Come si fa: a controllare la temperatura del MacBook Pro con Fan Control [AGGIORNATO]

I MacBook Pro sono sempre stati computer piuttosto “hot”. Nel senso che sovente hanno avuto una qualche tendenza al surriscaldamento. Io stesso nel testare il recente modello da 15″ con processore Intel Core i7 da 2,66hz (recensione) sono arrivato a raggiungere anche i 90°/95°, quasi vicino alla temperatura di bollitura dell’acqua.

È bene ricordare che non siamo ancora ai livelli massimali sostenibili da questa CPU, però non è comunque piacevole lavorare su un fornetto. Oltretutto anche i precedenti modelli Core 2 Duo (in particolare quello da 2,8Ghz) presentano una problematica simile. A cosa è dovuto? Si potrebbe asserire con certezza quasi assoluta che tutto nasce dal design. Non solo intenso come “forma” ma anche come ergonomia, in questo caso acustica. Lo spessore ridotto del case e la volontà di tenere la rumorosità a livelli bassissimi, hanno portato ad avere ventole leggermente sottodimensionate e settate con un comportamento votato a mantenere la rotazione (e quindi il rumore) più lenta possibile. Tuttavia si tratta di una scelta che mi permetto di definire “sciocca”, poiché per evitare di girare a 3000rpm, la temperatura sale, sale, sale fino è che è necessario girare a 3500rpm e fare quindi più rumore.

Per chi volesse vi è la possibilità di regolare diversamente la velocità di rotazione delle ventole, utilizzando ad esempio FanControl. Questa applicazione gratuita si installa come pannello di preferenze (con l’unico limite che è a 32bit, quindi se avete Snow Leopard vi chiederà di riattivare automaticamente le preferenze prima di avviarlo):

fan control

e permette di configurare in modo differente la velocità di rotazione delle ventole.

Io l’ho configurata così per il mio MacBook Pro Core i7:

controllare temperatura mac

E devo dire che da ieri viaggio tra i 50° e i 60°, con picchi di 80°.

Dal momento che più di una persona lamenta invece della rumorosità eccessiva (io personalmente no), vi illustro la procedura per disinstallare il programma:

  • attivate il Finder e scegliete cmd+shift+G; inserite questo percorso: /Library/StartupItems ed eliminate la cartella FanControlDaemon
  • ancora cmd+shift+G ed inserite il percorso: /Library/PreferencePanes/ cancellate Fan Control.prefPane
  • riavviate

A questo punto avrete cancellato l’applicazione, ma non rimesso i valori al loro standard. Per farlo serve un reset del controller di gestione di sistema (SMC).

Per il reset di SMC su un portatile con batteria rimovibile:

  1. Spegni il computer.
  2. Scollega l’alimentatore MagSafe dal computer, se è collegato.
  3. Rimuovi la batteria.
  4. Tieni premuto il pulsante di alimentazione per 5 secondi.
  5. Rilascia il pulsante di alimentazione.
  6. Ricollega la batteria e l’alimentatore MagSafe.
  7. Premi il pulsante di accensione per accendere il computer

Per il reset di SMC su un portatile con batteria non rimovibile:

  1. Spegni il computer.
  2. Collega l’alimentatore MagSafe all’alimentazione e al Mac, se non è già collegato.
  3. Nella tastiera integrata, premi contemporaneamente Maiuscole-Ctrl-Opzione e il pulsante di alimentazione.
  4. Rilascia i tasti e il pulsante di alimentazione contemporaneamente.
  5. Premi il pulsante di accensione per accendere il computer.  Nota: durante la reimpostazione dell’SMC, il LED dell’alimentatore MagSafe non cambia stato o si spegne temporaneamente.

Per il reset di SMC su un desktop:

  1. Spegni il computer.
  2. Scollega il cavo di alimentazione del computer.
  3. Tieni premuto il pulsante di alimentazione per 5 secondi.
  4. Rilascia il pulsante di alimentazione.
  5. Ricollega il cavo di alimentazione del computer.
  6. Premi il pulsante di accensione per accendere il computer

Spero sia tutto chiaro. Per ulteriori informazioni e comunque prima di fare il tutto, approfondite l’argomento e gli effetti del reset su questa pagina.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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