MacBook Pro 2016: adattatori video da Thunderbolt 3 / USB-C ad HDMI e Mini DisplayPort

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Se c’è una cosa che mi preoccupa più degli adattatori è l’assenza di adattatori. Perché se è vero che con le sole porte Thunderbolt 3 dei MacBook Pro 2016 bisogna scendere a patti, è pure vero che, fintanto che esiste un adattatore per collegare due dispositivi il problema è bello che risolto. Ovviamente dal punto di vista tecnologico, la scomodità, le spese o gli inestetismi peseranno diversamente nella borsa di ognuno. Quando lavoro ho bisogno di tantissimi collegamenti, che comprendono monitor, mixer audio, DAC, dischi, lettori di memorie, ecc.. cose che non vanno tanto d’accordo con un portatile. Al momento sto vivendo appieno una sindrome da setup, perché non mi sento più a mio agio con quello attuale e sto cambiando / pianificando di cambiare tutte le postazioni una ad una, nella speranza di avere maggiore soddisfazione in mobilità (il MacBook 12″ mi stava stretto), più efficienza sulla scrivania (per le app che uso ora il Mac Pro fatica) e anche a casa (l’iMac 21,5″ 2011 macina bene, ma lo sto usando sempre più spesso e vorrei un 27″). Tornando agli adattatori, sono loro il motivo principale per cui non ho ancora pubblicato la recensione del MacBook Pro 15″ con Touch Bar. Ho atteso il più possibile affinché si trovasse qualche Dock Thunderbolt 3 “certificato per macOS“, ma alla fine mi sono visto costretto a provare tanti piccoli adattatori separatamnte. Ho scoperto alcune cose positive ed altre un po’ meno, di cui parlerò dettagliatamente nell’imminente recensione. Nel frattempo, però, ci tengo a riportarvi la mia esperienza in merito la connessione di display esterni.

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Fin dall’avvento della porta Thunderbolt, questa ci è stata presentata con le fattezze di una Mini DisplayPort, dandoci la possibilità di avere con una sola connessione il meglio dei due mondi: dati e video. In realtà, però, queste modalità rimangono separate, tant’è che l’adattatore Apple da Thunderbolt 3 a 2 supporta i dati ma non il video DisplayPort. Vi dirò di più: tutti quelli che ho trovato in commercio hanno lo stesso “difetto”, per cui ritengo che sussista una ragione strutturale che rende “incompatibile” la Mini DisplayPort inclusa nelle ultime due generazioni di Thunderbolt. Una cosa interessante da notare, però, è che l’adattatore Apple è incredibilmente compatto e molto economico. Esatto: economico

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Lo stesso prodotto realizzato da StarTech – il più diffuso da prima che arrivassero i MacBook Pro 2016 – costa circa 90€ ed è anche grosso, brutto e decisamente cheap rispetto quello Apple. Quest’ultimo aveva un prezzo inferiore già con il listino iniziale, ma con l’attuale promozione (attiva sino a fine anno) si compra per 35€ spedizione inclusa. E funziona anche su computer Windows. Insomma, ne ho già comprati due e sto meditando di portare a casa persino il terzo finché possibile a questo prezzo. Altra cosa interessante: l’adattatore StarTech funziona sui MacBook Pro 2016, sebbene non chiaramente specificato né certificato per macOS. Dunque la domanda fondamentale è: come lo colleghiamo uno schermo?

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Mettendo in stand-by l’ipotesi di quelli Thunderbolt 3, perché aspettiamo ancora che siano disponibili, la cosa più semplice è quella di usare un comune adattatore USB-C/HDMI (spesso inclusi negli hub come questo). Ho provato tutti quelli che avevo per il MacBook e funzionano senza problemi, ma si fermano alla frequenza di refresh di 30Hz in 4K. Plugable ne ha fatto uno da USB-C ad HDMI 2.0 che costa poco ($25) e supporta il 4K a 60Hz, ma non è ancora disponibile in Italia quindi non ho avuto modo di testarlo. Non ne ho trovati altri per ora, ma credo ci siano e ce ne saranno di più in futuro, e dovrebbero funzionare sui MacBook e Pro 2016 visto che Apple ne dichiara la compatibilità con HDMI 2.0 in questa pagina.

MacBook (Retina, 12 pollici, inizio 2016) e i modelli MacBook Pro di fine 2016 supportano le frequenze di aggiornamento di 60 Hz su HDMI quando utilizzati con un display HDMI 2.0 supportato, un cavo HDMI Premium certificato e un adattatore da USB-C a HDMI 2.0 supportato.

L’HDMI, comunque, è più una connessione da TV; per il computer è decisamente più indicata la DisplayPort. Su questa è doverosa una precisazione: prima ho detto che un adattatore Thunderbolt 3 / 2 non è in grado di trasportare anche il flusso video (almeno non quelli oggi in commercio), ma d’altro canto nemmeno li “blocca”. Spiego meglio: se si collega un Dock Thunderbolt 2 come il Sonnet Echo 15+ (che ho recensito da poco) al MacBook Pro 2016 tramite il suddetto adattatore, la sua porta Thunderbolt 2 riuscirà comunque a veicolare il segnale Mini DisplayPort.

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Ho provato e posso confermare che funziona, supportando il 4K fino a 60Hz senza nessun problema. Un Dock però è un dispositivo costoso di cui non tutti hanno bisogno, per cui l’ideale sarebbe avere un semplice adattatore da USB-C a DisplayPort. Io ne avevo uno di Leicke che, ahimè, non funziona. Ciò mi aveva indotto a pensare che non fosse possibile realizzarlo – così come sembra non esserlo a partire dalla Thunderbolt 3 – ma fortunatamente non è così.

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L’adattatore di VicTsing da USB-C 3.1 a DisplayPort funziona a meraviglia e costa solo 12€ su Amazon, E se ci si collega in cascata pure l’adattatore da DisplayPort a Mini DisplayPort di StarTech (8€ su Amazon) si riesce ad ottenere il risultato sperato con una piccola spesa (sorvolo sull’estetica). Ci sono poi diverse combinazioni possibili, perché si può fare a meno del secondo adattatore ed usare direttamente un cavo da DisplayPort a Mini DisplayPort, giusto per fare un esempio. La situazione sembra dunque positiva tutto sommato, seppure si avrà un quadro più completo quando saranno disponibili anche i primi Dock Thunderbolt 3 per macOS. C’è quello di OWC in uscita a febbraio 2017, ma personalmente sto tenendo d’occhio il più economico USB-C Dock di CalDigit che con 196€ offre:

  • 3 porte USB 3.1 Type-A
  • 2 porte USB 3.1 Type-C (una è per il collegamento al computer)
  • 1 porta DisplayPort 1.2
  • 1 porta HDMI 2.0 (quindi 4K @60Hz)
  • 1 porta Gigabit Ethernet
  • 1 porta ingresso e uscita Audio
  • Fornito con cavo USB-C e alimentatore esterno
Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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