Xiaomi annuncia il suo primo SoC Surge S1 e i nuovi Mi 5c e Redmi 4X

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È stato un percorso lungo 28 mesi quello che ha portato Xiaomi alla realizzazione del suo primo SoC. La decisione di realizzarlo è stata presa ad ottobre del 2014 e solo oggi viene ufficialmente svelato e presentato al pubblico. Il Surge S1 è stato progettato completamente in casa e mira ad imporsi come punto di riferimento nel mercato mid-range, grazie a buone prestazioni, ottimi consumi e specifiche molto interessanti.

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Si parte con la CPU, dotata di 8 core in configurazione big.LITTLE. Xiaomi non ha puntato all’ultima generazione ma ad una combinazione collaudata, che vede 4 core a 2,2GHz e 4 a 1,4GHz, entrambi Cortex-A53. Grande attenzione è stata dedicata alla GPU, una Mali T-860 quad-core più parca nei consumi di ben il 40% rispetto la precedente T-760.

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A questa si abbina il nuovo dual ISP a 14-bit con diverse ottimizzazioni in termini di elaborazione dell’immagine, che vanno dal tradizionale HDR ad una serie di nuovi algoritmi migliorati per l’alta sensibilità e la riduzione del rumore fotografico.

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All’interno del Surge S1 si trova un DSP a 32 bit ottimizzato per una migliore riproduzione della voce, grazie ad un campionamento a 16kHz contro i tradizionali 8. Questo include anche il supporto per le chiamate in HD via VoLTE e per la riduzione del rumore con doppio microfono.

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Altre caratteristiche molto interessanti sono la baseband aggiornabile (anche via OTA), che consentirà di riprogrammare il modem, e le varie specifiche di sicurezza incluse a livello hardware.

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Come già anticipato, il Surge S1 non mira a competere con i top di gamma come Snapdragon 821 o 835, ma i benchmark mostrati da Xiaomi sono più che incoraggianti rispetto la fascia media del mercato. La CPU in sé non stupisce, seppure riesca a superare in scioltezza lo Snapdragon 625, ma è la GPU a colpire nel segno.

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Il risultato di GFXBench con Manhattan off-screens è infatti nettamente superiore rispetto quello ottenuto dagli altri SoC di fascia media, tra cui Xiaomi ha considerato anche i MediaTek P10 e P20.

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L’azienda ha già presentato uno smartphone che integra il suo nuovo SoC Surge S1 ed è il Mi 5c. Questo è, neanche a dirlo, l’ennesimo prodotto che si avvicina moltissimo al design di iPhone 7. Dispiace un po’, perché il primo Mi 5 si distingueva almeno per le dimensioni ed alcune finiture estetiche, mentre i successivi si sono rapidamente omologati.

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Le specifiche tecniche vedono la presenza del già citato Surge S1, con 3GB di RAM LPDDR3 e 64GB eMMC5.0. Il display da 5,15″ (sembra sia FullHD) ha 550-nit di luminosità ed un controllo molto preciso della retroilluminazione, dice Xiaomi. Corpo in metallo e vetro, spesso solo 7mm e pesante 132g, sensore d’impronte frontale ed una batteria da 2860 mAh che garantirà un giorno pieno d’uso ed una ricarica rapida a 9V/2A. Grande attenzione alla fotocamera, che sfrutterà le prestazioni del S1 per offrire gamma dinamica estesa in un singolo scatto (HDR) e si basa su un sensore da 12MP con alte sensibilità e pixel da 1,25 micron.

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Il secondo prodotto lanciato è Redmi 4X, un entry-level mosso da uno Snapdragon 435 1.4 GHz, Adreno 505 e 2GB di RAM con 16GB di storage nella versione base, oppure 3GB+32GB in quella top. Questo ha un design simile, sempre metallo e vetro 2.5D, uno schermo da 5″, batteria da 4100 mAh e memoria espandibile con miroSD fino a 128GB. I prezzi in dollari saranno molto bassi, rispettivamente di $100 e $130, per cui è prevedibile un ottimo successo di vendita.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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