La forza di un social network sta anche nella sua natura multipiattaforma. Vi si può accedere in più modi, sia tramite app dedicata sia da browser. Nel caso di Twitter su Mac, però, un’opzione sta venendo a mancare. Come annunciato qualche giorno fa dal supporto ufficiale, l’app verrà dismessa a breve, in favore di quella che definiscono un’esperienza d’uso coerente su tutti i dispositivi.
Eppure, la lunga storia di Twitter per Mac per un po’ era stata ben lontana da questo non lieto fine. Ad aprile 2010, l’omonima azienda proprietaria del social acquisì un’app molto promettente e curata, Tweetie, assieme allo sviluppatore principale Loren Brichter. Gli sforzi iniziali furono sulla versione per iOS, che divenne così il client ufficiale. Su Mac la transizione avvenne il 6 gennaio 2011, in coincidenza col lancio del Mac App Store. Già, a parte le applicazioni di Apple era tra le poche della prima ora rimaste presenti.
Per qualche tempo l’app riuscì a soddisfare le aspettative di tutti e sembrò in grado di mettere in seria difficoltà i client terzi. Man mano, tuttavia, tanto il supporto quanto gli aggiornamenti della versione Mac andarono scemando, con sole sporadiche attenzioni. Si può dire che di fatto l’ultimo grande update arrivò a fine 2015, con un aspetto rinnovato. L’annuncio recente, se non altro, termina definitivamente questo stato di trascuratezza. L’app è già stata rimossa dall’App Store e fra 30 giorni cesserà di funzionare.
Era una fine già scritta, insomma. Un’app che non è mai davvero decollata, con gli utenti passati poi a client di terze parti o alla versione web. Quest’ultima è peraltro l’opzione consigliata da parte di Twitter per il futuro. Personalmente l’ho sempre preferita su Mac rispetto a soluzioni esterne, ma riconosco che non abbonda certo delle funzionalità peculiari offerte dalle app non ufficiali come Tweetbot e Twitterrific. Proprio quest’ultima risulta per l’occasione in forte sconto, scendendo dai regolari 21,99 € a 8,99. Due in meno rispetto a Tweetbot, proposta a 10,99 €, anche se qui si tratta del prezzo consueto e non una promozione. Volendo, Twitter stessa offrirebbe un’ulteriore possibilità di scelta attraverso TweetDeck, ma oltre ad un design non molto rassicurante per i novizi è stata aggiornata l’ultima volta nel 2015. La riporto dunque solo per dovere di cronaca e non come suggerimento.
Un addio di Twitter al Mac come piattaforma nativa? Potrebbe essere più un arrivederci. Come osservato dal noto Steven Troughton-Smith, la chiacchierata convergenza infrastrutturale tra iOS e macOS che permetterà la creazione di app universali per entrambi i sistemi potrebbe aiutare allo scopo. Si dovrà sperare in tal caso che l’interfaccia sappia ben adattarsi senza risultare la mera trasposizione a finestra singola di quella per iPad; qualora invece lo fosse, perlomeno ci si potrà consolare con aggiornamenti più frequenti.
The Mac losing an app as fundamental to today's society as Twitter is exactly why macOS needs 'Marzipan'; without a shared app platform, the app ecosystem is going to leave the Mac behind — get used to web apps
— Steve Troughton-Smith (@stroughtonsmith) 16 febbraio 2018