Panasonic presenta la Lumix GH5s e segna un altro importante traguardo

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Se c’è un cosa che ormai ho assodato è che quando compro un prodotto per il mio uso personale o lavorativo mi diventa difficile trovare il tempo per recensirlo. È sempre successo e di recente è accaduto con l’iMac 5K 2017 (già l’anno dovrebbe suggerire il ritardo) ed anche con la Panasonic GH5. Forse è già troppo tardi, si potrebbe pensare, perché oggi è stata ufficializzata l’attesissima e ampiamente anticipata Lumix GH5s.

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Per quanto mi riguarda non vanno in diretta competizione, credo che la versione “liscia” abbia ancora un mercato molto importante ed è per questo che mi impegnerò per concludere la recensione nel minor tempo possibile. La GH5s, però, si posiziona ad un livello nettamente superiore per quel che concerne il video. Rimane un prodotto ibrido, come lo sono un po’ tutte le mirrorless della casa, ma Panasonic ha capito che cercare un punto di equilibro su ogni aspetto porta necessariamente a sacrificare qualcosa. Va dato atto a Sony di aver anticipato tutti in tal senso grazie al trittico A7, A7R e A7S e il mercato le ha risposto benissimo pur avendo proposto una differenziazione fin troppo debole e concretizzata solo nelle variazioni di Sensore/AF.

Panasonic ha invece creato qualcosa di completamente diverso con la Lumix G9, per cercare di incanalare al meglio le esigenze dei fotografi, mentre nella GH5s le maggiori novità sono solo all’interno. Forse si sarebbe potuto accentuare ancor di più il distacco dalla sorellina con ulteriori interventi di natura ergonomica al di là del pulsante di registrazione video (ora tutto rosso), ma la verità è che trovare un corpo più ergonomico della GH5 è davvero difficile. Un passo in più sarebbe potuto essere quello di presentarsi in tutto e per tutto come una cinepresa, ma sarebbe stato un progetto a sé stante come la AU-EVA1 senza l’economicità e la comodità che da sempre caratterizza questa linea. Inoltre si sarebbe persa la possibilità di riutilizzare tutti gli accessori esistenti per la GH5.

La GH5s eredita qualcosa dalla AU-EVA1, come il dual native ISO oppure il doppio circuito di lettura del sensore per offrire un guadagno aggiuntivo nella visualizzazione, in modo da aiutare la composizione anche al buio senza impattare sul registrato. Alla base di tutto vi è però il nuovo sensore da 10,2MP con un formato multi-aspetto che ricorda quello della GH2 e che consente di mantenere lo stesso angolo di campo passando dal 4:3 al 16:9 o al 3:2 (o al 17:9 prossimo al DCI 4K). A sottolineare la natura professionale del prodotto, il sensore perde la stabilizzazione che sarà affidata a sistemi hardware esterni. È normale, sono anni che lo ripeto: l’IBIS (In Body Image Stabilization) è comodo nelle riprese amatoriali oppure per documentare quando non vi sia la possibilità materiale di portarsi dietro l’attrezzatura, altrimenti le distorsioni prospettiche che introduce non sono accettabili nei lavori professionali (cosa diversa è la stabilizzazione ottica).

Altri elementi che posizionano il prodotto direttamente nella categoria delle cineprese sono la presenza del Time Code in/out, l’assenza di limiti temporali di registrazione e la presenza nativa del V-Log. In termini video Panasonic non si è fatta mancare l’occasione per segnare un altro primato con la prima mirrorless capace di registrare in 4K a 50/60p anche nel formato DCI Cinema, superando quindi la GH5. Per il resto le specifiche non sono poi così diverse, ereditando tutti gli aspetti positivi dalla sua gemella. Certo vi sono altre piccole differenziazioni nel software, così come nella resa dell’AF con poca luce, ecc… ma il nocciolo della questione è l’ottimizzazione di questo nuovo sensore per la registrazione ad alti ISO. Ecco perché la diretta concorrente è stata fin da subito inquadrata nella A7S II (ma anche A7R III, dico io), pur avendo questa un sensore ben più ampio. Nei numeri e nelle specifiche è difficile superare la GH5s, con ottimo mirino, schermo touschscreen articolato, batteria di lunga durata, doppio slot UHS-II, V-Log, LUT, HDR HLG, nessun limite di registrazione, 4K 60fps e 1080p 240fps, corpo di magnesio pressofuso tropicalizzato ed un design superlativo, quel che resta da valutare è se questo nuovo sensore “oversized” e tutta l’elettronica di contorno siano effettivamente in grado di competere al livello più alto. Questa risposta potremo averla solo provandola, ma c’è già chi l’ha fatto in anteprima ed ecco quindi questa breve comparazione realizzata da DPReview che le mette a confronto:

Purtroppo YouTube distrugge i video, per cui dovremo aspettare qualche pubblicazione su Vimeo o file da scaricare, ma l’impressione è che Panasonic abbia davvero fatto centro e che i file siano di una pulizia incredibile per le sensibilità e il sensore in gioco. Direi a tratti persino superiori alla A7s II (che però sembra mantenere meglio la dinamica). Speriamo davvero di poterci mettere presto le mani sopra, anche perché la disponibilità è prevista per gennaio e quindi dovrebbe essere prenotabile fin da domani in tutti i negozi di fotografia più importanti con un prezzo di listino di 2499€.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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