Apple dice: problemi? non ce ne sono. Ma se il bumper vi sembra risolutivo, ve lo regaliamo!

L’apertura della conferenza stampa di oggi è stata questa “simpatica” immagine:

Poi Steve sale sul palco e, come al suo solito, esordisce facendosi i complimenti: “iPhone è lo smartphone che detiene il primato di soddisfazione dei clienti”. Continua dicendo che il problema dell’antenna, che definisce “antennagate”, è presente in tutti gli smartphone, anche in quelli degli altri produttori. Così fa un esempio pratico con altri dispositivi e ne viene fuori che dopo averli tenuti in mano, anche i cellulari RIM, HTC e Samsung reagiscono allo stesso modo:

E come vedete vengono appositamente scelti 3 modelli molto diffusi e con OS differenti.

Il cellulari non sono perfetti, dice il CEO di Apple, quelli di nessuna azienda. Ma relativamente all’iPhone 4 le chiamate ricevute per problemi di ricezione sono state pochissime, solo lo 0,55%

Per quelli che dicono che l’iPhone 4 non è stato ben testato, Jobs risponde che hanno investito 100 milioni di dollari per creare la condizione ottimale per il loro test sull’antenna, creando 17 camere anecoiche e usufruendo di 18 scienziati ed ingegneri.

Un altro metro per valutare quanto effettivamente esista tale problema, secondo Steve è quello di valutare i resi. Viene allora fatto un confronto con le % di resi di iPhone 3GS e 4 per evidenziare che sono molti di meno nel nuovo terminale. E considerando che c’era il rimborso entro 30gg, questo la dice lunga:

Relativamente alla possibilità di perdita di telefonate, le statistiche venute fuori dalla AT&T dicono che sono meno di 1 su 100.

Insomma secondo Jobs il discorso è che il problema non esiste. Però visto che si sta dando tanto risalto a quanto dice Consumer Reports (che ha bocciato l’iPhone 4), allora bisogna prendere per vera anche l’altra affermazione rilasciata, ovvero che con il bumber (la protezione esterna in silicone prodotta da Apple) si risolve tutto:

Bene, prosegue Jobs, allora vi daremo il bumper gratuitamente. E tutti quelli che l’hanno già comprato riceveranno indietro i soldi. E poi prosegue dicendo anche che per i problemi lamentati da alcuni sul sensore di prossimità arriverà un aggiornamento software risolutivo al 100%.

Confermata anche la distribuzione per il 30 di luglio nei paesi previsti, compresa l’Italia.

La conclusione di Steve è: “noi amiamo i nostri utenti” (e facciamo il possibile per accontentarli).

Al TG2 dicono che gli iPhone 4 verranno ritirati? Buffonate!
Sui blog dicono che l’iPhone arriva a settembre per indiscrezioni “riservate” giunte dalla 3? Pagliacciate!

Io rimango della mia posizione, ovvero che voglio usarlo per giudicare. Apple ovviamente tira l’acqua al suo mulino dicendo che non c’è nessun problema, ma visto che ci tengono ai clienti, regalano il bumper (che tutti dicono sia risolutivo). Per quanto sia una scelta positiva che molti apprezzeranno, mi sembra un po’ come dire: ammettiamo il problema, ma non se ne parla di risolverlo. Diciamo che è una posizione che non mi piace per nulla.

Però come sempre Jobs suona i tasti giusti e cerca di proporre il tutto in un modo diverso. Sappiamo che a livello marketing ci sa fare. E quindi, per riassumere, la versione dei fatti di Apple è questa:

  • iPhone 4 è stato testato e realizzato con cura ed attenzione
  • tutti i cellulari soffrono l’antennagate
  • pochissimi utenti chiedono il reso con tutto che forniamo 30gg per riavere i soldi
  • si sta dando troppa attenzione a quanto detto da Consumer Report, il quale ha anche affermato che i problemi si risolvono con il bumper
  • allora visto che ci teniamo ai nostri clienti regaliamo a tutti il bumper e ridiamo i soldi a chi lo ha comprato a spese sue

Finita la conferenza si è passati alle domande dei giornalisti. Non mi pare di aver identificato altre importanti informazioni in questi ultimi botta e risposta.

Voi cosa ne pensate?

Si ringrazia Engadget per le foto.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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