Netflix in Italia: il punto di vista su catalogo ed esperienza d’uso

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Da questa notte alle 0:01 Netflix è sbarcato in Italia. Attraverso il sito oppure le varie app, disponibili per le principali piattaforme, possiamo iscriverci e usufruire di un mese di prova gratuito. Nella fase di creazione del profilo dobbiamo decidere il piano di cui usufruire e personalmente consiglio almeno quello in HD da 9,99€/mese, che consente la visione simultanea di 2 persone. Io ho attivato quello da 11,99€ per valutare la qualità del 4K, ma finora non sono riuscito a verificarne la qualità perché pare sia disponibile solo sulle SmartTV con questa risoluzione, tuttavia è utile fornisce accesso a 4 persone, per cui se ci si divide il canone può essere comunque più conveniente (3€ a testa invece di 5€). Da notare che la registrazione tramite l’app iOS passa per i canali Apple (che si prenderà una percentuale anche se il costo per noi rimarrà lo stesso), ma in questo caso ogni eventuale modifica al piano andrà gestita tramite iTunes. Io ho seguito questa strada erroneamente, ma non è troppo fastidiosa perché dal proprio profilo / abbonamenti si può intervenire molto semplicemente.

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Andiamo subito al nocciolo della questione più importante: i contenuti. Sapevamo già che non ci sarebbe stata un’offerta enorme al lancio, per cui non c’è da rimanere troppo delusi. Dopotutto anche gli altri paesi europei in cui è disponibile già da qualche tempo non raggiungono la quantità di serie TV e film che si trovano in USA e il nostro è un mercato ancora più giovane sotto questo punto di vista, per cui c’è ampio margine di miglioramento. Detto questo, bisogna fare una distinzione dell’utente tipo: se siete di quelli che seguono tantissime serie in lingua inglese e in tempo reale, non troverete molto pane per i vostri denti. Per tutti gli altri ci sono già ora mesi di intrattenimento seguendo (in ordine sparso) Daredevil, Continuum, Narcos, Grimm, Luther, Dexter, Under the Dome, Black Mirror, Sense8, Suits, The Americans, Bates Motel, Sherlock, Marco Polo… e c’è anche Orange is the new Black. A quanto pare Netflix ha risolto la questione dei diritti con Mediaset Premium, ma non quella con Sky per House of Cards, che manca dunque all’appello. Alcuni di questi contenuti sono di produzione Netflix, quindi non li troverete proprio su nessun’altra piattaforma, a meno di non ricorrere ai download illegali. Se invece avete altri abbonamenti su digitale, satellitare o in streaming, potreste aver già visto la maggior parte dei contenuti. Ci sono anche alcuni film, divisi per genere in modo grossolano, ma non aspettatevi titoli recenti. Per le serie che non sono di Netflix, spesso mancano le stagioni più recenti, in alcuni casi anche più di una (Supernatural c’è fino alla 7 mentre in USA è cominciata la 11), ma se non le conoscete potete iniziare a vederle perché verranno completate più avanti. In conclusione: per essere un’offerta da “day one” è più che accettabile per un utente medio. Anche io che seguo e ho seguito oltre 170 serie, qualcosa da vedere l’ho trovata. Per lo più si tratta di materiale che avevo già messo nella mia watching list di TVShow Time, ma che così posso vedere in modo perfettamente legale e mettermi l’anima in pace.

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Online potete “istruire” Netflix sui vostri gusti in modo semplice: bisogna scegliere da una lista la tipologia di contenuti che si preferiscono e poi dare un voto a ciò che si è già visto. Il sistema vi proporrà così una valutazione su tutto il resto che tiene conto delle vostre preferenze. Quando vedete delle stelline gialle vuol dire che le avete messe voi, se sono rosse propongono il “consiglio” di Netflix (che in teoria varia per ogni persona pur tenendo conto di un trend generale). Il sistema è piuttosto grossolano, ma raggiunge lo scopo. Io ho indicato di non amare gli horror, quindi i film e le serie di questo genere hanno mediamente un punteggio basso nel mio profilo.

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A proposito di profili, Netflix consente di crearne diversi, uno per ogni fruitore di contenuti, oltre ad un generico Kids che propone solo cartoni animati e film/serie per ragazzi (è quello che ho attivato a mio figlio sull’Amazon Fire). Risulta molto utile perché ogni utente può personalizzarsi l’ambiente con i contenuti preferiti e tenere traccia di ciò che ha già visto. L’ultima cosa che vorrei segnalare è che avendo un account USA si può comunque accedere a tutti i contenuti italiani dalla nostra nazione e che con un abbonamento italiano si può fare l’inverso (tramite una VPN o trovandosi fisicamente negli USA). Per essere più precisi, sembra che l’accesso a Netflix sia uno ed uno solo (anche se ha costi diversi in ogni paese) e il catalogo cambia a seconda del luogo in cui ci si trova.

