Recensione: WETEK.Hub, il TV Box compatto per lo streaming video in salotto

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Quando si guarda il WETEK.hub, si capisce immediatamente che si ha a che fare con un prodotto premium. La confezione è molto ben curata, sia per il design che in termini qualitativi, e all’interno si trovano tantissimi accessori. Di norma i TV Box vengono forniti con telecomando e alimentatore, qui abbiamo anche un cavo HDMI, una serie di adattatori per le principali prese, un cavo seriale, un extender per gli infrarossi ed un biadesivo per installarlo in verticale dietro il TV.

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La seconda cosa che colpisce sono le dimensioni lillipuziane del box: un quadrato di 7 cm di lato, spesso soltanto 2. Si è guadagnato la palma del più compatto sul mercato e non non c’è nessun altro in grado di rivaleggiare. Ancor più impressionante è la qualità costruttiva, perché a tenerlo in mano se ne avvertono la robusta consistenza ed il peso. Il telecomando è gradevole e possiede un layout dei controlli ben pensato, ma la plastica di cui è composto è un po’ leggera e non è all’altezza del box secondo me.

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Frontalmente si trova un LED invisibile, nel senso che è annegato all’interno della scocca semi-trasparente e si vede solo quando acceso. È di colore blu durante l’attività e rosso quando in stand-by. Sul lato sinistro abbiamo l’unica porta USB (2.0) di cui è dotato l’hub, le due per l’extender degli infrarossi e la seriale (utilizzata per debug), lo slot a pressione per la microSD ed un’antenna per il segnale wireless. L’hub supporta il Wi-Fi ac a doppia banda, per cui non c’è davvero di cui lamentarsi, e possiede anche il Bluetooth integrato e di semplice configurazione dal menu principale.

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Sul retro abbiamo l’uscita HDMI 2, che supporta 4K fino a 60Hz, e la porta Gigabit Ethernet per chi volesse maggiore velocità e stabilità nell’accesso alla rete. Viste le dimensioni così compatte, è facile nascondere il WETEK.hub dietro il TV, situazione in cui ritornerà molto utile il ripetitore IR.

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Da quando possiedo questo box il software è cambiato moltissimo, infatti il mese scorso è stato rilasciato un launcher completamente diverso e più moderno con WeOS 2. Il vecchio non era affatto male, ma questo è più ricco ed in linea con i dettami di Android TV. In cima si trova una specie di status bar, con orario, meteo ed altre indicazioni sulla destra, ed un menu hamburger sulla sinistra.

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Da notare che alla prima accensione si viene accolti da un wizard molto semplice ed esteticamente curato, il quale ci consente di ottenere un setup già operativo in pochi istanti. Inoltre nella fascia superiore, dove il sistema propone le ultime novità in vista in stile Android TV, si trovano anche una serie di video guide sull’uso dell’interfaccia. Qualcosa che farà sicuramente piacere ai neofiti.

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Il telecomando non possiede ahimè un giroscopio, cosa che alla lunga potrà creare problemi. Con una Android TV “pura” si nota di meno, ma questa è concepita in modo tale da far funzionare qualsiasi app grazie a PlayStore ed Aptoide preinstallati, e verrà spesso indicata la necessità di un mouse. Si può simulare con i tasti freccia (dopo aver premuto quello con l’icona del mouse), ma la reattività, velocità e precisione lasciano a desiderare. L’ideale è dotarsi di una mini tastiera con trackpad o un telecomando con giroscopio.

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Il menu hamburger, a sinistra del nome Weetek, fornisce rapido accesso alle funzionalità primarie, come la rete o il bluetooth, mentre l’ultima voce consente di aprire il menu principale. La CPU è una AMLogic S905-H quad-core con GPU penta-core Mali MP450, mentre la RAM ammonta a 1GB e la memoria interna ad 8GB (di tipo eMMC). Si capisce subito che il WETEK.hub non nasce per giocare ai titoli più impegnativi (dove 2GB di RAM servono), ma un po’ di casual gaming ce lo si può concedere, sia in 2D che 3D se la grafica è semplice. Il suo punto forte è da ricercare nella riproduzione audio e video, ambito in cui vanta prestazioni molto buone.

