Sony presenta la A6300: 425 punti di messa a fuoco video 4K

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Mentre nel segmento Full Frame Sony tira fuori mirrorless come se piovesse, in quello APS-C si è presa una lunghissima pausa dopo la A5100 del 2014. L’anno scorso ci si aspettava l’aggiornamento della top di gamma A6000, ma i rumor l’hanno vista slittare via via sempre più avanti, fino a presumerne l’arrivo per marzo 2016. E invece è arrivata oggi, ma non si chiama A6100 come tutti immaginavano, bensì Sony A6300.

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I punti chiave della nuova mirrorless sono il nuovo sensore CMOS da 24MP con sensibilità ISO da 100 a 25600 (espandibile a 51200), ma soprattutto l’impressionante motore di messa a fuoco ibrido 4D con 425 punti a rilevamento di fase. Questi coprono quasi l’intero fotogramma, offrendo una precisione incredibile nel tracking dei soggetti. Inoltre si tratta, a detta di Sony, dell’AF più veloce al mondo (dati rilevati tra le mirrorless fino a febbraio 2016). Ora noi sappiamo che nella serie A7 solo la A7R II si comporta davvero bene in questo ambito, ma chi conosce la vecchia A6000 sa che quella era davvero ottima nella messa a fuoco e quella stessa tecnologia è stata nettamente migliorata nella A6300.

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La raffica è altrettanto interessante, non solo per la velocità massima di 11fps ma soprattutto per quella da 8fps mantenendo attivo il Live View e il tracking. Abbiamo poi lo scatto silenzioso, un otturatore da 1/4000, display da 3″ e 921 mila punti inclinabile e mirino elettronico Tru-Finder OLED da 2,359 milioni di punti con ingrandimento dello 0,7x. Purtroppo continua a mancare il touchscreen, caratteristica che davvero non capisco perché Sony voglia ignorare e che migliorerebbe notevolmente l’esperienza d’uso di questa fotocamera.

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Non poteva mancare la registrazione video in 4K, possibile a 24/25fps, mentre per il FullHD ci sono le opzioni 100/50/25/25fps, il tutto con tante possibilità di codifica, dai 28Mbps dell’AVCHD fino a 100Mbps dell’XAVC S UHD. Abbiamo anche la registrazione con profili colore flat, tra cui quello S-Log 3 dovrebbe garantire circa 14 stop di gamma dinamica. Per quanto riguarda il 4K, la A63000 usa solo la porzione centrale del sensore, equivalente al formato Super35 tipico dalle cineprese. Ogni fotogramma avrà così 20MP, essendo effettivamente da 6K, ma viene poi ridimensionato dalla camera in 4K ottenendo maggior dettaglio.

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Il corpo appare quasi identico a quello della A6000. È tropicalizzato, ben costruito e con una impugnatura abbastanza ergonomica. Sono supportate le memorie fino alle SDXC U3 e il Wi-Fi è incluso, insieme all’NFC. La batteria dovrebbe durare circa 400 scatti secondo lo standard CIPA (un ottimo risultato per una mirrorless compatta), mentre le dimensioni sono di 120 x 67 x 49 mm ed il peso di 400 grammi. La Sony A6300 sarà disponibile da marzo al prezzo di 1250€ per il solo corpo oppure di 1400€ con il 16-50 pancake. Vista la qualità del prodotto, da aprile sarà disponibile anche con il 16-70 f/4 Zeiss, una combo che farà lievitare il listino fino a 2250€.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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