Il pessimo schermo del Pixel 2 XL: breve storia di una recensione mancata

Non sono uno che si emoziona facilmente per le fotocamere degli smartphone. Le uso quotidianamente come voi tutti, ma ai miracoli credo poco. Le differenze reali tra i top di gamma sono per lo più nei colori, nella quantità di micro contrasto applicato, nel recupero di luci/ombre e nell’entità di riduzione rumore ad alti ISO: tutte cose che hanno a che vedere con gli algoritmi di sviluppo che non dipendono dal dato effettivo. Pensate a quest’ultimo (il RAW) come al volto naturale di una persona ed al JPG come allo stesso dopo un trattamento intensivo di make-up. Alla fine i limiti di sensori ed ottiche cosi piccoli sono invalicabili e l’unica strada è quella di usare la capacità di calcolo per far sembrare tutto più bello. Infatti non è difficile modificare una foto scattata con un iPhone 6 (tanto per fare un esempio) facendo in modo che appaia del tutto simile ad una del Galaxy S7 (più o meno: temperatura più fredda, aggiunta di micro contrasto e saturazione). Quando dico che ho deciso di comprare il Pixel 2 XL per la fotocamera, dovete quindi leggerla come: per le funzionalità che vi sono state introdotte.

L’uso del machine learning o di comunque si vogliano definire queste nuove frontiere dello sviluppo software basate sulle AI, ha portato Google ad ottenere il massimo dal suo hardware, simulando l’effetto profondità con un solo obiettivo e senza ulteriori ausili. La stessa cosa Apple la fa con due fotocamere sul retro e aiutandosi con il proiettore di punti del Face ID sul fronte (almeno dicono, ma se si copre funziona lo stesso…) ed è principalmente questo l’aspetto che mi ha incuriosito. Ovvio che parlando di un top di gamma mi aspetto una qualità fotografica elevata e i Pixel non deludono, anche perché propongono uno sviluppo neutro e ben bilanciato, che preferisco sia al super crisp dei Samsung che al simil pellicola forzato degli iPhone.

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Insomma decido di comprare questo smartphone, di usarlo come benchmark di confronto nella recensione di iPhone X (arriva, arriva) e per ri-avere un Android puro, che mi mancava dai tempi del Nexus 5. In base a quanto letto in rete partivo da due aspettative: fotocamera eccellente, display non ottimale. Sulla prima cosa vorrei potervi dire di più ma è per colpa della seconda che il mio Pixel 2 XL è già in viaggio di ritorno verso casa Google. Personalmente penso che mi abbiano fatto un favore, i 1000€ recuperati mi danno un po’ di respiro, e non basando la mia vita su un telefono o su Android, il fatto che questo sia stato così deludente – per me – non mi fa né caldo né freddo. Spero di non turbare l’animo sensibile di chi trasforma la tecnologia in un affare di cuore, ma non vedevo una roba così scandalosa da anni.

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Non è una recensione questa, l’ho usato troppo poco il Pixel 2 XL, ma posso certamente dirvi che è velocissimo, che le migliorie di Oreo mi piacciono e che le fotocamere sembrano davvero buone nella resa, ma davvero non mi spiego come mai non ci siano milioni di acquirenti con i forconi a Mountain View. Magari mi etichetterete male per questa frase, potreste vedermi come il classico commentatore da forum che le spara grosse, ma credetemi che se Apple avesse messo uno schermo del genere su iPhone X ne starebbero parlando pure su Marte, i rivali ci avrebbero ricamato spot comparativi (Samsung qualcosa ha accennato qui), i giornalisti scritto almeno 10.000 articoli al giorno e sarebbero scoppiate battaglie da tastiera così sanguinarie da sconfinare nel mondo reale, causando morte e disperazione fino all’estinzione di massa della civiltà umana.

