Recensione: TerraMaster F2-220, un NAS 2 bay dalle buone prestazioni al giusto prezzo

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Quando è iniziato il periodo estivo mi sono trasferito a mare carico di ottime intenzioni. L’idea era quella di pubblicare una recensione ogni due giorni, tante erano quelle che si erano accavallate fino a giugno. Basta dare un’occhiata alle relative sezioni per accorgersi che non è andata affatto così, perché il crescente impegno in ambito wedding e nel progetto Genti di Calabria, unite a continui disservizi sulla connettività, mi hanno portato ad essere più assente che negli altri anni. Da lunedì potrò finalmente riprendere a macinare articoli come al solito e toglieremo dal sito l’etichetta “lenti per ferie”, ma vorrei iniziare da oggi a parlarvi di un prodottino che ho usato in questo periodo. Si tratta di un NAS, non di quelli autocostruiti e neanche uno delle marche più note, bensì il Terramaster F2-220.

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Due bay per dischi da 3,5″ o 2,5″, CPU Intel J1800 (Dual Core 2.41GHz), 2GB di RAM, una porta Gigabit Ethernet, una USB 2.0 ed una 3.0. Snella ma sufficiente, la scheda tecnica è quella di un NAS entry level adatto all’uso domestico o per le piccole aziende. Il case è in alluminio, ma abbastanza leggero, il vantaggio è che pesa poco rispetto a prodotti analoghi, limitandosi a meno di 1,5Kg.

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Nella confezione si trova tutto l’occorrente per montare i dischi, compreso il cacciavite, nonché alimentatore e cavo di rete. Io ci ho inserito due WD Purple da 3TB, dischi che preferisco ai Red per affidabilità (considerazione basata solo sulla mia personale esperienza). Avendo a disposizione solo due bay le soluzioni di archiviazione possibili prevedono il RAID 0 per la massima velocità o il RAID 1 per la sicurezza. Ho preferito il secondo, non avendo intenzione di effettuare ulteriori backup di questi dati, ottenendo quindi 3TB utilizzabili su 6.

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I cassetti sono un po’ leggerini, ma ben strutturati per ospitare comodamente i dischi, e si irrigidiscono inserendoli all’interno. A livello estetico è un NAS anche piuttosto gradevole, con linee semplici e alcuni cambi nella finitura per non renderlo monotono. Sul fronte vi è il tasto di accensione e quattro spie verdi, due per i dischi, una per la rete e l’ultima per l’attività. Mi è mancata tantissimo una porta USB frontale, utile per caricare o scaricare dati in velocità. Oltretutto qui sarebbe stata davvero comoda perché il NAS supporta tutti i principali file system, compresi i dischi HFS+ del Mac.

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Una delle cose più importanti di un NAS è il suo sistema operativo, in particolare l’affidabilità, le funzioni e le applicazioni disponibili. In questo senso direi che QNAP e Synology sono i più completi, ma ho guardato con curiosità al TOS di TerraMaster. Il primo impatto è stato molto positivo, mi ha consentito di configurare il tutto con semplicità (da un certo punto in poi anche in italiano, seppure imperfetto) fino ad arrivare alla sua pagina principale.

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Il sistema operativo si usa interamente da web, c’è anche l’app per iOS e Android ma fa poca cosa, giusto un accesso rapido al file system ed un backup del rullino che a me non ha mai funzionato (ma uso le beta di iOS 11, forse per questo). L’interfaccia è piuttosto gradevole e personalizzabile nell’aspetto e per lo sfondo, con delle icone allineate sulla sinistra per le funzionalità principali. Qui è dove si gioca la partita più importanti, in quanto i rivali più noti hanno raggiunto un livello di maturità e completezza davvero invidiabile. Il TOS di TerraMaster ha già un piccolo limite di usabilità con gli smartphone, in quanto la UI non è ben ottimizzata per l’uso con le dita. È un vero peccato perché su desktop risulta comoda grazie ad una implementazione con finestre flottanti. Il pannello di controllo è ben organizzato e piuttosto ricco, offrendo la possibilità di gestire utenti e condivisioni in modo completo.

