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Qui su SaggiaMente conosciamo da tempo Xiaomi: ne riportiamo le principali news e sottoponiamo spesso a recensione i suoi dispositivi, sempre con buoni punteggi. Se lato smartphone la fama si sta consolidando, lato tablet non si può dire lo stesso. In questo ambito l’azienda cinese è ancora relativamente giovane, con due soli modelli all’attivo. Per la seconda generazione del Mi Pad, Xiaomi ha deciso di giocare quella che, prendendo in prestito una terminologia dal mondo delle scommesse sportive, definirei una solida “doppia chance”: una variante con l’accoppiata Android/MIUI e un’altra con Windows 10. La nostra prova verte proprio su quest’ultima, con tanta curiosità sia di capire come si sta posizionando Xiaomi sul piano qualitativo in concorrenza con iPad e altri, sia di quanto il sistema Microsoft sia d’aiuto o d’impiccio in questo percorso. Vediamo com’è andata.

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Caratteristiche principali

Come molti prodotti Xiaomi, anche il Mi Pad 2 non fa mistero di volersi proporre all’utenza che tradizionalmente considererebbe Apple. Le dimensioni sono quasi le stesse di un iPad mini, così come lo schermo che pure qui è un IPS da 7,9″ con risoluzione 1536×2048. Le differenze si trovano invece all’interno: niente ARM, qui fa sfoggio di sé un SoC Intel Atom X5-Z8500, quad-core x86 a 64-bit con frequenza massima di 2,24 GHz. La RAM ammonta a 2 GB, mentre lo spazio di archiviazione eMMC si attesta sui 64 GB. La scelta è dovuta senza ombra di dubbio a Windows 10, che volendo potrebbe persino stare entro i 16 GB grazie alle sue tecnologie di compressione ma non sarebbe una soluzione ideale in termini di spazio libero a disposizione dell’utente. La fotocamera principale è da 8 Megapixel con autofocus e apertura f/2.0, senza flash e con registrazione video 1080p; il sensore anteriore è invece da 5 Megapixel. La connettività non prevede un modulo 3G/4G, ma in compenso abbiamo Wi-Fi 802.11ac dual band e Bluetooth 4.1. Concludono il tutto altoparlanti stereo, microfoni con sistema di cancellazione del rumore e la batteria non rimovibile da 6.190 mAh. Il connettore è USB-C, a dimostrazione di come Xiaomi sia attenta ai progressi in tutti i campi tecnologici non esitando ad adottarli. Il tributo iniziale saranno, ovviamente, i pochi accessori compatibili rispetto a quanto si avrebbe con una porta micro USB o una USB di dimensioni standard.

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A questo punto dovremmo parlare della confezione. Purtroppo, però, non l’abbiamo ricevuta. Il tablet è arrivato all’interno di una scatola più generica, insieme al cavo USB-C/USB, al caricabatterie con presa cinese e un adattatore per quella italiana. Da quanto abbiamo potuto vedere in rete, comunque, anche lì per design e cura dei dettagli si cerca lo scontro diretto con Apple. La promuoviamo sulla fiducia.

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Design ed ergonomia

Se avete preso qualche volta in mano un iPad mini, più o meno saprete com’è questo Xiaomi. Come ho già detto, il suo omaggio estetico a Cupertino non lo nasconde e va detto che è ben riuscito. Leggero da tenere in mano, grip apprezzabile, solida costruzione in alluminio, tutti gli elementi ben disposti. Da questo punto di vista, oserei dire che siamo davanti a una parità qualitativa. Certo, magari con occhi più fini e una complessa conoscenza dei materiali riusciremmo a trovarci le differenze a sfavore di uno o dell’altro, ma guardando come utenti comuni il risultato è un’ergonomia pressoché identica.

