Un ingegnere non vedente di Apple racconta gli sforzi della società nel campo dell’accessibilità

L’importanza di rendere i propri sistemi e dispositivi accessibili anche a chi presenta disabilità, sembra stia scalando le priorità all’interno della politica aziendale di Apple. L’ultimo esempio si è avuto nel corso della WWDC 2016 con la presentazione delle funzioni di watchOS 3 per chi deve utilizzare una sedia a rotelle. Il ruolo che ha la cura di questi aspetti in quel di Cupertino lo ha raccontato a Mashable (via 9to5mac) Jordyn Castor, ingegnere di 22 anni, cieca dalla nascita.

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Jordyn, dopo aver frequentato la Michigan State University e avuto la possibilità di uno stage ad Apple, è stata assunta a tempo pieno dall’azienda californiana. Il suo rapporto con i dispositivi della mela era però nato tempo prima, all’età di 17 anni, quando, aveva ricevuto per regalo un iPad. Grazie al grado di accessibilità del tablet di Apple si era appassionata per la prima volta alla tecnologia; Jordyn rimase sorpresa dalle possibilità offerte da iPad immediatamente, appena tolto dalla scatola. Inserita a Cupertino come membro del team di sviluppo delle funzioni di accessibilità, racconta di lavorare in un gruppo dedito e appassionato.

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Le stesse parole sono state usate da Sarah Herrlinger, senior manager del settore accessibilità in Apple. L’obiettivo che muove il lavoro in quel di Cupertino, in questo campo, è di offrire funzioni incluse nativamente nei propri prodotti e, soprattuto, gratuite. L’idea è di ribaltare il sistema tradizionale che, storicamente, prevede che chi è affetto da disabilità debba acquistare componenti aggiuntive per essere in grado di utilizzare gli strumenti tecnologici. La Herrlinger ha spiegato che sono a lavoro su di una nuova funzione che sarà presto disponibile in watchOS 3: per evitare che i non vedenti debbano utilizzare VoiceOver per la lettura dell’ora è in sviluppo un metodo che sfrutta le vibrazioni per indicare il tempo.

Sicuramente lodevole lo sforzo di Apple nella direzione di rendere accessibili a quante più persone possibili i propri dispositivi, interesse che sembra più forte da quando Tim Cook è a capo della società. Lo stesso CEO ha dichiarato di essere orgoglioso del team che si occupa delle funzioni di accessibilità, provvedendo a twittare il link dell’intervista di Jordyn. Una storia che è davvero esemplificativa di chi, nonostante le forti difficoltà, non si è arresa, ma è riuscita a diventare parte integrante di una delle società più importanti al mondo e adesso può portare avanti dei progetti che aiutano nel fornire un’opportunità in più a chi, come lei, ha un credito con la vita.

Salvatore Tirino

Junior Editor - Praticante avvocato, appassionato di tecnologia a 360 gradi, in particolare di tutto ciò che riguarda il mondo Apple.

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