All’inizio del mese Qualcomm ha chiesto all’International Trade Commission americana di bloccare le importazioni degli iPhone con modem Intel. Secondo l’istante, infatti, i telefonini di Cupertino violerebbero alcuni suoi brevetti e, quindi, non dovrebbero più essere commercializzati se non a fronte del pagamento delle giuste royalties. Ovviamente, il blocco potrebbe essere concesso prima dell’istruttoria vera e propria e diventare definitivo al termine di essa.
A quanto pare, però, Apple non è sola nella sua battaglia contro Qualcomm: un folto gruppo di aziende operanti nel settore della tecnologia e dell’intrattenimento, fra le quali Google, Samsung, Intel, Facebook, Uber, Microsoft, Amazon e Netflix, hanno comunicato all’ITC che i consumatori sarebbero le vere vittime del provvedimento. Infatti, non solo si creerebbe una forte indisponibilità di iPhone sul mercato (con conseguente crescita dei prezzi di quelli con modem Qualcomm), ma si costituirebbe di fatto un monopolio della società di San Diego sui chip per le telecomunicazioni mobili.
Nonostante Tim Cook e il CEO di Qualcomm abbiano più volte dichiarato di non gradire gli scontri giudiziari e di preferire le vie delle trattative bonarie, la lotta fra le due società procede senza esclusione di colpi.