Compleanno in arrivo? All’organizzazione ci pensa Facebook

Nell’ultimo periodo abbiamo visto Apple e Google parlare sempre più di intelligenza artificiale, con particolare attenzione sul concetto di Machine Learning. Semplificando, le due aziende californiane vogliono implementare algoritmi in grado di apprendere le abitudini degli utenti per offrire servizi sempre più avanzati e personalizzati. Gli approcci sono però differenti: Google lavora lato server, su dati che devono essere caricati online sui suoi servizi, mentre Apple ritiene più opportuno spostare l’analisi in locale, lato utente, per evitare qualsiasi problema di privacy. In questo contesto si incomincia a vedere in questi giorni una novità anche da parte di Facebook, che non può restare a guardare di fronte alle mosse delle rivali.

Facebook_Compleanno

Per sua natura Facebook lavora con ciò che noi utenti decidiamo di condividere, e queste informazioni col tempo stanno aumentando sempre di più. Automatizzare l’organizzazione di eventi sociali è qualcosa senz’altro alla portata dell’azienda di Mark Zuckerberg, ma siamo sicuri di voler far organizzare anche la nostra festa di compleanno? Essenzialmente Facebook cerca di individuare quali sono gli amici con cui si interagisce con più costanza, così da mandare loro un avviso per renderli organizzatori di un compleanno. Se tecnologicamente parlando l’idea è ben studiata, sul lato umano e sociale bisogna fare qualche valutazione in più.

A differenza di altri eventi, per alcune persone il compleanno è visto come qualcosa di personale da gestire in totale autonomia, mentre per altre invece espandere la cerchia di persone coinvolte nell’evento potrebbe rappresentare un’ottima idea, magari in parallelo ad una festa privata. Il punto critico riguarda l’abilità di Facebook di analizzare i dati che gli utenti gli forniscono, per capire veramente quali siano le persone a cui chiedere di organizzare un compleanno.

Mark Zuckerberg, founder and chief executive officer of Facebook Inc., speaks during the Facebook F8 Developers Conference in San Francisco, California, U.S., on Tuesday, April 12, 2016. Zuckerberg outlined a 10-year plan to alter the way people interact with each other and the brands that keep advertising dollars rolling at the world's largest social network. Photographer: Michael Short/Bloomberg via Getty Images

È sicuramente positivo vedere un’azienda che si impegna a proporre soluzioni con l’obiettivo di semplificare la gestione di determinate azioni, ma in un periodo in cui si cerca di dare sempre più attenzione alla privacy, bisognerebbe cercare di essere più trasparenti con gli utenti finali e chiedere sempre un consenso preliminare, così da evitare di infastidire utenti ignari, con conseguente effetto boomerang.

In futuro vedremo sempre più implementazioni di Machine Learning e Intelligenza Artificiale in ciò che acquisteremo ed utilizzeremo, ed è decisamente promettente l’idea che con il tempo un prodotto possa sviluppare nuove funzionalità o servizi, o semplicemente migliorare su aspetti già implementati: a patto che ci si ricordi di informare l’utente su quali informazioni la macchina dovrà accedere per imparare ad essere uno strumento migliore per la nostra vita.

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