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Batti il cinque, Motorola. Anzi, Lenovo. Una delle sue serie più fortunate ha ricevuto oggi a Barcellona un nuovo gradito aggiornamento, migliorativo sotto pressoché ogni punto di vista. Non che i precedenti Moto G fossero male: se Motorola ha saputo rilanciarsi nel periodo più buio della sua storia, è stato grazie alla volontà dell’allora proprietaria Google di rivoluzionare la fascia media, offrendo prodotti ben realizzati a prezzi competitivi e soprattutto con una versione quasi stock di Android. La serie Moto G5 presentata pochi minuti fa rappresenta un ulteriore salto di qualità, volto a dimostrare di non aver paura dell’aggressiva concorrenza dimostrata da Honor e altri marchi nella stessa area di mercato.

Com’è già avvenuto per la serie G4, anche stavolta il modello normale e quello Plus sono forse fin troppo differenziati. Iniziamo da ciò che hanno in comune: l’aspetto nel complesso rimane simile ai predecessori, ma passa al ben più nobile alluminio unibody, che conferisce una sensazione di maggior cura. Niente da fare per la certificazione IP67/68, sebbene Lenovo assicuri la presenza di uno strato protettivo contro occasionali contatti con liquidi. La prima e più curiosa divergenza proviene dallo schermo, 5″ per il Moto G5 e 5,2″ per il G5 Plus; entrambi sono IPS con risoluzione Full HD, protetti da Gorilla Glass 3, e sotto dispongono del sensore per le impronte digitali. Da qui in poi le distinzioni diventano più marcate, a partire dal SoC. Il G5 deve accontentarsi di un SoC Qualcomm Snapdragon 430 da 1,4 GHz, mentre chi opterà per il modello Plus potrà godere di un più prestante 625 da 2 GHz. La RAM per entrambi può essere di 2 o 4 GB, in base all’area geografica. Analoga distinzione per la memoria flash, 16 o 32 GB per il G5 e 32 o 64 GB per il G5 Plus. In qualsiasi caso potranno essere espansi tramite microSD fino ad ulteriori 128 GB.

Guardando al comparto fotografico, i Moto G5 presentano alcuni miglioramenti rispetto alla vecchia serie ma poco di trascendentale. Per il modello normale il sensore principale è da 13 Megapixel, con apertura f/2.0, autofocus a rilevamento di fase e registrazione video 1080p. Il G5 Plus sta invece a quota 12 MP, ma ha una migliore apertura f/1.7, pixel di maggiori dimensioni, doppio autofocus e cattura filmati in 4K. Comune a entrambi è il flash a doppia tonalità così come il sensore frontale da 5 Megapixel. La connettività prevede 4G LTE, Wi-Fi 802.11n dual-band, Bluetooth 4.2 e GPS; il Plus aggiunge il modulo NFC. Le scelte curiose ritornano con la batteria: Moto G5 ne ha una rimovibile da 2.800 mAh, mentre G5 Plus passa a 3.000 mAh, guadagnando il supporto alla ricarica rapida TurboCharge ma diventando al contempo non rimovibile.

Il sistema operativo preinstallato è Android 7.0 Nougat, a cui Lenovo/Motorola ha aggiunto come da consuetudine alcuni piccoli accorgimenti. Questa volta, in particolare, ha aggiunto una modalità che permette di fare a meno dei tre pulsanti di navigazione software sostituendoli con apposite gesture da fare sul sensore d’impronte. Un tap per tornare alla schermata home, scorrere verso sinistra per andare indietro, verso destra per richiamare il task switcher. Per chi come il sottoscritto è abituato al classico trio virtuale un sistema del genere richiederà potenzialmente un po’ di pratica, ma sembra interessante e soprattutto è opzionale. Entrambi i dispositivi arriveranno da marzo nelle colorazioni “lunar gray” e “fine gold”, con prezzi rispettivamente di 199 € per Moto G5 (esclusiva TIM) e 229 € per Moto G5 Plus.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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