Avrebbe successo al giorno d’oggi il Nokia 3310 (seppur rivisitato)?

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Non ne ho mai posseduto uno. A quei tempi preferivo Siemens, C35 prima e C45 dopo. Eppure già allora percepivo, e si percepiva, quanta storia della telefonia mobile stesse scrivendo il Nokia 3310. Un prodotto riuscitissimo per quei tempi, con una dotazione tecnica riuscita in pressoché qualsiasi ambito: un design robusto e relativamente piacevole (per vedere dei Nokia davvero belli bisognava mirare ai top di gamma come l’8310), un’interfaccia grafica a prova anche di un bambino, un’ottima ricezione e un’ancor più ottima durata della batteria. Certo, parliamo di tutt’altra epoca tecnologica per quel che riguarda i consumi energetici: internet su cellulare stava appena comparendo col WAP, gli schermi a colori erano appannaggio di pochissimi dispositivi perlopiù rivolti alla fascia business e il 3G era ancora sperimentale. Il massimo della multimedialità concessa dal 3310 erano loghi, suonerie e Snake. Ma tanto bastava, allora, per sentirsi felici e soprattutto indipendenti, dato che fu il primo telefono per molte persone, soprattutto ragazzi.

Il 3310 è rimasto nei cuori, superato per features in pochi mesi ma non per popolarità, oscurando il predecessore 3210, nonostante questi abbia ottenuto ancor più successo commerciale. Forse per rivedere un periodo altrettanto iconico nella telefonia bisogna andare nel 2007, guardando al Nokia N95 e al primo iPhone. Vari esemplari di 3310 sono ancora in circolazione, perfettamente funzionanti, e chi ce l’ha spesso se lo tiene stretto (o quantomeno lo vende a prezzi non stracciati) come si fa con altre tipologie di cimeli storici. La sua robustezza è stata oggetto di mitizzazione e meme su internet, dandogli un’aura d’indistruttibile. Non che sia inventata di sana pianta: la rete pullula di testimonianze in cui i Nokia se la cavano pressoché indenni da cadute piuttosto elevate o bagnetti nell’acqua, cose piuttosto sconsigliate a molti smartphone di oggi pena ritrovarsi qualche minuto dopo su Amazon a scegliere il sostituto.

Ma il 2000 non è il 2017, le cose sono cambiate e il pensiero di ravvivare un 3310 in questi giorni suonerebbe strano a molti. Sarebbe ritenuto in pratica l’equivalente di trasportare nel tempo un antico romano e pretendere che oggi affronti il Grande Raccordo Anulare. O forse no? Per quanto sembri strano, c’è ancora una buona domanda per i cosiddetti dumbphone, ovvero tutti quei telefoni che presentano solo funzioni basiche e quasi sempre con un firmware proprietario su cui non è possibile installare nuove app. Nokia è stata una delle poche realtà che ha continuato a produrne di nuovi, sia nell’era indipendente sia sotto l’egida di Microsoft. E la nuova licenziataria HMD non ci pensa nemmeno a interrompere tale tradizione, con la prova nel modello 150 fresco di debutto sui mercati europei. Ecco perché non solo penso che le indiscrezioni del popolare evleaks su un imminente reboot del 3310 con qualche ammodernamento siano molto veritiere, ma pure che questo dispositivo avrà parecchi potenziali acquirenti.

Pensiamo a chi cerca un secondo telefono muletto, privilegiando grande affidabilità e autonomia, oppure agli anziani che potrebbero giovarne della sua semplicità. Per non parlare delle varie zone del mondo in cui smartphone e reti veloci sono ancora un lusso per pochi abbienti. Queste fasce potrebbero trovare nel rinato 3310 il loro dispositivo ideale. E poi, perché no, il suo status potrebbe puntare a farlo comprare anche tra chi non ne avrebbe bisogno, o addirittura spingere qualcuno a mandare al diavolo i prodotti moderni iperconnessi. Non si arriverà probabilmente alle centinaia di milioni di unità vendute del modello originale, ma i presupposti per almeno alcune decine ci sono. La chiave starà nel coniugare in modo accurato la vecchia formula vincente con alcune migliorie ormai strettamente indispensabili, come un display a colori, un lettore musicale di base con microSD e una porta micro USB. Se vogliamo proprio abbondare mettiamoci pure un modulo 3G e una piccola fotocamera, ma non oltre: si rischierebbe di snaturarlo invece che omaggiarlo. Vedremo presto quali saranno le reali intenzioni di HMD, visto che la presentazione dovrebbe avvenire a fine mese durante il Mobile World Congress di Barcellona, insieme ad altri tre smartphone Android di fascia media/medio-bassa.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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