Instagram replica la funzionalità peek del 3D Touch sull’app Android

Quando Apple ha presentato il 3D Touch con l’iPhone 6s, molti si sono chiesti che differenza ci fosse rispetto ad una pressione prolungata. Il gesto è diverso, ovviamente, ma la domanda nasconde una giusta riflessione. A parte la perdita di qualche decimo di secondo, tante funzioni attualmente implementate potrebbero essere effettivamente riprodotte con un semplice tocco più lungo. Pensate al peek su una mail o un link, tanto per dirne una. Tuttavia il 3D Touch offre un livello in più nell’interazione, infatti ci consente di avere risultati diversi con pressione profonda o prolungata. Sulle icone della home, ad esempio, con la prima attiviamo il menu con le azioni rapide, con la seconda lo spostamento o l’eliminazione delle app.

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Anche lo swipe dal lato sinistro, di norma ritorna indietro mentre con premendo di più avvia il task manager. Inoltre con questa nuova caratteristica è possibile far riconoscere diversi livelli di pressione (a differenza del Force Touch di Apple Watch), per cui si può anche “disegnare” sullo schermo con risultati migliori (per quanto possa servire su uno smartphone). Insomma, il 3D Touch non è una tecnologia rivoluzionaria ma neanche superflua, ed Apple l’ha intelligentemente usata per aggiungere funzionalità che prima non c’erano.

Resta comunque il fatto che moltissime delle implementazioni viste finora, specie nelle app di terze parti, potrebbero facilmente essere riprodotte con la pressione prolungata. Almeno quando questa non attiva già qualcos’altro. Una prova di ciò ce l’ha appena data Instagram, che nell’ultima versione 7.13.0 dell’app per Android, ha portato la funzionalità di anteprima delle immagini con in risultato praticamente identico a quello viso su iOS ma implementato con una pressione di un decimo di secondo in più. Il peek, per usare il termine di Apple, rimane attivo finché manteniamo premuto, ma ci consente anche di andare ad eseguire like, commenti e condivisioni al volo, e passando su queste icone si avverte anche una leggera vibrazione, che non è piacevole come il feedback del Taptic Engine, ma raggiunge lo scopo.

Nella mia recensione dell’iPhone 6s avevo detto che questa tecnologia non rende immediatamente obsoleto il “semplice” multi-touch, che probabilmente la vedremo comunque diffondersi perché è una piccola evoluzione, ma non è certo qualcosa di rivoluzionario. La uso abbastanza di frequente, per cui non la definirei mai inutile, tuttavia gli sviluppatori di Instagram ci hanno appena confermato che almeno una parte delle sue finalità, possono tranquillamente essere riprodotte lato software a costo zero. Mi chiedo se ora la implementeranno anche nell’app iOS per gli iPhone senza 3D Touch…

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Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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