Recensione: Moshi Codex, custodia elegante ed Hi-Tech per MacBook Pro

Quando si compra un computer Apple, solitamente vi si associano accessori di grande qualità. Non sono molte le aziende che fanno scuola in tal senso, ma tra queste vi è sicuramente Moshi. Nei mesi precedenti ho recensito tanti suoi ottimi prodotti, tutti contraddistinti da 3 caratteristiche comuni: qualità, design, innovazione. Dal più recente al più lontano, ho testato:

E il prodotto che recensisco oggi è altrettanto interessante. Fa parte di una categoria che definirei indispensabile. Chiunque abbia un MacBookMacBook Pro (nonché anche Air) ha infatti comprato, senza ombra di dubbio, una custodia (borsa o sleeve che sia). C’è chi addirittura la compra qualche giorno prima del computer stesso per il timore di rimanere senza. E anche se non si prevede di spostarlo da casa (cosa per altro piuttosto insolita) sono piuttosto sicuro che, prima o poi, la si compra. Anche solo per riporlo.

Io al momento uso una borsa da lavoro dove insieme a tutti i miei documenti, hard disk e l’immancabile iPad, ho anche il MacBook Pro. Ma quando mi serve solo il portatile, questa è inutilmente pesante, ingombrante e sostanzialmente inutile. Ero quindi alla ricerca di qualcosa di molto essenziale, ma che fosse al tempo stesso pratico da trasportare e protettivo per il case del Mac. Ho scartato quasi subito le sleeve, sono sicuramente sottilissime, ma non mi sembrano particolarmente robuste. E poi quelle senza manico immagino possano essere difficili da trasportare nei tragitti medio-lunghi, in particolare per il 15″ che è piuttosto pesante. Dopo qualche ricerca, sono approdato su un prodotto Moshi, in particolare sulla Codex Metallic Black 15″.

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La prima cosa che mi ha incuriosito è stata l’insolito nome che, tradotto, significa letteralmente “Codice”. Non sono a conoscenza del motivo esatto per cui è stato scelto, ma dopo qualche giorno di utilizzo posso dire che la cosa che la parola d’ordine per questa custodia è prontezza. In qualsiasi istante si abbia necessità del computer, con un gesto veloce delle mani si apre la cerniera e si solleva la parte superiore. Questa è agganciata agli angoli del monitor e quindi lo porta con sé nell’apertura. Se avete il MacBook Pro in stop, lo troverete già acceso. E non dovrete neanche estrarlo! La piccola maniglia che vedete è anche staccabile nel caso in cui vogliate portarlo diversamente, ma io l’ho trovata molto comoda.

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So già che state pensando all’areazione, soprattutto in queste giornate torbide che stiamo attraversando. Bene, il problema è stato brillantemente quanto semplicemente risolto, inserendo ai quattro angoli della base dei piedini leggermente rialzati, i quali permettono all’aria di passare tra il bottom case e l’interno della Codex.

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Già che lo abbiamo citato, l’interno è realizzato in una microfibra particolare, frutto di un brevetto Moshi (Terahedron) che protegge ed al tempo stesso tiene pulito ed al sicuro dai graffi il case del nostro amato Mac. Mentre l’imbottitura nasconde uno speciale sistema di ammortizzazione, presente su tutti i lati, denominato Viscotex. L’esterno infine possiede una finitura molto ricercata, che restituisce l’effetto visivo del metallo spazzolato (in particolare se visto sotto sorgenti luminose), ma soprattutto è idrorepellente, antigraffio e particolarmente resistente. In tutti questi accorgimenti tecnici si rivela la cura di Moshi nei propri prodotti a tal punto che la maggior parte di essi può essere definito unico.

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Questa custodia sembra essere realizzata specificatamente per il professionista in mobilità. Il grafico o lo sviluppatore che salta di volo in volo per i suoi appuntamenti di lavoro. E ce lo conferma anche un’altra caratteristica, denominata Checkpoint Friendly; pare infatti che la Codex protegga egregiamente il MacBook Pro anche quando passa dai controlli di sicurezza aeroportuali (detto sinceramente non ho capito di cosa si tratta, ma suona bene). Una cosa è certa, tutta questa tecnologia ha prodotto un risultato eccellente. La custodia restituisce un effetto otticamente molto bello, è piacevole al tatto, morbida e soffice al tempo stesso, ma con una struttura rigida e sicura. Nel tentativo di catturare l’effetto spazzolato dell’esterno ho fatto una foto con il flash che ne esalta la caratteristica striatura:

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VideoRecensione

voto 4Conclusioni
Dovendo valutare la bellezza, la qualità e la comodità, 5 stelle sarebbero d’obbligo per la Moshi Codex. Tuttavia seppur avrei potuto sorvolare sul costo elevato dal momento che è nettamente controbilanciato dalla bontà del prodotto, non posso non evidenziare la mancanza di una anche minima tasca per il trasporto di cavi ed alimentazione. Per questo motivo, anche se a malincuore, tolto una stella al punteggio finale. Ritengo che il perseguimento dell’essenzialità assoluta, abbia fatto perdere di vista il fatto che per essere veramente efficiente, l’utente dovrà trovare il modo di portare da sé l’alimentazione. È possibile che l’utente tipo immaginato da Moshi, ovvero quello del pendolare, non abbia effettivamente la possibilità di caricare il computer in viaggio e che abbia con sé una valigia dove poter riporre l’alimentatore. Forse il ragionamento non è sbagliato, ma se avessero trovato il modo di aggiungere una piccola tasca, giusto per quello, avrebbero realizzato il prodotto perfetto: minimale, compatto e completo. Allora si, si sarebbe meritato le 5 stelle di SaggiaMente.

Costi
Per il 15″ è disponibile con finitura Metallic Black (che io ho scelto), ma anche in Metallic Silver, entrambe a 69,90€. Sul sito MacShop comunque, la trovate anche per il 13″. Su tutti i prodotti Moshi il primo impatto è quello di dire che costano. Ed oggettivamente il prezzo è alto. Però poi bisogna fermarsi anche a valutare i contenuti e la ricercatezza. A questi ognuno può associare un valore differente, perciò non ho dubbi nel ritenere che più di una persona la bollerà a priori come “cara”, mentre ve ne saranno altre che dietro quella parola, riconosceranno anche la qualità e decideranno di guidare la propria scelta in base a quest’ultima.

PRO
Molto elegante ed al tempo stesso tecnologica
Non necessità l’estrazione del MacBook, trasformandosi da aperta in un comodo sostegno
Materiali ricercatissimi in ogni dove
Leggera e sottile, ma molto robusta
Supporto leggermente rialzato per l’areazione

CONTRO
lati negativi Prezzo sopra la media (ma bilanciato dalla qualità)
lati negativi Mancanza di una tasca per documenti, ma soprattutto per l’alimentazione

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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