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Riesce a riprodurre con una buona fluidità filmati in 4K a 10bit, avendo anche un’interessante funzionalità di frame rate variabile, il quale viene adattato a seconda della sorgente (con diverse opzioni a scelta dell’utente). Inoltre supporta audio DTS e Dolby Audio, cose che difficilmente troviamo nei TV Box di pari fascia. Molto comoda anche la possibilità nativa di montare dei percorsi di rete all’avvio, così si può configurare in modo più flessibile il WEPlayer, che altro non è che una versione di Kodi. Questa è l’app che consente di sfruttare al meglio le potenzialità del prodotto, ma ovviamente si può installare anche Plex, VLC ed altro. Per quanto riguarda i servizi di streaming, da segnalare che YouTube ha la comoda interfaccia di Android TV ma si ferma al 1080p. Netflix, invece, che spesso va in SD su questi TV Box, arriva all’HD sul WETEK.hub, che non sarà il 4K ma è sempre un vantaggio rispetto molta concorrenza.

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Tra le utili funzionalità integrate, vi è anche quella di AirPlay e Google Cast, ma con la prima ho avuto spesso problemi. Diciamo che mediamente funziona, ma non baserei l’acquisto su questa. Altra cosa da considerare è che il software è molto gradevole, offrendo una godibile via di mezzo tra Android TV ed un launcher in stile box cinesi, con una bella interfaccia e tantissime funzioni. Questo viene anche ben seguito in termini di aggiornamenti, ma in tutti i casi la stabilità non è il suo forte. Proprio ieri ho dovuto effettuare un reset completo perché si era appesantito al punto da ingolfarsi dopo soli 5 minuti dal riavvio.

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Conclusione

Nel complesso il WETEK.hub è uno dei più interessanti TV Box se si cerca principalmente lo streaming audio/video, ma sul conto pesano sia la sua eccellente cura progettuale che l’incredibile compattezza. Costa 99€ su Amazon, e non sono pochi, ma la differenza rispetto prodotti dal prezzo inferiore è ben percepibile fin da quando si apre la sua scatola. Il fatto che non sia adatto al gaming non lo considero un problema quanto piuttosto una scelta, ma 2GB di RAM avrebbero migliorato l’esperienza d’uso a tutto tondo. L’unico vero limite che ho riscontrato è la non perfetta ottimizzazione del nuovo WeOS 2, che è sì molto bello e completo, ma ha la fastidiosa tendenza a rallentare in breve tempo ed a presentare qualche bug che causa riavvii. Per questo motivo non riesco a dare 4 stelle piene, ma con un software più stabile non esiterei ad arrivare a 4,5.

PRO
+ Ottima qualità costruttiva del box
+ Struttura compatta pensata per essere nascosta (adesivo + prolunga infrarossi)
+ Telecomando abbastanza razionale
+ Frequenti update
+ Google Play Store + Aptoide
+ Supporto per frame rate variabili
+ Buone prestazioni nella riproduzione video fino al 4K
+ Supporta audio DTS e Dolby Audio
+ Interfaccia molto gradevole
+ Ottima dotazione di connessioni: Gigabit + Wi-Fi ac dual-band

CONTRO
- Telecomando non molto robusto
- Solo 1GB di RAM: non è adatto al gaming
- Una sola porta USB (se ci mettete un ricevitore per tastiera rimane solo la microSD)
- Il software tende a rallentare dopo poco tempo
- Con l’introduzione di WeOS 2.0 sono arrivati anche un po’ di bug

DA CONSIDERARE
| Nel telecomando manca il giroscopio per muovere più comodamente il puntatore

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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