Recensione: COVERbasics Procam, la custodia che protegge anche le porte

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Nei mesi scorsi ho provato diverse custodie di COVERbasics, azienda che si è dimostrata in grado di commercializzare prodotti più curati rispetto le altre e con un’assistenza impeccabile, anche perché completamente localizzata in Italia. In ordine di resistenza ho testato la SoftCase, la AirGel e la Micro (disponibile anche in tanti colori gradevoli). Io preferisco quella al centro, non troppo grossa ma abbastanza robusta, tuttavia c’era un altra variante che meritava di essere analizzata: la Procam 0,33.

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Questa cover è piuttosto sottile ma non tanto da risultare inutile contro gli urti. È liscia e comoda in mano, con un buon grip, seguendo perfettamente il dorso curvo dell’iPhone (io l’ho provata sul 6s Plus). Pur essendo poco più spessa della Micro, il TPU la rende più adatta ad attutire i colpi, seppure di entità moderata. L’esterno è completamente trasparente, tuttavia l’intero ha una texture molto sottile, che evita che si appicchi al dorso creando aloni.

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L’usabilità dei tasti è ottimale e quello di vibrazione si attiva facilmente con il polpastrello, cosa che trovo davvero importante nell’esperienza d’uso. Non è una di quelle cover che sale molto sopra il display, per cui non la consiglio in accoppiata con quei vetri temperati spessi e dal profilo squadrato. In dotazione c’è una pellicola sottile, non di qualità eccelsa, ma comunque utile per preservare lo schermo da quei micro graffi che spesso si creano senza.

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Una caratteristica distintiva di COVERbasics e che troviamo anche nella Procam, è la presenza di un’area rinforzata intorno alla fotocamera. Questa sporgenza evita che si possa rovinare il bordino in metallo, il quale è piuttosto incline a graffiarsi (il vetro è zaffiro, per cui non dovrebbe presentare lo stesso problema).

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Elemento unico di questo modello è, invece, la copertura delle porte Lightning e audio. Vi sono due piccoli “sportellini” gommati sopra di queste, che rimangono attaccati alla cover sul lato posteriore. Evitano che possa entrarci sabbia, se ad esempio usiamo lo smartphone a mare, ma riducono anche i possibili danni da liquido. Ovvio che non rendono l’iPhone waterproof, ma di sicuro è più difficile che si rovini con qualche schizzo o goccia d’acqua. L’incastro è molto ben realizzato e, dopo alcune settimane, non ha perso la sua forma originaria.

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Ho fatto delle prove i connettori più grandi in mio possesso per le due porte, eppure il collegamento funziona senza alcun problema. L’unica controindicazione dovuta alla presenza delle coperture, è che dovremo “spostarle” prima di poter inserire dei cavi, in particolare quello della ricarica, che si usa tutti i giorni. Non da meno, si possono avere difficoltà con alcuni Dock, ma non con quello Apple. Quest’ultimo ha infatti spazio libero sul retro, per cui la copertura si può tranquillamente piegare all’esterno. E la cosa bella è che non sarà necessario farlo manualmente, perché si sposta da sola applicando una piccolissima rotazione al momento dell’innesto. Con altri Dock ho invece fatto molta fatica, in particolare con l’HiRise risulta necessario togliere la custodia tutte le sere, una cosa decisamente scomoda.

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Conclusione

La presenza di copertura sulle porte inferiori è una delle cose che va valutata bene in fase d’acquisto. Se l’idea non vi piace affatto, evitate questa custodia, ce ne sono tante altre, anche della stessa COVERbasics, che faranno al caso vostro. Se invece vi stuzzica quella protezione in più, allora dovrete anche essere disposti ad accettarne lo scotto, ovvero la necessità di aprire lo sportellino prima della ricarica o della connessione di cuffie. Ovviamente c’è anche un terzo punto di vista, perché la custodia è sottile ma in grado di attutire i piccoli colpi ed ha quella pratica sporgenza sulla fotocamera, quindi potreste prenderla comunque e tagliare via le coperture, volendo anche solo quella sulla porta Lightning. So cosa state pensando, che è assurdo comprare un oggetto per poi “rovinarlo”, ma l’idea non è così malsana secondo me, perché la Procam costa solo 6€ e mi piace più della AirGel. Non vi sto consigliando di farlo, ma è sicuramente un’opzione che sto valutando anche io stesso. In tutti i casi conferma tutte le buoni dote delle custodie di questa marca, curate, ben fatte, con soluzioni originali e molto, molto economiche.

PRO
+ Sottile ma in grado di attutire i colpi meglio delle classiche ultraslim
+ Micro lavorazione interna per evitare incollamento
+ Bordino rialzato sulla fotocamera
+ Protezione aggiuntiva sulle porte
+ Selettore vibrazione azionabile con il polpastrello
+ Ottimo prezzo (e assistenza in caso di rarissimi problemi)

CONTRO
- Non copre fin sopra lo schermo

DA CONSIDERARE
| Se volete le protezioni sulle porte, dovrete accettare la necessità di aprirle all’occorrenza

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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