A distanza di 5 anni, l’avventura cartografica di Apple non è ancora rose e fiori. Sebbene l’app Mappe abbia fatto e stia tuttora facendo notevoli passi avanti, in certi ambiti resta ancora indietro rispetto la concorrenza, che poi si traduce essenzialmente in Google Maps. Prendiamo in esame una delle funzionalità arrivate quest’anno in iOS 11, ovvero l’indicatore di corsia: dalle parti di Mountain View è stata introdotta a cavallo tra il 2014 e il 2015, se poi si guarda ai navigatori satellitari tradizionali si va anche più indietro nel tempo (il TomTom Start 20 che in famiglia possediamo è datato 2011 e credo non sia stato affatto uno dei primi a prevedere l’indicatore). Come non di rado avviene per le novità della mela, il rilascio ha riguardato originariamente solo Stati Uniti e Cina. La buona notizia è che però il team di Eddy Cue non sta attendendo troppo per estenderne la disponibilità.
Come riporta MacRumors, la funzionalità sta iniziando a fare la sua comparsa anche in altre parti del mondo, Europa inclusa. Queste le nazioni coinvolte, confermate dalla versione australiana del sito Apple: Australia, Canada, Francia, Germania, Regno Unito. La cattiva notizia penso sia sotto gli occhi, con l’assenza dell’Italia nell’elenco, in buona compagnia visto che tantissime altre per adesso restano escluse dall’iniziativa. Se questo scaglionamento dei rilasci è comprensibile quando si tratta di prodotti commerciali, coinvolgendo diritti ed eventuali partner locali (come nel caso di Apple Pay), vederlo applicato pure ad una caratteristica che dovrebbe essere da tempo parte di un’app non lo è altrettanto. Un discorso che si estende ovviamente a tutte le altre features di Mappe che sinora hanno lasciato da parte l’Italia, come quelle relative ai trasporti pubblici, ai limiti di velocità e ai punti d’interesse nei dintorni. Si può solo sperare che il 2018 porti notizie migliori, portandoci una versione davvero completa o quasi del servizio.