Recensione: Sony MDR-7506, le cuffie che non invecchiano

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Da qualche anno sono un fiero utilizzatore di prodotti Bose. Quando voglio “stare leggero” ho con me le SoundTrue In-ear (recensione), mentre quando posso permettermi maggiore tranquillità preferisco le QuietComfort 25 (recensione). Quest’ultime erano il mio unico paio di cuffie e le utilizzavo praticamente per tutto, dall’ascolto di podcast/musica al montaggio video. Se per le prima funzione sono perfette, non posso dire altrettanto per il lavoro in studio. La gamma delle frequenze non è molto ampia e la loro generosità nei confronti dei bassi rendeva difficile avere una percezione completa dei suoni (inoltre la riduzione del rumore attiva non è consigliabile per un ascolto davvero fedele). Necessitavo di un dispositivo che mi permettesse di lavorare sapendo che quello che sentivo era quanto più fedele alla sorgente. Quello che ricercavo erano delle cuffie cosiddette monitor, ovvero in grado sia di garantire un suono bilanciato ma anche di riprodurre tutte (o quasi) le frequenze udibili all’orecchio umano. Le mie ricerche si sono concluse quando ho addocchiato le Sony MDR-7506.

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Non sono un modello recente, si portano un bel po’ di anni alle spalle, ma questo non vuol dire che siano superate. Dopo l’acquisto ho scoperto che sono molto utilizzate negli studi di registrazione (o comunque dovunque si lavori con l’audio) poiché hanno un ottimo rapporto qualità/prezzo. Le cuffie si presentano in un pezzo unico, il cavo infatti non si può rimuovere. Quest’ultimo è di quelli a molla, a riposo misura 1,2 m e può essere allungato fino a 3. Essendo anche molto spesso, risulterà resistente ma al contempo pesante, per cui ne sconsiglio l’utilizzo in movimento: continuerà a muoversi procurando non pochi fastidi.

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L’archetto è rivestito in similpelle ed ha un piccola imbottitura che, nonostante non sia molto voluminosa, risulta adeguata. Le cuffie sono molto leggere (300g) inoltre il supporto è abbastanzala largo per permettere un utilizzo intensivo senza avvertire peso sulla testa. All’estremità fuoriesce il filo collegato ai driver, che forma un piccolo arricciamento dall’aspetto vintage che molti apprezzeranno.

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Le regolazioni non mancano, le asticicelle si possono estendere molto, tanto che fatico a immaginare una testa abbastanza grande da necessitare l’utilizzo alla massima ampiezza. Il movimento a scatti è preciso, in modo da mantenere la posizione prescelta, con comodi i numeri impressi a fianco alla guida che aiutano ad avere lo stesso setup ogni volta che le si utilizzano. Alla fine dell’archetto ci sono anche le diciture che ci ricordano quale sia il lato destro (rosso) e quale il sinistro (blu), da cui fuoriesce il cavo.

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Essendo una cuffia over-ear il padiglione circonda l’orecchio. Non è molto grande e le imbottiture non sono particolarmente spesse, per cui potrebbe avere effetti diversi a seconda delle persone. Ad esempio qualcuno lamenta che l’orecchio tocchi la retina di protezione dei driver il che, alla lunga, potrebbe dare fastidio. Personalmente non ho problemi di questo tipo, mi sento completamente a mio agio quando indosso le MDR-7506. Il comfort è ottimale grazie alle morbide spugne che si appoggiano delicatamente alla testa e alla grande flessibilità che ha l’intera struttura. Tutto questo, unito alla leggerezza citata in precedenza, permette un utilizzo intensivo senza difficoltà. L’unico problema che ho riscontrato è che dopo circa un’ora le orecchie iniziano a scaldarsi, ma è un difetto comune con padiglioni circumaurali chiusi, bisogna solo farci l’abitudine.

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Nonostante trovi l’utilizzo in movimento scomodo, ho apprezzato le doti di trasportabilità. Le cuffie sono infatti richiudibili per occupare poco spazio e vi è una pratica sacca morbida di materiale sintetico, con il logo Sony. Le cerniere sono forse fin troppo facili da far “scattare”, capita infatti che un padiglione mi si chiuda in mano quando le prendo.

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La scritta “studio monitor” ci ricorda per cosa sono state concepite: l’audio è nettamente più piatto e lineare rispetto a quello delle normali cuffie per l’ascolto. Questa è esattamente la caratteristica che ricercavo per avere una resa più possibile vicina a quella reale. L’impedenza è di 63 ohm, un po’ alta nel caso volessimo usarle esclusivamente su dispositivi portatili (smatphone o tablet) poiché, nonostante abbiano una sensibilità di 106 dB, il volume massimo non sarà poi così alto (anche se comunque più che sufficiente). Il range di frequenze parte da 10 Hz ed arriva a 20kHz, non ci sono particolari enfatizzazioni in tutto l’intervallo, ma trovo gli alti un po’ eccessivi e preferisco ridurli con l’equalizzazione ove disponibile. Scordatevi i bassi pompati di Beats o Bose, saranno presenti ma non sembrerà di avere un subwoofer in testa. La prima volta che si utilizza un dispositivo audio del genere si rimarrà esterrefatti dalla quantità di suoni e persino “rumori” che si riescono a percepire. Anche la semplice visione di un film risulterà più fedele e gratificante.

Conclusione

Le Sony MDR-7506 sono delle cuffie ottime, specialmente considerato il prezzo attualmente in sconto di 99€ su Amazon. Come detto non sono perfette, avrei infatti preferito un meccanismo che facesse più resistenza nella chiusura. Per quanto riguarda l’audio sono rimasto molto soddisfatto, l’unica cosa che non ho particolarmente gradito è che gli alti risultano fin troppo acuti e possono essere un po’ fastidiosi. Questi difetti, però, mi colpiscono poco: l’esperienza di utilizzo è sicuramente positiva, nonché “l’effetto wow” durante i primi utilizzi. Esistono delle alternative forse migliori sul piano tecnico, ad esempio le Audio Technica Pro ATH-M50X (recensione), ma si trovano ad un prezzo decisamente più alto e non sono altrettanto compatte e leggere (basti pensare che pesano il triplo).

PRO
+ Comfort durante l’utilizzo
+ Leggerezza
+ Trasportabilità
+ Qualità audio molto buona
+ Look retró

CONTRO
+ Cavo non rimovibile
+ Alti leggermente evidenziati

DA CONSIDERARE
+ Alternative migliori sono più costose

Matteo Arone

Special Editor - Sono uno studente di economia con la passione per la fotografia e la videografia. Mi piacerebbe essere un'artista ma per ora cerco di essere creativo.

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