Quando lo scorso 22 marzo Apple ha sorpreso in tanti con l’acquisizione dell’app Workflow, la sensazione comune era dell’imminente arrivo di Automator su iOS. Del resto, per essere un prodotto non ufficiale Workflow mostrava potenzialità all’altezza o quasi dell’utility che Apple integra in macOS e ciò deve aver solleticato i piani alti di Cupertino per un piccolo ma significativo investimento, che potrebbe far parte della tanto agognata offensiva “pro” di iOS. Con un gesto inusuale per Apple, l’app era stata mantenuta sullo Store, diventando gratuita e ricevendo un corposo aggiornamento (seppur non privo di qualche perdita di funzionalità, in primis le integrazioni coi servizi Google). Un rilascio che a quanto pare sarà l’ultimo, come ha riportato il sito francese iGeneration.
Un loro lettore ha chiesto infatti a riguardo al team di supporto di Workflow, ricevendo via email la conferma della cessazione di aggiornamenti di rilievo. L’app è stata infatti passata in “modalità manutenzione”, praticamente il preambolo della dismissione totale. Potrebbe ricevere ancora piccoli bugfix se necessari, ma non si andrà oltre. Di certo Apple non l’ha comprata solo per rimuoverla dal mercato: sinora di suo non ha offerto una soluzione simile su iOS e qualora l’avesse fatto sarebbe potuta ricorrere a misure già viste in precedenza per rigettarla fuori dall’App Store, senza alcun esborso finanziario. Molto più realistico è lo scenario che in tanti hanno ipotizzato, ovvero che sia solo la vita di Workflow come app indipendente ad essere agli sgoccioli, in attesa di essere presentata a giugno come parte integrante di iOS 11. Magari con una familiare icona a forma di automa.