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La storia non si può cancellare. Anche se Samsung lo vorrebbe certamente fare, se ne avesse la possibilità. Nonostante ne sia uscita molto meglio del previsto, il fiasco del Galaxy Note 7 rimane una ferita, se non nel corpo quantomeno nell’animo. Non si può cancellare, d’accordo, ma si può trarne insegnamento per evitare di commettere gli stessi errori. Un altro sbaglio che avrebbe potuto fare il colosso coreano è gettare completamente la spugna sulla serie Galaxy Note, come si rumoreggiava mesi fa. Quello del Note 7 è stato un incidente di percorso, grave ma tutt’altro che irrimediabile. L’ottima fama conquistatasi dalla gamma nelle sue precedenti iterazioni ha retto l’urto e chi ha potuto non si è fatto problemi a “saltare un turno”, mantenendo fiducia in Samsung. Poi si può dire che subentra pure una questione di orgoglio, un ciclo così ben riuscito non poteva essere bruscamente chiuso da una tale macchia, non avrebbe avuto molto senso. Meglio considerarlo una sorta di anno sabbatico, finito oggi con la presentazione del Galaxy Note8.

Il nuovo top di gamma Samsung presenta svariate similitudini frontali col fratello “minore” Galaxy S8+, mantenendo il family feeling coi precedenti Note negli angoli più squadrati e nella scocca posteriore, in Gorilla Glass 5 come quella frontale. L’alluminio torna a fare la sua comparsa invece nella cornice. Presente all’appello la resistenza ad acqua e polvere, con certificazione IP68. Anche il Note8 sposta il sensore d’impronte sul retro, a destra del comparto fotografico, lasciando quanto più spazio possibile allo schermo curvo Super AMOLED da 6,3″, con risoluzione Quad HD+ 2960×1440 (anche se di default viene impostato in modalità Full HD+), rapporto d’immagine 18,5:1, supporto HDR10 e rilevamento della pressione esercitata. È disponibile la modalità Always On per la visualizzazione delle notifiche anche a display bloccato, in una modalità a bassissimo consumo energetico, mentre per favorire il multitasking è stata aggiunta la funzionalità Unisci App che permette l’avvio contemporaneo di due applicazioni affiancate a schermo.

Andando all’interno, troviamo nel SoC una conoscenza già nota il SoC: è l’octa-core Eyxnos 8895, prodotto a 10 nm dalla stessa Samsung e adottato negli S8. Solo negli USA verrà commercializzata la versione con Qualcomm Snapdragon 835. La GPU Mali-G71 integrata è ottimizzata per il gioco grazie al supporto per le API grafiche Vulkan. Generosa la dotazione per ciò che riguarda la RAM, 6 GB; meno spettacolare, ma comunque una buona base, quella di archiviazione da 64 GB, con espansione garantita dallo slot microSD fino ad ulteriori 256 GB. Solitamente la menzioniamo più avanti, ma volendo lasciare il prossimo paragrafo ad una delle principali peculiarità del Note8, anticipiamo qui la connettività: completa come previsto, con LTE Categoria 16 fino a 1 Gbps, Wi-Fi 802.11ac dual-band MIMO, Bluetooth 5.0 ed NFC. La sicurezza è garantita, oltre che dal già citato sensore d’impronte, pure dal riconoscimento di volto e iride. Altri accorgimenti hardware/software per la protezione dei dati personali sono previsti dal sistema Samsung Knox.

Non indugiamo oltre e passiamo al comparto fotografico, su cui Samsung ha posto parecchia attenzione. Il Note8 è il suo primo modello dotato di doppia fotocamera posteriore. Entrambi i sensori sono da 12 Megapixel: uno grandangolare con pixel da 1,4 μm e apertura f/1.7, l’altro teleobiettivo 52 mm f/2.4, in grado di generare uno zoom ottico fino a 2x (si arriva a 10x massimi richiamando in azione anche lo zoom digitale, con le perdite di qualità che però ne conseguono). Contrariamente ad altri dispositivi dual camera già presenti sul mercato, qui è prevista la stabilizzazione ottica per tutte e due le fotocamere invece che sulla sola primaria. Sono presenti svariate funzionalità, come la messa a fuoco in tempo reale con effetto bokeh, da combinare eventualmente all’acquisizione doppia che permette di scattare contemporaneamente una seconda immagine per catturare quanto avviene attorno alla scena principale. La registrazione video avviene con risoluzione massima 4K a 30 fps. Il sensore anteriore si ferma a quota 8 Megapixel, mantenendo comunque una rispettosa apertura f/1.7 e prevedendo un autofocus con riconoscimento dei volti inquadrati. Per la parte audio troviamo un singolo altoparlante inferiore e microfoni dotati di cancellazione del rumore.

Non è un Galaxy Note se non ha una S Pen. La variante del Note8 è stata ulteriormente migliorata in sensibilità, ma sono le nuove funzionalità software la vera peculiarità. Col pennino si possono personalizzare i messaggi, aggiungendo disegni, animazioni ed emoji. Similmente si potrà fare all’interno dell’applicazione Samsung Notes, il cui scopo principale è già suggerito dal suo nome. La S Pen è integrata con l’assistente virtuale Bixby, consente di salvare pagine online, documenti e altri contenuti su cui segnare i propri appunti, nonché effettuare ingrandimenti, traduzioni e passare agevolmente tra diverse app. Molto interessante è la possibilità di scrivere anche quando lo schermo è in modalità Always On, potendo così agire come una sorta di post-it digitale. Sono previste inoltre altre funzionalità votate più specificatamente all’utilizzo lavorativo.

Da segnalare è l’inclusione della funzionalità DeX, che attraverso l’apposita docking station permette di collegare il Note8 a monitor, tastiera e mouse per utilizzarlo quasi come se fosse un tradizionale computer, con un’interfaccia desktop dedicata in cui eseguire le applicazioni Android a finestra. Il supporto alla realtà virtuale è garantito attraverso i visori opzionali Gear VR, mentre l’accessorio Gear 360 consente di realizzare riprese live anche nelle situazioni più estreme. A questo punto non resta che menzionare l’ultima caratteristica hardware del Note8, ovvero la batteria. Samsung ha optato per una scelta più conservativa, limitandosi a un’unità non rimovibile da 3.300 mAh e intervenendo su altri aspetti per migliorare l’efficienza energetica. Per evitare il ripetersi di quanto visto col Note 7, oltre a uno sviluppo più accurato sono stati introdotti controlli più severi, in collaborazione con laboratori internazionali. La ricarica wireless è supportata (con base opzionale), così come quella rapida. La connettività fisica è affidata alla USB-C e al jack cuffie da 3,5 mm. Sul piano software troviamo Android 7.1.1 Nougat con la peculiare interfaccia personalizzata, da qualche tempo finalmente votata ad aggiungere funzionalità interessanti al sistema stock senza appesantirlo in maniera eccessiva.

In conclusione, parliamo di disponibilità e prezzi. Le colorazioni previste da noi sono due: Midnight Black e Maple Gold (in altri paesi saranno disponibili pure le tonalità Orchid Gray e Deepsea Blue). Come avevamo anticipato alcuni giorni fa, la disponibilità effettiva sul mercato italiano inizierà dal 15 settembre, al prezzo di 999 €. I preordini, anche presso gli operatori telefonici, sono aperti già da oggi e in questa fase gli utenti riceveranno in omaggio la docking station DeX, un bonus che si aggiunge agli auricolari in-ear a marchio AKG inclusi di standard nella confezione di vendita, uno dei primi frutti pratici dell’acquisizione di Harman finalizzata nei primi mesi di quest’anno.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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