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La parte frontale è molto pulita, anche qui sempre considerando l’iPad come punto di riferimento. Sopra al display troviamo la fotocamera frontale e il sensore di luminosità, mentre sotto disponiamo degli stessi tre tasti a sfioramento che ritroviamo sugli Xiaomi con Android/MIUI. Quello centrale apre il menu Start, mentre il pulsante a sinistra – che sulla MIUI aprirebbe i menu contestuali – qui aziona Cortana; a destra, invece, il pulsante Indietro mantiene la medesima funzione in entrambi i sistemi. Del tutto assente un sensore d’impronte digitali, che avrebbe potuto costituire il giusto completamento a un pacchetto hardware di tutto rispetto.

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Nella parte posteriore troviamo all’estremità superiore sinistra la fotocamera col microfono principale (quello per la cancellazione del rumore è invece più rialzato, molto vicino al bordo) e inferiormente la coppia di altoparlanti stereo. Il bordo sinistro è del tutto pulito, mentre in quello destro troviamo il bilanciere del volume e il pulsante di accensione/blocco schermo. Guardando infine ai bordi superiore e inferiore, abbiamo rispettivamente il jack cuffie da 3,5 mm e la presa USB-C.

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Display

Lo schermo IPS da 7,9″ si comporta piuttosto bene. Con la sua risoluzione “Retina” la fruizione dei contenuti è molto gradevole, ancora una volta ai livelli dell’iPad. Ha una buona luminosità, anche se il sensore è piuttosto lento a reagire e talvolta all’aperto mi ha costretto a forzare la mano nelle impostazioni di Windows per poter proseguire in un uso confortevole. I colori vengono ben riprodotti, seppur si osserva una leggera tendenza verso le tonalità fredde. La visione ai lati presenta variazioni avvertibili soprattutto per le parti scure.

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Multimedia

Il comparto audio tecnicamente non delude. Stereofonia, gran bel volume e resa piuttosto pulita. Il collocamento è però infelice: impugnandolo in orizzontale o ponendolo su una superficie, gli altoparlanti vengono “soffocati”, con ovvie conseguenze sull’output. Il riconoscimento vocale del microfono funziona in modo efficace, anche con Cortana che comprende quasi sempre quanto pronunciato.

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Come Maurizio, non sono nel partito della fotografia da tablet. Pur rispettando chi li preferisce per tali operazioni (ho esperienza diretta anche in famiglia), personalmente rimango poco incline a fare foto in giro con un dispositivo ben lontano dalla compattezza di uno smartphone. Detto questo, si può aspirare a risultati diurni accettabili. L’app Fotocamera di Windows comprende tutte le opzioni principali, inclusa qualche regolazione manuale.

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Prestazioni

Un Atom è un Atom, poco da fare. Benché siamo molto lontani dai tempi dei netbook, il fatto che ci troviamo davanti a un SoC x86 non deve farci pretendere prestazioni degne di un portatile. Anche i benchmark sintetici lo dimostrano. Detto questo, Cherry Trail non è per niente una generazione da distruggere come ha fatto la stessa Intel. A patto di non esagerare troppo con le app aperte o di non avere aggiornamenti in corso, l’esperienza d’uso con app multimediali o di produttività leggera è soddisfacente. Se la cava anche con giochi non troppo complessi ma i 2 GB di RAM per Windows sono proprio il limite minimo e si nota.

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Insomma, non chiedetegli la Luna, rimanete su questo pianeta. Se non forzerete la mano, questo Mi Pad 2 sarà un buon compagno di viaggio. La memoria eMMC non si farà certo ricordare per le prestazioni straordinarie, ma rappresenta un buon compromesso tra i fronti dell’economia (alias hard disk meccanici) e delle prestazioni (alias SSD). Le principali operazioni, incluso l’avvio di sistema e applicazioni, avvengono in pochi secondi. Pollice su per Wi-Fi e Bluetooth, che si sono comportati egregiamente per tutta la prova.