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E no, non mi riferisco al problema dei colori smorti che hanno spacciato come “feature” e parzialmente risolto con un aggiornamento. Attualmente è stata aggiunta la possibilità di attivare una taratura dei colori così spinta da sembrare fluo, roba che neanche i Samsung di una volta. Qui il problema è che questo pannello realizzato da LG non è assolutamente all’altezza di un top di gamma. Punto. Mi sono confrontato con altri acquirenti sul nostro territorio così da scongiurare l’ipotesi che il mio esemplare fosse difettoso, ma da quel che abbiamo potuto constatare sono tutti così. Al massimo potrebbe trattarsi di una intera batch produttiva fallata, ma di questo al momento non possiamo avere certezze. L’impressione è che LG abbia semplicemente realizzato uno schermo scadente. E ci rimetto un punto. Mi dispiace perché onestamente è un brand che ammiro e nel campo dell’OLED per TV hanno un’esperienza enorme, però sugli schermi da smartphone o computer Samsung è imbattibile. Anche sui Mac, ogni volta che ci sono stati problemi con i pannelli guarda caso il fornitore era LG.

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Ma cos’ha questo schermo di così pessimo da portarmi a rendere uno degli smartphone più interessanti del momento? Sapete che gli schermi OLED hanno un angolo di visuale ridotto rispetto gli LCD IPS, o meglio, non mantengono ugualmente bene luminosità e colore. È uno degli aspetti negativi dalla tecnologia su cui si lavora da anni, al punto che oggi risulta piuttosto mitigato. Se prendete un iPhone X, ad esempio, noterete una leggera ma uniforme perdita di colore ruotandolo. Ma è una questione che interessa giusto i puntigliosi, perché è davvero minima e del tutto trascurabile. Sul Pixel 2 XL, invece, o si guarda lo schermo tenendolo esattamente perpendicolare agli occhi, oppure si iniziano a vedere degli aloni azzurri che avanzano. E lo schermo non è neanche piccolo, per cui ottenere una visione di una pagina bianca uniforme è un’operazione che richiede una certa destrezza e capacità di allineamento. Su immagini scure si nota leggermente di meno ma il problema è sempre presente e basta un’inclinazione minima per notare un drastico calo di luminosità ed una variazione cromatica allucinante. Allucinante.

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Altra cosa assurda, è che fotografando lo schermo si vedono delle “bande da refresh” (per dirla alla buona) che ricordano gli schermi a tubo catodico. Non ci volevo credere ma è proprio così e ci sarà sicuramente una spiegazione ufficiale che farà sembrare una “feature” pure questa, ma non ho provato nemmeno a cercarla perché l’impressione complessiva è che questo sia davvero uno schermo progettato malissimo.

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E non serve un tecnico per accorgersene: chiunque l’abbia visto mi ha detto che era “strano” e/o di scarsa qualità. Non vorrei sollevare un polverone sull’argomento, perché magari tra qualche giorno, settimana o mese, Google deciderà di cambiarli tutti per la gioia dei propri clienti… oppure gli utenti magnanimi decideranno di fargliela passare liscia, ma io uno schermo del genere non riesco proprio a guardarlo. Fosse un entry level pure pure, ma il fatto che si trovi su uno smartphone da 1000€ certo non aiuta. Ho sentito voci relative ad un iperbolico aggiornamento possibile nel prossimo futuro, ma se la storia dei colori l’hanno un po’ abbozzata con l’aumento di saturazione (che però è una risposta sbagliata al problema) non vedo come possano modificare l’angolo di visione tramite software. Se ci riescono sono dei maghi! Ho pure qui uno schermo LG 23″ di 6 anni fa che ha un difetto analogo, chissà se aggiustano i cristalli liquidi con un update a sto punto. Per ora mi vedo rassegnato ad un altro anno senza un Android puro di qualità, ripiegherò su qualcosa più a buon mercato come un Mate 10 lite, un LG G6 o, salendo di prezzo, un Galaxy S8 – uno mi serve necessariamente per i test sulla piattaforma di Google – ma terrò un occhio aperto sulla vicenda perché sono curioso di capire come e se si evolverà. Fosse per me non ne dovrebbero vendere neanche uno, ma non andrà sicuramente così. La fede è cieca, purtroppo, ma il mio Pixel 2 XL ci vedeva bene e mi guardava un po’ triste mentre lo rimettevo nella scatola e gli dicevo ciao ciao.

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Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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