Recensione: Cuffie Bluetooth Verbatim 44403, il sound “piacione”

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Si dice che l’appetito vien mangiando, affermazione mai più vera che nel campo audio. Una decina di anni fa avevo basse pretese, ma con il tempo ho avuto modo di provare dac, casse e cuffie di qualità, ed è stato impossibile tornare indietro. Tuttavia conservo un certo interesse per la fascia bassa del mercato, dove si possono trovare prodotti più che soddisfacenti da dedicare a specifici usi o a singoli dispositivi. Ad esempio ho uno speaker da 25€ in bagno, degli auricolari da ancora meno abbinati all’iPad (per le videochiamate Hangouts) e delle cuffie Bluetooth economiche per il TV, dove la differenza tra sufficiente e ottimo quasi non si avverte. Verbatim mi ha inviato due prodotti in prova quest’estate, che riguardano proprio il settore audio. Storicamente associo questo marchio alle memorie o ai CD/DVD (ne avrò comprati migliaia tra il 2000 e il 2010), ma l’azienda ha ora espanso i suoi settori di interesse, producendo anche speaker e cuffie tra le altre cose.

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Le Cuffie Bluetooth Verbatim 44403 sono molto leggere (circa 170 grammi) e quasi non si avvertono sul capo. La costruzione è interamente in plastica, eccezion fatta per il binario in metallo posto alla base dell’archetto, su cui possono scorrere i padiglioni per adattarne la dimensione. I colori scelti sono prevalentemente il bianco e il nero per l’esterno, mentre il tessuto interno è rosso, così come la riga intorno ai padiglioni e il cavo a vista che li collega (il quale ha un rivestimento in tessuto).

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I controlli sono disposti all’esterno del padiglione sinistro ed includono quattro pulsanti: volume e cambio traccia a sinistra (differenziati dal tempo di pressione), accensione e play/pausa/risposta ad una chiamata, sulla destra. Dal punto di vista operativo sono pratiche da usare, ma nel mio esemplare il funzionamento dei tasti volume è invertito, quindi bisogna premere quello in basso per alzare e viceversa. Avendo ottenuto un modello di pre-produzione, però, ritengo che sia un errore limitato al mio esemplare.

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La costruzione è di tipo economico, ma il risultato non è malvagio esteticamente parlando. I padiglioni sono degli over-ear di piccolo taglio e perfettamente circolari. Il diametro di 75mm non è sufficiente ad ospitare interamente le orecchie (almeno non le mie) ma rimane fuori solo il lobo e non dà fastidio perché non sono pressanti.

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L’imbottitura è morbida ma consistente ed il rivestimento in simil-pelle è gradevole, anche se non appare particolarmente pregiato. Non si schiaccia mai completamente, per cui le orecchie non toccano i driver interni (cosa che mi dà particolarmente fastidio). Dal punto di vista ergonomico mi aspettavo di peggio, invece si tengono su anche per un paio d’ore senza troppo fastidio. Non sono le cuffie più comode che io abbia provato, ma tra la leggerezza ed una pressione non eccessiva, il risultato è soddisfacente.

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La porta Micro USB per la ricarica si trova alla base del padiglione sinistro, protetta da uno sportellino in gomma. Ci vogliono circa 4h per raggiungere il 100%, che ci consentirà di ascoltare musica per circa 15h.

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Seguendo una tendenza in voga negli ultimi anni, le cuffie hanno anche una gradevole voce guida che segnala accensione, abbinamento con un dispositivo e spegnimento. I driver da 40mm spingono bene e il volume massimo è molto sostenuto (sensibilità dichiarata di 96db a 1 kHz) e persino troppo forte per le mie orecchie. Spingendole al limite le frequenze più basse sono leggermente distorte (ma poco) e la resa è ancora più che accettabile. Da notare che il volume è separato da quello del dispositivo, per cui cui bisognerà farli salire entrambi per toccare il limite.

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Le ho ascoltate suonare diversi giorni, alternandone l’uso con musica, podcast e TV. Ovviamente la qualità della sorgente incide parecchio, ma ritengo che l’uso di brani AAC da 192/256kbps sia il limite oltre il quale non riescono a farci percepire una reale differenza di resa. Per quanto riguarda la qualità audio non mi aspettavo miracoli, comunque la differenza rispetto a modelli più economici si avverte. Vi è un buon senso spaziale e una separazione piuttosto fedele dei canali stereo. La definizione degli alti non è particolarmente precisa ma il sound ha una gradevole timbrica calda con bassi che spingono parecchio.

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Come cuffie Bluetooth hanno un approccio “piacione”. Si avverte cioè un’equalizzazione che enfatizza in alto e in basso, anche se non è troppo pasticciata alla fine dei conti. Ci sono ovvi limiti naturali dovuti alla loro fascia di mercato, specialmente in termini di definizione, ma la resa è andata oltre le mie aspettative. Inoltre mi sono divertito a fare un test alla cieca con alcuni amici e parenti, alternandole con le Sennheiser HD630VB cablate (cuffie per audiofili da 500€) e, come sospettavo, tutti hanno preferito le Verbatim. Chiaramente le altre sono mille volte meglio, ma non per l’ascoltatore medio, con uno smartphone e con brani compressi.

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Conclusione

Nella fascia di prezzo intorno ai 50€ non ci si deve aspettare miracoli parlando di audio. Verbatim è comunque riuscita a realizzare un prodotto che è un buon compromesso da diversi punti di vista. Esteticamente lascio a voi il verdetto, io posso solo dire che la costruzione è adeguata al prezzo e quindi tendenzialmente economica dal punto di vista dei materiali. Sono però leggere e sufficientemente comode, non proprio un guanto, ma almeno non stringono troppo. Solo nelle lunghe sessioni si avverte la pressione, in particolare per me che indosso gli occhiali, ma in questo senso meritano comunque una sufficienza piena. L’audio è l’elemento che più divide, ma una cosa è certa: non sono destinate ai puristi. Diciamo che è un discorso valido per tutti i modelli Bluetooth, ma lo è ancor di più per quelli che enfatizzano il sound come questo. Di contro conquistano immediatamente l’ascoltatore medio, perché pur mancando di precisione hanno il pregio di spingere parecchio e di coinvolgere. Forse alla lunga possono stancare un po’, ma è una cosa tipica di questo approccio e che si può anche affrontare riducendo un po’ il volume. Sufficientemente buona anche la resa in chiamata: pur senza riduzione del rumore ambientale, l’interlocutore ci sente piuttosto chiaramente. Onestamente per un prezzo medio di mercato inferiore a 60€ il loro comportamento è più che sufficiente in ogni ambito e non arrivo ad assegnare 4 stelle solo perché avrei gradito un design più ricercato e, magari, la possibilità di richiuderle.

PRO
+ Molto leggere e sufficientemente comode
+ Facili da adattare nella dimensione
+ Lunga durata della batteria
+ Piacevole voce guida
+ Sound “piacione”, caldo e forte
+ Equalizzazione spinta ma non troppo pasticciata
+ Prezzo contenuto

CONTRO
- Costruzione economica
- Non sono richiudibili
- Definizione solo sufficiente (ma più che adeguata al prezzo)

DA CONSIDERARE
| Nel mio esemplare volume up e down sono inveriti

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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