I prodotti Apple, ed in particolar modo i Mac, sono i dispositivi informatici più duraturi: infatti, spesso e volentieri chi acquista un Mac lo utilizza per ben più di cinque anni, magari relegandolo a compiti meno gravosi rispetto alle macchine di lavoro. Ad esempio, il nostro Maurizio usava fino a poco tempo fa un vecchio iMac 24″ come mediaserver casalingo per Plex, con tutti i vantaggi derivanti da una soluzione più completa rispetto ad un mero mediacenter casalingo.
Purtroppo, ho dovuto scrivere usava, poiché un guasto alla GPU gli ha reso impossibile sfruttarlo ancora per i suoi scopi. Infatti, il vecchio iMac è già da tempo nella lista dei Mac obsoleti, per i quali Apple non fornisce più alcun supporto tecnico né componenti per la riparazione. La società aggiorna periodicamente l’elenco e ha già comunicato che a partire dal prossimo 31 dicembre 2016 il MacBook Pro 15″ Early 2011 e la sua variante da 17″ verranno considerati vintage negli Stati Uniti ed in Turchia e obsoleti in tutti gli altri mercati. Invece, il Mac mini Early 2009 e il MacBook da 13″ mid 2009 diverranno obsoleti in tutto il mondo.
I prodotti considerati vintage godono di altri due anni di supporto limitato da parte della società, ma, ahimè, tale status è valido solo per gli Stati Uniti e per la Turchia. Dunque, qualora non vogliate ricorrere all’assistenza di terze parti, è opportuno constatare subito se il proprio Mac “in scadenza” ha bisogno di essere riparato prima che sia troppo tardi, visto che spesso, le soluzioni di terze parti, possono rivelarsi parecchio costose (come la sostituzione della GPU del vecchio iMac di cui sopra, purtroppo proprio per questo motivo mai riparato).