Apple avrebbe iniziato a scaricare automaticamente High Sierra sui Mac non ancora aggiornati

A distanza di quasi due mesi, macOS High Sierra è stato ormai installato su una buona parte dei Mac compatibili. Del resto, l’approccio adottato da Apple ormai dai tempi di Mavericks è vantaggioso per l’utente: mantiene il suo computer aggiornato, con nuove funzionalità e senza costi aggiuntivi. Ci sono però casi in cui il cambio di versione non è praticabile, vuoi per necessità vuoi per scelta. Se abbiamo un software o una periferica di cui non vi è certezza sul corretto funzionamento con High Sierra oppure presenta incompatibilità già note, è meglio restare sui precedenti finché non cambia la situazione. C’è poi chi preferisce attendere almeno qualche versione minore, con relativi bugfix, per aggiornare e chi invece proprio non vuole saperne di aggiornare per principio. Per tutti coloro che appartengono a tali categorie, da qualche giorno potrebbero essersi ritrovati un ospite a sorpresa sul proprio Mac.

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Come riportato su TidBITS, Apple avrebbe iniziato il download automatico dell’app d’installazione di High Sierra sui sistemi compatibili attualmente fermi a El Capitan o Sierra. Gli utenti coinvolti ricevono una notifica in cui li s’invita ad effettuare l’aggiornamento, coi pulsanti “Installa” e “Dettagli”. Solo quest’ultimo, tuttavia, riporta alla pagina ufficiale di High Sierra sul Mac App Store; se si preme su “Installa”, si avvia immediatamente l’installer in quanto tutto è stato scaricato in background. A dare conferma ufficiale di ciò ci pensa un articolo del Supporto Apple:

Se usi OS X El Capitan 10.11.5 o versioni successive, High Sierra viene scaricato in background, semplificando ulteriormente l’aggiornamento del Mac. Al termine del download, riceverai una notifica che indica che High Sierra è pronto per essere installato. Per iniziare, fai clic su Installa all’interno della notifica.

Chi ha una sensazione di qualcosa già visto, non sbaglia, dato che lo stesso fenomeno si verificò con Sierra l’anno scorso. Anzi, stavolta Apple è stata meno aggressiva nel rollout automatico, essendo iniziato solo a metà novembre: la scorsa volta iniziò circa due settimane dopo il rilascio della nuova versione.

Come prevedibile, non tutti l’hanno presa bene e sinceramente non mi sento di biasimarli. Trovo che rappresenti una via discutibile per spingere un aggiornamento. Io li applico volentieri pressoché sempre e di principio consiglio di farli, ma imporre di fatto oltre 5 GB di download automatico a chi non può o non vuole aggiornare predisporrà in gran parte dei casi ad un rifiuto ancor più marcato. Ci sono parecchi Mac piuttosto recenti che hanno SSD interni di soli 128 GB, come quello da cui scrivo, e 5 GB sottratti all’improvviso dal restante spazio libero non risulterebbero così pochi. Un altro problema sono le connessioni: chi ne ha una non molto veloce potrebbe ritrovarsi per un po’ di ore la banda quasi del tutto saturata dal download, e ancor peggio andrebbe a coloro che si appoggiano ai piani dati 3G/4G col loro quantitativo ristretto di GB mensili/quadrisettimanali.

Non è un problema trascendentale, certo. È facilmente risolvibile ignorando la notifica, trascinando l’installer nel Cestino e svuotando quest’ultimo o ancora disattivando i download automatici dell’App Store, altrettanto certo. Ma da Apple mi sarei aspettato un approccio meno forzato verso gli utenti non aggiornati, lasciando completamente loro la scelta se scaricare ed installare High Sierra, senza anticipare di default il primo passo. Se non altro, ha mantenuto facoltativo il secondo, al contrario di quanto successo altrove con annesse class action.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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