Dopo l’involontario leak del sito indiano, Intel ha approfittato dell’apertura del CES 2018 per presentare ufficialmente le sue nuove CPU con grafica Vega. Ho letto diversi articoli nel corso della nottata, ma il più completo è come al solito quello di Anandtech. Iniziamo dai dettagli circa le modalità operative di questa inattesa collaborazione: Intel acquisterà le GPU da AMD. Niente di più, niente di meno. Si tratta di una vendita a tutti gli effetti, che vedrà il risultato completamente nelle mani di Intel dal punto di vista commerciale. Le soluzioni proposte inizialmente saranno quattro, tutte facenti parte della nuova serie G. Allo stato attuale, questa sarà composta da CPU serie H Kaby Lake associate a GPU Radeon RX Vega M.
La prima cosa da sottolineare è che non è detto che il setup proposto sarà sempre lo stesso, in quanto Intel sembra aver completamente abbracciato la filosofia del naming fluido. È lo stesso principio che ha portato queste nuove soluzioni sotto il sempre più largo cappello della “ottava generazione”, anche se la CPU ha architettura Kaby Lake e quindi è di settima generazione sia per processo produttivo che architettura. Inutile tentare di capirci qualcosa: dopo anni in cui bastava leggere un codice di una CPU per intuirne facilmente i dettagli, Intel ha aperto una nuova era di totale confusione in cui la generazione attuale (in questo caso l’ottava) include le tecnologie più recenti nei diversi ambiti (ultramobile, mobile, desktop, ecc..) a prescindere dalla loro effettiva discendenza. Un discorso che poteva anche aver senso commercialmente ma che trovo infinitamente sbagliato da ritrovare anche nei codici prodotto: dato che quelli sono tipicamente destinati ai “tecnici” e ai partner OEM, avrebbe avuto senso mantenerli agganciati con la reale architettura. È da Sandy Bridge che si andava avanti così, rendendo il tutto molto chiaro, mentre nella microacritettura che Intel definisce “ottava generazione”, ci troviamo:
- Kaby Lake-R
- Coffe Lake-S
- Kaby Lake-G
- e tra poco Cannon Lake-U
Il pacchetto realizzato da Intel con la collaborazione della divisione semi-custom di AMD (la stessa che realizza i chip per PlayStation ed Xbox) vede la presenza di un bridge di interconnessione (EMIB) tra la CPU e la GPU che sfrutta 8 linee PCIe, lasciandone altre 8 disponibili per connettività ed espansioni. A fianco la GPU si trova poi la memoria HBM2: 4GB ad esclusivo utilizzo della scheda grafica. Rimane comunque anche la iGPU Intel HD 630 e questo per due ordini di motivi. Il primo è che si potranno così sfruttare le tecnologie che essa integra, come QuickSync, il secondo è che potrà essere utilizzata per consumare meno energia in tutte le occasioni in cui non venga richiesta grande potenza di calcolo. Questi nuovi chip sono in effetti indicati per NUC ma l’obiettivo primario di Intel è quello di posizionarsi al di sopra delle APU che la stessa AMD realizza e intaccare non tanto questa ma NVIDIA, sostituendosi ad essa nelle soluzioni portatili composte con MX150 o GTX 1050.
Il quadro è piuttosto chiaro: NVIDIA è la rivale da battere per tutti. Intel è subito dietro AMD nel mercato delle GPU, con numeri davvero importanti grazie alle proprie soluzioni integrate, ma è più facile accordarsi con quest’ultima e non con NVIDIA. AMD sta un po’ recuperando le proprie finanze con l’arrivo di Ryzen ma è commercialmente e tecnicamente molto più ben predisposta a cooperare. È proprio questa malleabilità che l’ha resa la compagnia ideale per Apple (meno per i suoi utenti), che la vede diffusissima nelle console e che ora la porta a fianco di Intel in queste nuove soluzioni. Sono quattro in tutto, tre i7 e un i5, tutti quad-core con 8 threads, ma si suddividono in due sotto segmenti in base alla pGPU adoperata (on-Package Graphics): RX Vega M GH o GL. Il più potente ha ancora possibilità di overclock di ogni singolo componente (CPU, iGPU, pGPU e persino memoria HBM).
i7-8809G | i7-8709G | i7-8705G | i5-8305G |
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4 Core / 8 Threads | |||
100W TDP | 65W TDP | ||
RX Vega M GH | RX Vega M GL | ||
24 CU | 20 CU | ||
4GB / 800MHz | 4GB / 700MHz |
Il profilo termico va certamente approfondito, in quanto Intel non ha ben spiegato durante questa prima presentazione le logiche con cui si passerà da iGPU a pGPU. È un aspetto molto importante perché fino ad ora è stato il sistema operativo ad occuparsi dello switch. Le soluzioni proposte potranno arrivare a 100W TDP usando sia la CPU che la GPU GH, e 65W nelle due varianti con RX Vega GL… eppure quest’ultima si propone di offrire prestazioni il 50% superiori (dati generici di Intel) rispetto le soluzioni con CPU Intel + NVIDIA 1050. Dati molto interessanti che meriteranno approfondimenti, che per valutare gli effettivi consumi in uso misto e la reale possibile convenienza di installazione in portatili con ampia autonomia (gaming a parte, insomma).
HP, Dell e gli altri produttori sono già all’opera per portare le soluzioni Intel con grafica Vega sul mercato, intanto Intel si è portata avanti mostrando due NUC che utilizzano questa tecnologia: piccolissimi, potenti e VR Ready.