Apple crede nelle eGPU. E noi quanto dovremmo crederci?

Dopo la presentazione dei nuovi (ormai vecchi) MacBook Pro di fine 2016  – ora potete acquistare quelli del 2017  – qui su SaggiaMente abbiamo in qualche occasione toccato l’argomento eGPU, in particolare con questo articolo. Il nuovo mercato delle schede grafiche esterne, reso possibile anche grazie a connessioni cablate sempre più veloci come la Thunderbolt 3, ci è sembrato comunque una buona idea che non conviene. Ovviamente la sconvenienza è tutta economica. Considerando il costo di una buona scheda grafica ed aggiungendo a questo l’esborso per un box esterno dotato di alimentatore, si raggiungono facilmente cifre piuttosto elevate. Un’analisi più approfondita di questi aspetti è comunque stata fatta dal nostro Maurizio nell’articolo che ho più volte citato sopra, e vi invito a leggerla qualora ve la foste persa. Detto questo non si può ignorare il fatto che da quando quell’articolo è stato pubblicato lo scorso autunno sono cambiate alcune circostanze.

In primo luogo NVIDIA ha deciso di rendere disponibili i driver (in beta) delle sue schede grafiche anche per piattaforma Mac, sebbene il sodalizio tra Apple e AMD sembri non voler cedere il passo ad alcuna apertura a brand terzi (leggasi NVIDIA, appunto). Con questo fattore in gioco l’interesse verso l’utilizzo di una eGPU potrebbe avere senso non solo per potenziare un laptop quando sfruttato come postazione fissa, ma anche per dare maggiore sprint ad un iMac o Mac Pro, aprendo alla possibilità di sfruttare l’architettura CUDA di NVIDIA per l’accelerazione dei software della suite Adobe e di altri software.

Il secondo punto che scombussola le carte in tavola riguarda quanto annunciato da Apple durante il WWDC17: macOS High Sierra porterà con sé il supporto nativo alle eGPU entro primavera 2018. Questo significa che per la prima volta Apple si esprime pubblicamente su questo mercato e lo fa promuovendone la crescita e fornendo ai developer un kit di sviluppo composto da una GPU AMD Radeon RX 580 e un box per eGPU Sonnet eGFX Breakway, oltre che un hub Belkin da USB-C a USB-A e un buono sconto dal valore di $100 per l’acquisto di un visore HTC Vive, il tutto al costo (di mercato, se non più basso) di $599.

Insomma, se all’atto pratico le constatazioni che abbiamo fatto qualche mese fa circa le eGPU rimangano ancora valide, ora la possibilità di uno sviluppo rapido di questo mercato appare più concreta. Un settore sicuramente da tenere d’occhio, ma difficile da analizzare per tutte le variabili che rientrano nell’equazione, alcune piuttosto incerte come i rapporti (giochi di forza) tra AMD-APPLE-NVIDIA, oppure la volontà di Adobe di continuare per la sua strada, quasi ignorando il sistema operativo che in passato ha più contribuito a rendere celebri le sue soluzioni tra i professionisti, e ancora i prezzi dei box esterni per eGPU che potrebbero vedere una drastica riduzione nel tempo, come no.

Infine – ma non voglio dirlo ad alta voce – mi rimbombano in testa le parole di Phil Schiller, le quali ci hanno preannunciato che nel 2018 vedremo un nuovissimo Mac Pro modulare. E se questo fantomatico Mac Pro sia più modulare di quanto finora abbiamo osato immaginare? Solo il tempo potrà rispondere a tutti questi dubbi e domande.

Simone Sala

Junior Editor - Appassionato di tecnologia, mi piace analizzarne sia gli aspetti tecnici che i risvolti sociali. Sono curioso per natura e cerco sempre di sperimentare le ultime novità in qualsiasi ambito. Collaboro con SaggiaMente dal 2016.

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