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Ormai ero vicino a credere che non avrei mai scritto una frase del genere, ma la Nikon DX professionale è tornata al CES 2016. Dopo oltre 6 anni dalla D300s, la casa giallo nera ha deciso di rimettere piede in questo segmento, dove la serie D7xxx ha raggiunto buoni risultati ma si è dimostrata incapace di convincere gli amatori più evoluti ed i professionisti. Serviva un corpo migliore e più ergonomico, controlli avanzati, raffica più veloce. Tutto questo è molto di più è la Nikon D500, che condivide molte caratteristiche con la nuova ammiraglia D5 (per questo non si chiama D400).

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Il sensore CMOS APS-C ha 21 MP ed è associato al potente processore Expeed 5 per una sensibilità che va da 100 a 51.200 ISO, espandibili a 50-1.640.000. Fiore all’occhiello è certamente il motore AF da 153 punti, di cui ben 99 sono a croce, nonché il nuovo metering a 180 mila punti. È stato necessario inserire un processore ausiliario per gestire tutta la mole di dati, che dovrebbe garantire una resa della messa a fuoco continua mai vista in nessuna fotocamera, anche in condizioni di luce estreme con un sensibilità di -4EV nel punto centrale e -3EV su tutti gli altri.

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L’ottimo mirino ha una copertura del 100% ed un ingrandimento 1x, mentre lo schermo da 3,2″ con 2,4 milioni di punti è inclinabile e touchscreen (si può anche usare per indicare il punto di messa a fuoco con il pollice mentre si sta inquadrando con il mirino). Controlli completissimi su tutto il corpo, in pieno stile “pro” tradizionale di Nikon, e tasti retroilluminati per lavorare più comodamente al buio. La raffica, non va dimenticata, che non solo è di 10fps ma offre un buffer fino a 200 scatti in RAW. Per quanto riguarda la memoria sono supportate le SD UHS-II ma anche le professionali XQD. Una cosa che non ho capito dalle immagini e dal comunicato stampa è se vi sia la presenza di un doppio slot, cose che mi auguro vivamente.

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Una delle funzionalità più interessanti è sicuramente SnapBridge, tecnologia ora migliorata con l’implementazione di NFC, Bluetooth LE e Wi-Fi. Grazie a questa si potrà creare una singola connessione con lo smartphone che rimarrà attiva continuamente consumando pochissimo, senza dovere ogni volta eseguire operazioni manuali. La camera si comporterà come qualsiasi altro dispositivo Bluetooth, sempre pronta a scambiare dati da e verso lo smartphone connesso. Promette di essere una buona rivoluzione, anche se non è una novità assoluta visto che qualcosa di analogo si era già visto nella Samsung NX1.

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Grande attenzione anche al comparto video, ovviamente, con il supporto alla registrazione in 4K. Tuttavia sono state date pochissime informazioni e alcune sembrano fortemente limitanti, sia sul fattore di crop che sulla durata (pare solo 3 minuti a clip). In Full HD le cose vanno meglio, con il supporto per il D-Lighting e i profili colore flat (S-Log? Non si sa..), ma i limitati dettagli trapelati non lasciano sperare per una qualità ed un bitrate particolarmente elevato. Inoltre pare che manchino anche Focus Peaking, Zebra Pattern e tutte quelle funzionalità care ai videomaker. A questi ultimi farà invece piacere la presenza dell’electronic VR (solo in Full HD), sulla carta molto simile a quello delle videocamere. Il distacco tecnologico tra la D500 e la D7200 è enorme, ma sarà visibile solo ad un professionista o ad un amatore evoluto, il quale dovrà essere disposto a pagare i circa $2000 del solo corpo quando con un prezzo analogo o inferiore oggi si compra una FX come la D750. È un discorso simile a quello fatto mesi fa tra Canon 6D e 7D Mark II, ognuna con propri vantaggi. Pur essendo una DX (APS-C) la D500 ha un cuore altamente professionale, condividendo la maggior parte delle sue caratteristiche con la nuova ammiraglia Nikon D5.

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Su quest’ultima, in effetti, è rimasto molto poco da dire, ad iniziare dal sensore FX da 21MP e dalla sensibilità che dai 100-102,400 di base raggiunge l’impressionante valore espanso di 3.280.000 ISO. 14fps nella raffica che scendono a 12fps con AF continuo, mentre rimangono medesimo motore, processore e metering già descritti per la D500. Il display da 3,2″ e 2,4 milioni di punti è anche touchscreen, ma questo non si può usare per selezionare il punto di messa a fuoco mentre si inquadra dal mirino (strano..). Doppio slot di memoria che supporta CompactFlash o XQD a seconda delle necessità. Niente SnapBridge in questo caso, per il Wi-Fi c’è il modulo aggiuntivo, ma c’è sempre l’ottima connessione Ethernet come nelle D4/D4s. Il prezzo della D5 sarà di circa $6500, aspettiamo ancora l’ufficialità italiana per i prezzi Nital.

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Altre due novità sono state ufficializzate in queste ore dalla casa nipponica, a partire dal Flash SB-5000, il primo Speedlight ad essere controllabile in radio frequenza. Questo richiede un trigger come il WR-R10 e consentirà a fotocamere come D5 e D500 di utilizzarlo fino a 30 metri di distanza anche con linea di tiro occupata. Piccolo e potente (34,5NG), copre da 24 a 200mm e regge fin a 120 lampi continui a 5 secondi di distanza. Prezzo: $600.

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L’elemento più inatteso è la KeyMission 360, una action cam con doppia lente/sensore per catturare video in 4K a 360°. Questi tipologia di filmati saranno sempre più gettonati con la diffusione dei visori di realtà aumentata e proprio in queste ore Oculus Rift sta per aprire i pre-ordini. La Nikon KeyMission 360 ha un corpo resistente ad urti e cadute fino a 2 metri e alle immersioni fino a 30 m. Registra in 4K/UHD ma ci sono ancora pochi dettagli in quanto sarà mostrata durante il CES 2016 ma non arriverà sul mercato prima della primavera.

 

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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