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Ho avuto un po’ di difficoltà a gestire una cartella public con accesso guest da macOS, che ho dovuto poi risolvere con l’ausilio del terminale. Per il resto c’è tutto l’essenziale, comprese le funzionalità iSCSI, server web, SSL, FTP, ecc.. L’accesso remoto offerto da TerraMaster tramite DDNS consente di arrivare al NAS dal di fuori della rete locale in modo semplice. L’area più interessante è sicuramente quella delle app, dove troviamo una scelta molto più limitata rispetto i concorrenti più costosi. Faccio tuttavia una considerazione importante, ovvero che il sistema sembra molto ben supportato. Lo dico perché nei due mesi di utilizzo ci sono stati sia due aggiornamenti del sistema operativo che l’aggiunta di un’app importante che prima mancava: la video sorveglianza. È ancora agli albori e supporta solo videocamere ONVIF ma è certamente un buon segnale per lo sviluppo della piattaforma. Altra cosa interessante è che su Plex Media Server c’è stato un aggiornamento dieci giorni fa e già oggi è stato rilasciato anche da TerraMaster.

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La lista delle app non è proprio esigua, in tutti i casi, e comprende WordPress, Node.js, iTunes Sserver, DLNA Server, JVM, Dropbox Sync, MySQL, Mail Server, Plex, PT&BT Download (Transmission). Il principale assente è un sistema di virtualizzazione, che viene menzionato sul sito per TOS 3.0 ma qui non è presente. È pur vero che con un dual core e 2GB di RAM non è che si possano fare grandi cose, magari per questo qui non si trova, ma sarebbe stato potenzialmente utile anche per installare in ambienti protetti dei servizi aggiuntivi non presenti nel loro app store. Comunque sia le risorse di questo economico NAS mi hanno stupito positivamente, consentendomi di lavorare sui file, scaricare torrent e visionare due filmati in streaming da PLEX senza interruzioni. La rumorosità è abbastanza contenuta, in linea con dispositivi analoghi, ed è interessante la presenza di diversi settaggi per le ventole, sia automatici che manuali.

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Per il mio uso estivo si è dimostrato un compagno perfetto, ma ritengo che possa soddisfare anche tutto l’anno, a patto di non aver necessità di virtualizzazione o di qualche specifica app aggiuntiva che qui manca. Ovviamente anche i 2 soli bay possono essere un limite, ma non tutti hanno necessità di grandissime quantità di dati e del RAID 5. Completo anche il comparto dedicato al Backup, con un’app che centralizza Time Machine e le operazioni pianificate da e verso un dispositivo esterno o con Rsync.

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Conclusione

Sarò sincero, il TerraMaster F2-220 mi ha colpito positivamente. Certe volte ci facciamo condizionare dalle marche, dalle pubblicità o dall’abitudine e dimentichiamo che esistono dei buoni prodotti che ci consentono di risparmiare. Questo NAS ha un’hardware che richiederebbe una spesa maggiore con QNAP o Synology, per cui si comporta molto bene ed è sempre reattivo nelle funzionalità di cui dispone. Certo il sistema operativo TOS ad oggi non è completo come quello dei principali rivali, ma se quel che offre soddisfa le nostre esigenze (e credo che lo faccia per moltissimi utenti), allora è davvero un’opzione da considerare. 189€ per un due bay con un dual-core da 2,4GHz e 2GB di RAM sono davvero un buon prezzo, i rivali in questa fascia hanno modelli molto meno performanti.

PRO
+ Design gradevole e con uso di alluminio
+ Dotazione completa, anche di cacciavite
+ Semplice da installare e configurare
+ Buone prestazioni
+ Supporta sia Time Machine che iTunes Server
+ Prezzo contenuto in relazione all’hardware
+ Aggiornamenti frequenti del sistema operativo e delle app

CONTRO
- Il sistema operativo TOS manca di app rispetto i rivali
- Non c’è un sistema di virtualizzazione
- Una porta USB frontale sarebbe stata comoda

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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