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Software

Il sistema operativo preinstallato, come abbiamo già detto, è Windows 10. Più precisamente, l’edizione compresa è la Home, adatta anche per produttività lavorativa personale (invece in contesti aziendali è meglio dotarsi della più ricca Pro). È arrivato in inglese, il che ha richiesto un po’ di pazienza e qualche riavvio affinché passasse all’italiano. L’Anniversary Update ha apportato svariate funzionalità in più, soprattutto dal punto di vista della scrittura su touchscreen, anche se occorrerebbe un pennino per poterle sfruttare al meglio. L’interfaccia tablet si comporta bene (occhio però alla tastiera virtuale, il layout con gli accenti a vista scombussola almeno all’inizio chi arriva da altre piattaforme) e gran parte delle app di sistema sono curate. Paradossalmente, però, nonostante sia conscio che non sia la modalità più idonea, preferisco usarlo col desktop tradizionale a finestre, come se fosse un PC normale. Perché di fatto è un PC. Abbiamo un processore x86, possiamo installarci qualsiasi app che metteremmo su un comune portatile o fisso con Windows. Questo è il vero punto di forza del Mi Pad 2. Anche perché, se dovessimo contare solo sul parco delle app Universal, sarebbe preferibile puntare su un tablet Android o iOS. Lo Store è fornito di gran parte dei principali titoli, ma le funzionalità nonché la cadenza degli aggiornamenti spesso differiscono in negativo dalle corrispettive sulle piattaforme rivali. La strada per Microsoft rimane ancora lunga.

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Batteria

L’autonomia del Mi Pad 2 è buona, in linea con quanto ci si aspetterebbe da questo tipo di tablet. Regge bene l’equivalente di una giornata lavorativa con un uso non troppo intenso e con qualche periodo di standby durante il giorno è possibile arrivare dopo cena. Mi piacerebbe però che in tutto il settore si alzasse l’asticella, anche con qualche mm in più di spessore, e si concedesse un maggiore margine di sicurezza, senza arrivare a fine giornata proprio con le ultime percentuali. Si tratta di una considerazione personale, che esulerà dal computo Pro/Contro. La ricarica tramite USB-C avviene in circa 3 ore e la presenza di un cavo USB-C/USB regolare ci permette di collegarlo a qualsiasi caricatore, inclusi quelli degli stessi iPad.

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Conclusione

Lo Xiaomi Mi Pad 2 è certamente ben riuscito. Qualità Apple-like, prestazioni dignitose per l’uso generale e la possibilità all’occorrenza di diventare un PC tradizionale a tutti gli effetti. Certo, bisogna considerare che Windows 10 non è ancora una piattaforma appetita agli sviluppatori di app e giochi per tablet, dunque si dovrà tenere in conto di alcune carenze, sperando che nel tempo vengano colmate. Il peggior nemico di questo tablet? Sembrerà strano, ma è il futuro. Con l’addio degli Intel Atom al mercato mobile, come intenderà procedere Xiaomi per il prossimo Mi Pad? Tornare ad ARM, abbandonando l’opzione Windows? ARM, ma col più limitato Windows 10 Mobile? Mettere un Core M con impatti negativi sui costi? O, ancora, valutare una soluzione a marchio AMD? Sono tutti interrogativi che l’azienda deve affrontare già oggi. Nel frattempo, non possiamo che ritenerci soddisfatti dell’operato svolto sulla generazione corrente. Su Banggood può essere acquistato all’interessante prezzo di 240€ (con spedizione gratuita per l’Italia), aggiungendo un ulteriore punto di forza a un pacchetto già equilibrato.

PRO
+ Dotazione hardware di tutto rispetto
+ USB-C
+ Ottima qualità costruttiva
+ Display di buona resa e luminosità
+ Altoparlanti ben presenti (se non si poggia il tablet in piano)
+ Prestazioni generali positive
+ Può diventare un vero PC all’occorrenza
+ Buona autonomia

CONTRO
- Un sensore d’impronte digitali avrebbe fatto fare 31 e non 30
- Sensore di luminosità pigro a reagire
- Non adatto a pesanti carichi di elaborazione
- Il parco app Windows per tablet è ancora lontano dai rivali

DA CONSIDERARE
| Arriva in lingua inglese e occorrerà mettere l’italiano manualmente

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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