proprio il caso di dare meno importanza ai benchmark, in quanto le differenze dovrebbero essere irrilevanti. La maggior parte dei nostri lettori hanno l’A9 di TSMC, anche perché risulta essere il più diffuso, ma qualcuno a cui è capitato quello di Samsung c’è. Potrebbero essere proprio loro a darci delle impressioni d’uso, così da valutare l’effettiva durata della batteria “nel mondo reale”. Fabio Boer, ad esempio, dice di aver visto un filmato in HD su YouTube per 33 minuti passando dal 75% al 72% di carica, ed afferma che il suo 6s con A9 di Samsung ha una buona autonomia.

Per scoprire chi è il produttore del SoC sul vostro iPhone 6s basta scaricare l’app gratuita Lirum e leggere il codice nel campo “Model”, il quale può essere: N71AP su iPhone 6s ed N66AP su 6s Plus per Samsung o N71MAP su iPhone 6s e N66MAP su 6s Plus per TSMC.

Riccardo Prota

Sono un giovane ingegnere che ama la tecnologia e vive per il calcio. Tennis e musica completano il quadretto. Non sarei niente senza le persone che amo.

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