Recensione: Xiaomi Hybrid Pro, gli auricolari low cost di riferimento

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Ormai tendo ad usare quasi sempre auricolari Bluetooth con gli smartphone, semplicemente per una questione di comodità. Non sono l’unico a giudicare da ciò che vedo in giro e la cosa risulta evidente anche per la quantità di modelli a basso costo che hanno invaso il mercato. Il cavo è scomodo, c’è poco da fare, ma ha almeno due vantaggi importanti: offre una qualità maggiore a parità di prezzo (e anche in senso assoluto, se vogliamo) e non richiede alimentazione/ricarica. Non è un caso che, quando viaggio, porto sempre con me auricolari con filo. L’anno scorso ho provato per la prima volta un paio di Xiaomi, i Piston 3, e si sono rivelati piuttosto sorprendenti. Come ogni altro prodotto del brand cinese, ho potuto apprezzare un buon design ed una qualità evidentemente al di sopra del prezzo pagato. Ad inizio 2016 ho testato gli Hybrid Dual Driver che mi hanno davvero impressionato, tant’è che gli ho conferito ben 5 stelle. Chiariamoci, ho usato auricolari ben più costosi e con una resa audio migliore, ma la qualità offerta da questi per meno di 20€ è semplicemente incredibile a mio giudizio. Più di recente sono stati presentati gli Hybrid Pro e non potevo fare a meno di provarli.

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Come si percepisce dalla confezione e rivedremo anche nelle conclusioni, questi sembrano un mix tra i Piston 3 e gli Hybrid Dual Driver. Dai primi prendono la migliore dotazione ed un profilo audio più neutro, dai secondi il design e anche parte del nome.

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L’astuccio sembra proprio quello dei Piston 3, anche se leggermente più chiaro. È costituito da una scatola rigida di plastica con all’interno un supporto in silicone su cui avvolgere in modo semplice e preciso gli auricolari ed altri 3 paia di gommini di altrettante dimensioni. È davvero importante che si scelga il finale adatto al proprio orecchio e non mi stancherò mai di ripeterlo, perché avere o no dello spazio libero tra questo ed il condotto uditivo, comporta una differenza davvero notevole nella resa.

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Negli Hybrid Dual Driver non c’era proprio nessuna confezione, nei Piston 3 c’era la stessa vista fin qui, ma negli Hybrid Pro Xiaomi ha aggiunto anche una sacca morbida. La dotazione è davvero completissima, quindi, e ci offre la massima comodità nel riporre e trasportare gli auricolari nel modo in cui preferiamo.

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La forma è molto simile a quella degli Hybrid Dual Driver, ma sono leggermente più grandi e rifiniti meglio. La scritte R e L che indicano l’orientamento sono piuttosto piccole e realizzate in nero su nero, per cui praticamente invisibili. Tuttavia apprezzo la scelta, perché così non rovinano il design e, vista la forma asimmetrica degli auricolari, è impossibile confondere destra e sinistra, Le parti in cui il metallo (qui opaco e non lucido) si collega alla plastica, sono decisamente più curate e gradevoli esteticamente. La leggerezza, per fortuna, è rimasta la stessa.

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Uno dei pochi punti deboli dei precedenti auricolari era il controller: troppo piccolo e con tasti attaccati e difficili da individuare. Anche questo aspetto è stato risolto da Xiaomi, che ha dotato gli Hybrid Pro di un controller altrettanto bello ma con tasti separati e più grandi. Insomma, sembra proprio che abbiano guardato con attenzione ai pochi errori fatti in passato per risolverli definitivamente.

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Da notare che prima la parte iniziale del cavo era in tessuto, mentre ora è tutto in gomma. A livello di feeling preferivo il precedente e non so perché abbiano deciso di cambiarlo, ma non farà alcuna differenza alla fine dei conti. Il controller contiene anche un piccolo microfono di qualità più che sufficiente, che ci consentirà di effettuare telefonate senza problemi. Avvicinandolo un po’ alla bocca ci sentiranno meglio, ovviamente, ma si riesce a parlare discretamente bene anche senza questo espediente, in quanto il microfono è stato inclinato internamente di 45°, così da puntare nella direzione giusta.

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Gli auricolari Xiaomi sono chiaramente progettati per dispositivi Android, ma ciò non significa che non si possano usare anche su iPhone. Su questi ultimi non funzioneranno i tasti volume, ma non si avrà nessun problema con il play/pausa e il microfono. Veniamo ora all’aspetto più importante: la qualità audio. Come anticipato in apertura, questi Hybrid Pro sono un mix tra i due precedenti modelli di punta. Lo abbiamo già visto per quanto riguarda la dotazione ed il design, ma si conferma anche per la firma sonora. Gli Hybrid Pro hanno un profilo più lineare, simile per molti versi a quello dei Piston 3, ma con una qualità audio superiore, vicina a quella degli Hybrid Dual Driver. Dico vicina, e non migliore o peggiore, perché c’è una differenza di fondo, i quanto gli Hybrid Pro sono meno carichi di bassi rispetto i Dual Driver (e c’era da aspettarselo).

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In alcuni brani ho comunque notato un maggiore dettaglio negli Hybrid Pro, che sono a loro agio con quasi tutti i generi musicali, nonché anche podcast e film. Ci sono però alcune situazioni in cui ho preferito il maggiore impatto dei Dual Driver, che, pur non essendo così diverso, si riesce ad apprezzare piuttosto chiaramente in un confronto diretto.

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Conclusioni

Gli Hybrid Pro sono un altro colpo assolutamente ben riuscito da parte di Xiaomi. Bel design, dotazione super completa ed un audio di qualità ben superiore alla loro fascia di prezzo. Direi che i Piston 3 ormai si possono mettere definitivamnte nel dimenticatoio, perché superati in ogni aspetto, ma cosa dire dei Dual Driver? Onestamente credo che gli Hybrid Pro rappresentino una migliore offerta a tutto tondo, adatti per ogni ascolto e molto comodi grazie alle duplice modalità di trasporto. Gli Hybrid Dual Driver, invece, arrivano con una confeziocina scarna e costano qualcosa in meno, ma li ritengo ancora una scelta migliore per gli amanti dei bassi.

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PRO
+ Leggerissimi ma con buona costruzione
+ Bel design
+ Gommini per ogni orecchio e ottima stabilità
+ Microfono di buona qualità per le conversazioni telefoniche
+ Non una ma ben due custodie da trasporto
+ Prezzo ottimo

CONTRO
- I tasti del controller sono difficili da individuare senza guardare

DA CONSIDERARE
| Su iPhone non funzionano i tasti volume

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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