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Il ciclo di rilasci per Android presenta svariate differenze rispetto a iOS, soprattutto nei dettagli. Per entrambi è prevista una major release all’anno, ma se lato Apple sono frequenti tra una versione e l’altra aggiornamenti minori con ulteriori migliorie, da Mountain View arrivano di norma occasionali bugfix a compendio degli aggiornamenti mensili di sicurezza. Questa minore frequenza, del resto, viene ben compensata dai costanti aggiornamenti per le singole app e soprattutto Play Services, che per le tante funzionalità in gestione si può quasi considerare un sistema operativo nel sistema operativo.

Anche nella gestione dei Beta testing Google presenta un ritmo più calmo, concentrandosi generalmente su nuove build ogni 4-6 settimane (ragion per cui non abbiamo ritenuto necessario adottare lo stesso metodo applicato ai sistemi Apple, con post unici aggiornati Beta dopo Beta). Android N non fa eccezione, con la seconda Preview che approda dopo poco più di un mese dal rilascio iniziale. Vediamo sotto le principali aggiunte apportate.

androidnpreview

La prima novità è dietro le quinte, con l’introduzione del supporto alle API grafiche Vulkan. Si tratta delle dirette succeditrici delle OpenGL, con maggiore attenzione alle capacità delle GPU di recente generazione, riducendo il carico sul processore centrale e garantendo prestazioni migliori in contesti di elevata elaborazione grafica. Almeno per quel che riguarda i benchmark sintetici si parla addirittura di risultati sino a 10 volte superiori, cosa che pone lecite aspettative per vedere Vulkan in azione su contesti più pratici come i videogiochi.

Un’altro intervento è occorso all’integrazione coi launcher, a partire da quello proprietario. Ora ogni applicazione potrà creare un massimo di 5 collegamenti dedicati per l’inizio rapido di operazioni, ad esempio l’invio di messaggi a uno specifico contatto. Dalla documentazione per gli sviluppatori emergono due modalità: la prima appare come una sorta di implementazione delle scorciatoie da 3D Touch… Ma senza 3D Touch, adoperando un gesto sull’icona dell’app. La seconda dà invece la possibilità all’utente di trascinare uno o più specifici collegamenti sulla schermata home per averli sempre a portata di mano.

La terza inclusione rilevante è infine relativa alle emoji, ridisegnate sulla base dello standard Unicode 9 e con un aspetto più umanizzato; il numero totale delle “faccine” è peraltro cresciuto ancora, contando sia i nuovi elementi sia le ulteriori tonalità di pelle per molti già esistenti. Il resto delle modifiche è composto da correzioni di bug e variazioni alle API già introdotte a marzo, sopratutto quelle relative al multiwindow. L’aggiornamento è già disponibile sotto forma di immagini da flashare sui dispositivi supportati (Nexus 5X, Nexus 6, Nexus 6P, Nexus 9, Pixel C e Nexus Player), mentre l’arrivo in modalità Over-The-Air per tutti coloro che sono entrati nel Beta Program sarà graduale. Il prossimo appuntamento è a maggio, molto probabilmente in concomitanza con la conferenza Google I/O, il che dà la possibilità di una lista più ricca di cambiamenti per la terza delle 5 Preview programmate prima della versione finale.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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