Miglior SSD Portatile 2016: Lexar vs Samsung T3 vs SanDisk Extreme

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SSD ormai non vuol dire solo disco di avvio. È iniziata così, con noi che sperimentavamo unità piccole, spesso di 64GB, in cui installare il sistema operativo e le app, mentre tutti i dati risiedevano negli HDD, ma da qualche anno possiamo finalmente comprare SSD da 500GB a prezzi abbordabili. Questi rimangono sconvenienti per la memorizzazione statica di archivi, settore dove un Hard Disk meccanico vince grazie alla possibilità di acquistare una capacità doppia con la metà della spesa. I dischi interni di memoria flash forniti dai produttori continuano ad essere piuttosto piccoli e nel parco dei computer in circolazione sono ancora tanti quelli con solo 120 o 250GB internamente. Il problema è che quando ci si abitua alla velocità degli SSD è difficile tornare indietro. Ecco perché molti di noi hanno comprato dischi flash da 2,5″ e li hanno messi in case esterni da usare via USB 3.0, in modo da avere uno spazio aggiuntivo dalle prestazioni elevate. Soluzioni del genere sono molto utili per mantenere i progetti di lavoro, che siano di Lightroom, Premiere o altro, perché ci consentono di avere una velocità nettamente superiore. Alcuni li usano anche come dischi di avvio per quei computer che hanno comprato senza SSD e non vogliono aprire (ad esempi gli iMac).

ssd-portable-test

Lo svantaggio si presenta in mobilità, perché dischi del genere sono inutilmente ingombranti. Grazie alla tecnologia odierna si possono ottenere schede molto più piccole e il formato da 2,5″ rimane sul mercato essenzialmente per compatibilità per l’installazione interna. Vi propongo una comparazione dei migliori SSD portatili attualmente in commercio nella fascia da circa 500GB, che ho personalmente individuato in questi tre:

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Il Data Drive 512 lo abbiamo recensito un paio d’anni fa, ma ora è stato rinominato “Portable SSD” ed ha una scocca grigio scuro anziché nera. Al tempo era considerato piccolissimo e lo è tutt’ora rispetto unità da 2,5″, ma gli altri due sono decisamente più sottili. Ha ottime prestazioni in lettura ma un po’ meno in scrittura, oltre al lato negativo di essere un po’ cheap nella costruzione (la plastica superiore sembra delicata). Il suo vantaggio è nel costo, perché si trova a meno di 150€ e offre 512GB di spazio effettivi per l’utente.

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Il Samsung T3 è spesso meno della metà, ha la stessa superficie in pianta ma una costruzione nettamente migliore grazie all’uso di metallo. Inoltre la porta sul retro è una pratica USB-C, molto comoda per la reversibilità del connettore. Più o meno ha la stessa velocità di lettura rispetto al Lexar ma viaggia nettamente meglio in scrittura, con un vantaggio di circa 150MB/s. È leggermente meno capiente (500GB) ma il costo è superiore al precedente, richiedendo una spesa di circa 200€. Se non fosse per questo particolare, avrebbe vinto a mani basse.

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Entrato in questa comparazione quasi per caso, il SanDisk Extreme mi ha davvero stupito. Non mi ero reso conto fosse così sottile, quasi più del T3 di Samsung. È un po’ più largo in pianta, essendo quadrato, e non c’è metallo se non per un piccolo anello in cima. La superficie plastica superiore è zigrinata, un bel trattamento che ha lo svantaggio di attirare ditate e polvere nelle insenature. Lo spazio a disposizione è inferiore agli altri, ovvero 480GB, risultando essere ben 32GB in meno del Lexar. Nelle prove di velocità ha superato tutti, non tanto in lettura quanto in scrittura, superando di poco i 400MB/s. Inoltre ha un prezzo intermedio, di circa 170€.

Disco Dimensioni Lettura Scrittura Prezzo
Lexar DD512GB 74 x 60 x 23 mm 420 MB/s 225 MB/s 150€
Samsung T3 500GB 74 x 58 x 11 mm 428 MB/s 380 MB/s 200€
SanDisk Extreme 480GB 76 x 76 x 10 mm 425 MB/s 410 MB/s 170€

La scelta più economica non ci farà pentire, perché l’unità di Lexar viaggia bene ed è comoda. Il SanDisk offre le massime prestazioni ed un prezzo di poco superiore, ma personalmente non amo la scelta della porta Micro USB 3.0, che risulta piuttosto scomoda da usare. Per estetica, robustezza e qualità a tutto tondo, vince il Samsung T3, ma con tutti e tre si va a colpo sicuro. Vediamoli più dettagliatamente in questo video:

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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