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Passiamo ora all’aspetto che mi ha deluso, ovvero le app e l’esperienza d’uso. Non so neanche da dove cominciare per evidenziare gli innumerevoli limiti che ho notato in pochi minuti. E dire che essendo un sistema già presente da anni altrove mi aspettavo avesse già raggiunto un ottimo livello di maturità, come è successo con Spotify quando è arrivato in Italia. Le app ed il sito web di Netflix sono davvero deludenti dal mio punto di vista, per una serie sterminata di ragioni, alcune relativamente ininfluenti, altre gravemente penalizzanti. Vi faccio un esempio banale: non c’è modo di segnare le serie, le stagioni o gli episodi già visti. Supponiamo che abbiate visto le prime due stagioni di Sherlock e vogliate iniziare dalla seconda: potete farlo manualmente, ma le precedenti rimarranno come “non viste” a meno di non aprire ogni puntata singolarmente e scorrere fino alla fine. Oppure vi può capitare di aver già visto la prima stagione di Daredevil e di volerlo mettere “in lista” in attesa della seconda, ma anche in questo caso tutto risulterà come ancora da vedere e non se ne può cambiare lo stato con un clic. Onestamente è una cosa basilare che mi stupisco davvero non sia stata prevista da Netflix. Le serie TV sono poi tutte in un unico calderone e la suddivisione per genere si vede solo nella “home”, dove comunque le sezioni sono poche e fin troppo generiche (per dirne una: fantascienza e fantasy stanno insieme). Per non parlare poi della ricerca, che presenta solo un banalissimo campo testuale che analizza “titoli, persone e generi” in modo sommario. Funzionare funziona, si può ad esempio scrivere “Spielberg” e vedere tutti i suoi film presenti a catalogo, ma qualsiasi altra richiesta più minuziosa è da escludere. Diciamo che i contenuti sono così pochi che non è un grossissimo problema, ma onestamente ho avvertito subito la mancanza di una ricerca avanzata.

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Passando alla UI dell’app, mancano cose banali come lo swipe per tornare indietro, sostituito frequentemente da una X posta in alto a destra che è anche difficile da raggiungere. Per il resto abbiamo solo locandine su sfondo nero: essenziale ma poco completo. Non dico che avrebbero già dovuto implementare il 3D Touch per fare peek e pop ed avere subito anteprime e descrizione degli show, ma c’è davvero una suddivisione troppo elementare dove spesso l’unica “striscia” per noi rilevante è quella in cima con i suggerimenti per te. Va meglio online, dove passando su un contenuto si vedono alcuni dettagli e cliccando sulla freccia in basso si apre una anteprima senza cambiare pagina.

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Diciamo che mi aspettavo di vedere uno Spotify del video, invece è ancora molto indietro come interfaccia, funzioni ed esperienza utente. Ad esempio manca anche la possibilità di scaricare alcuni contenuti in locale, rimanendo sempre vincolati ad una connessione internet. Insomma, si dovrebbe davvero fare di più da questo punto di vista e quasi mi meraviglio del successo che ha avuto nel resto del mondo. Altra cosa da evidenziare è che l’app su Apple TV 3 è lentissima e finora non mi ha mai avviato nessun filmato, generando un messaggio di errore incomprensibile (ad altri funziona bene, quindi prendetelo come un caso isolato e verificate voi stessi). Su iOS lo streaming parte subito, ma la qualità aumenta per gradi (inizia pixelloso e poi migliora se la connessione lo consente). AirPlay funziona e mi riconosce anche il Chromecast 2 (questo è un update, prima non lo vedeva) e la SmartTV Wi-Fi Direct la elenca ma l’attivazione genera un errore (vedi sotto a sinistra). Infine l’app per Android non supporta AirPlay. Plex rulez da questo punto di vista, dal momento che supporta entrambi da ogni piattaforma. L’app per la mia SmartTV LG (recente, ma pre-WebOS) non è proprio presente, quanto prima verificherò su quella Samsung che ho a mare.

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Come ho detto, non ho potuto provare il 4K, ma i contenuti sono quasi tutti FullHD di buona qualità e mi ha gestito discretamente bene anche lo streaming simultaneo di tre dispositivi sulla stessa linea (Fibra Vodafone 30Mbit che viaggia di schifo). I server sembrano reggere bene con la qualità adattiva, ma alcune volte l’app ha smesso di visualizzare le locandine e non mostrava i contenuti anche dopo un riavvio. Certo siamo agli inizi, ma va ricordato che è un servizio che dovrebbe già essere più che rodato. Probabilmente c’è qualche limite di infrastruttura in Italia che spero venga colmato prima possibile. In definitiva “sono di due cuori”, come si dice da queste parti: apprezzo il servizio dal punto di vista teorico, non sono troppo deluso dall’offerta essendo agli inizi, ma l’app e gli strumenti di navigazione li trovo decisamente carenti. Comunque il periodo di prova diciamo che “va fatto” e dividendo il canone da 11,99€ in 4 si pagano solo 3€ a persona, per cui non ci manderà certo in rovina.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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